A Piacenza si prega per l’unità dei cristiani: venerdì celebrazione con il vescovo

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A partire dal 18 gennaio anche a Piacenza è in programma la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani dedicata quest’anno al tema “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia” (Isaia 1, 17).  L’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, guidato da mons. Pierluigi Dallavalle, propone alcune iniziative in collaborazione con le altre confessioni cristiane presenti a Piacenza.

Si comincia mercoledì 18 gennaio con la celebrazione dei Vespri alle ore 18, presieduti dal vincenziano padre Nicola Albanesi, superiore del Collegio Alberoni, nella chiesa del monastero delle monache Carmelitane di via Spinazzi. Venerdì 20 gennaio, alle ore 20.30, celebrazione ecumenica in Cattedrale presieduta dal vescovo mons. Adriano Cevolotto con la partecipazione dei responsabili delle Chiese ortodosse e metodista. Nel fine settimana “scambio degli amboni” tra evangelici e cattolici: sabato 21 gennaio alle ore 18.30 in Cattedrale il pastore Nicola Tedoldi predica alla messa presieduta dal parroco mons. Serafino Coppellotti; mons. Coppellotti domenica 22 alle ore 10 predica al culto evangelico presieduto dal pastore Tedoldi nella chiesa metodista di via San Giuliano.

Domenica 29 gennaio alle ore 15.30 al Seminario vescovile in via Scalabrini 65, incontro con il professor Riccardo Burigana sul tema “La situazione dell’ecumenismo oggi”. Burigana dal 2004 è docente di storia ecumenica della Chiesa all’Istituto di Studi ecumenici di Venezia e dal 2008 direttore del Centro Studi per l’ecumenismo in Italia; insegna inoltre alla Facoltà teologica dell’Italia Centrale di Firenze dal 2016 e all’Università Cattolica del Pernambuco di Recife in Brasile. Qual è il significato della preghiera per l’unità dei cristiani? “Di fronte alla barbarie della guerra, questo anelito all’unità – sono parole di papa Francesco pronunciate in Vaticano nel maggio 2022 – va nuovamente alimentato. Ignorare le divisioni tra i cristiani, per abitudine o per rassegnazione, significa tollerare quell’inquinamento dei cuori che rende fertile il terreno per i conflitti. L’annuncio del Vangelo della pace, quel Vangelo che disarma i cuori prima ancora che gli eserciti, sarà più credibile solo se annunciato da cristiani finalmente riconciliati in Gesù, Principe della pace”.

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