“Accolte 279 persone a Piacenza nel 2022” Aperto il nuovo dormitorio foto

Piacenza ha un nuovo dormitorio per le persone senza fissa dimora. La necessità – emersa dal Tavolo di coordinamento composto da Prefettura, Anpas, Caritas e Croce Rossa Italiana – è stata colta immediatamente dall’amministrazione comunale, che si è attivata per trovare un luogo idoneo. Il dormitorio sorge negli spogliatoi del campo da calcio adiacente alla chiesa di San Bartolomeo, che fa parte della parrocchia del Santo Sepolcro. I locali, attualmente in gestione alla comunità ortodossa macedone, che ne ha concesso il comodato d’uso, sono in grado di ospitare otto posti letto (più uno per l’addetto alla vigilanza). Il servizio, attivato grazie a un lavoro di coordinamento di svariate associazioni, è gestito dall’Associazione La Ricerca.

La necessità era offrire un rifugio ai senzatetto contro il freddo invernale, e perciò il servizio è attivo solo nei mesi di febbraio, marzo e aprile. Già quattro persone dormono negli spogliatoi dell’impianto sportivo. Il servizio è attivo da martedì 31 gennaio: sono stati allestiti due spazi identici negli spogliatoi dei “locali” e degli “ospiti”, ciascuno dei quali accoglie quattro letti, un tavolino, un forno a microonde e un bagno dotato di doccia. “Già martedì (31 gennaio) sono arrivate due persone, poi altre due il giorno dopo – spiega Mauro Madama, responsabile dei servizi residenziali e territoriali dell’Associazione La Ricerca – Il centro apre alle 18 e chiude alle 8 della mattina successiva, alle persone che accogliamo offriamo un pasto e un luogo caldo dove dormire”. Il risultato è frutto di un lavoro di squadra. “Da soli questa cosa non l’avremmo mai fatta – prosegue Madama – su questo target c’è un’attivazione che mi colpisce: anche i privati cittadini, non appena hanno saputo di questa iniziativa, immediatamente hanno diffuso la notizia. L’accesso è diretto, non richiede un filtro: le persone che arrivano non sono segnalate da nessuno, arrivano e vengono accolti”.

mauro madama dormitorio san sepolcro
Mauro Madama (La Ricerca)

“È un grandissimo lavoro di squadra – evidenzia la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi – devo ringraziare da parte della cittadinanza tutti coloro che svolgono questo tipo di servizio e hanno fatto sì che oggi si possa inaugurare un luogo che dia la possibilità di dormire al caldo a chi prima era costretto a dormire in strada”.

Dormitorio San Sepolcro

“Tutti i servizi di prima accoglienza presenti sul territorio – spiega l’assessora al Welfare Nicoletta Corvi – gestiti anche da altre associazioni come Caritas, non riescono ad accogliere tutte le persone che vorrebbero accedervi”. Ecco quindi l’affidamento diretto (dell’importo di 18mila euro) a La Ricerca, per la progettazione e la gestione di un nuovo dormitorio, con la possibilità di accogliere 8 ospiti per 3 mesi, dal 30 gennaio alla fine di aprile. “Ci sono associazioni che vigilano quotidianamente su queste situazioni di difficoltà – prosegue Corvi, insistendo sull’importanza della sinergia – Per noi è molto importante che chiunque vada in giro e intercetti persone sappia che esiste un punto di riferimento in più, che si va ad aggiungere agli altri. Grazie al consigliere Stefano Perrucci, che ha pensato di utilizzare questi locali, e soprattutto a padre Kliment Misanj che ha dimostrato una disponibilità e una generosità immediata”.

“Era necessario fornire assistenza a numerose persone in difficoltà, a causa dell’abbassamento delle temperature – sottolinea il vicecapo di gabinetto della Prefettura Claudio Giordano – Il lavoro è stato condiviso inizialmente con Anpas, Caritas e Croce Rossa Italiana, che hanno fornito l’assistenza in strada donando beni di prima necessità. Il servizio, avviato da dicembre, che consente di prenderci cura tutti insieme di chi ha bisogno dimostra la capacità di fare squadra per situazioni di disagio”.

“Per fortuna possiamo dare a una mano a chi è in difficoltà”. Kliment Misanj, pope della comunità ortodossa macedone di Piacenza, commenta con semplicità la messa a disposizione dei locali, nella chiesa di San Sepolcro, per il nuovo progetto di accoglienza notturna per le persone senza fissa dimora. Da quasi tre anni la comunità, che conta circa 5mila fedeli nel Piacenza, ha ricevuto dalla diocesi di Piacenza – Bobbio la disponibilità di alcuni edifici religiosi non più utilizzati, come la chiesa di San Bartolomeo e quella di San Sepolcro.

LE REALTÀ COINVOLTE – Oltre alle istituzioni e all’Associazione La Ricerca, che gestisce direttamente l’accoglienza, al lavoro di coordinamento prendono parte l’Associazione Arcangelo Dimaggio, le cooperative L’Ippogrifo, Arcobaleno, Strade Blu e Il Grande Colibrì, Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio, Croce Rossa Italiana, Anpas, Cisl, Cgil, Emergency, Amnesty International, Congregazione delle Suore Scalabriniane, Centro sociale Papa Giovanni XXIII, Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, Operatori di strada e Asp Città di Piacenza. Fondamentale il raccordo con la Prefettura, anche in relazione all’azione di monitoraggio costante che svolge in quest’ambito.

Oltre alla comunità macedone, hanno dato il proprio supporto anche Croce Rossa Piacenza, che ha messo a disposizione i letti, e l’associazione Arcangelo Di Maggio, che gestisce un ambulatorio di prossimità in città, per un sostegno sul fronte di eventuali cure sanitarie per gli ospiti. Un esempio virtuoso del saper fare rete, nel dare risposte alla fragilità, di Piacenza, e che sarà valorizzato in occasione della presentazione del servizio, sottolinea l’assessore Corvi, prezioso nel dare “dignità a queste persone che si trovano in difficoltà e che potranno trovare qui, oltre a un letto per la notte, anche la possibilità di un primo contatto con i nostri servizi e chiedere aiuto, se lo vorranno”. “Dobbiamo aiutarci e restare uniti – conclude padre Kliment -, chiunque di noi può trovarsi in un momento difficile ed avere bisogno di una mano. Per fortuna noi possiamo farlo”. Davide Tacchini della cooperativa Ippogrifo ha tradotto il regolamento del dormitorio in cinque lingue, per una facile comprensione da parte di tutti: inglese, francese, arabo, farsi e urdu.

I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA A PIACENZA – Nel 2022 il Comune di Piacenza ha accolto 279 persone a grave marginalità, che erano fuori dai circuiti assistenziali: 8 donne nel centro Ca’ Torricelle, 21 (in prevalenza donne) a Sant’Anna, 72 uomini al Rifugio Segadelli, 10 in via Buffalari, 168 (6 donne e 162 uomini) al centro diurno Il Quadrifoglio. Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 Caritas ha fornito 20 pasti completi per ogni giorno di apertura e sono state erogate, complessivamente, 2680 docce, quantificate 514 lavatrici, effettuati 48 colloqui e 18 incontri di orientamento, 32 di consulenza e 24 invii a ulteriori servizi.

IL COMMENTO DELLE ASSOCIAZIONI – “Sono rimasto particolarmente colpito dalla rapidità nella risoluzione di questo problema”, ha detto il presidente di Croce Rossa Italiana Piacenza Alessandro Guidotti, al cui ringraziamento si è aggiunto anche il coordinatore provinciale Anpas Paolo Rebecchi. “È un grande risultato per la città – ha detto Piera Reboli dell’Associazione Arcangelo Dimaggio – noi siamo a disposizione per ogni esigenza sanitaria o psicologica”. Un ruolo di vigilanza sul rispetto dei diritti umani quello di Amnesty International, rappresentata da Luigi Ferrari.

dormitorio san sepolcro

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