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“Con l’arte si mangia” Al Rotary Piacenza ospiti Mauro Nicola e Manuel Ferrari

Serata particolarmente interessante quella svoltasi nei giorni scorsi in occasione della conviviale del Rotary Piacenza presieduto dal Giovanni Struzzola. Il tema dell’incontro che ha visto una nutrita partecipazione dei soci dello storico Club rotariano aveva quale argomento il tema “Economia e cultura” con due esimi relatori, il dottor Mauro Nicola – presidente della Fondazione nazionale di formazione dei dottori commercialisti e degli esperti contabili – e l’architetto Manuel Ferrari – direttore dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della diocesi di Piacenza-Bobbio. Professionisti esperti ed attivi in ambiti apparentemente differenti – economia ed arte – legati però da un “fil rouge” indissolubile, spesso non considerato e o sottovalutato, che invece potrebbe rappresentare una imprescindibile occasione di rilancio della nostra economia nazionale ma anche territoriale piacentina.

I due interventi, in altre parole, hanno dimostrato che “con l’arte si mangia” e questa affermazione dovrebbe, a parere dei relatori, divenire il nuovo adagio da cui prendere spunto, per un Paese che, come il nostro, detiene circa il 70% del patrimonio artistico mondiale. La serata divisa in due momenti ha visto prima l’intervento di Mauro Nicola con il titolo “Andamento dell’economia alla luce degli avvenimenti mondiali in corso e ripercussioni possibili per le aziende italiane”. Nicola ha iniziato il suo intervento anticipando che lo scenario non si presenta certamente positivo, partendo dalla considerazione che il nostro Paese registra una diminuzione demografica che andrà peggiorando nel prossimo ventennio. A questo, secondo Mauro Nicola, occorre aggiungere la politica penalizzante dell’Unione europea riferendosi alle ingenti spese di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, tenuto conto altresì che nel futuro le attuali misure di sostegno economico per tali interventi messi a disposizione dell’Ue subiranno una forte riduzione.

Una spesa media di centinaia di milioni di euro per ognuno dei circa 9mila Comuni italiani che rende tale investimento impensabile e non sostenibile. Da ciò ne deriverà una minore domanda di edifici, la riduzione dei benefici fiscali e l’impatto economico del provvedimento, diretto al bene “principe” del risparmio delle famiglie italiane – il mattone – che creerà effetti negativi sulle ricchezze delle stesse. “Da considerarsi, inoltre, – prosegue – anche l’effetto di erosione dei risparmi creato dall’inflazione importata, dovuta all’aumento dei costi delle materie prime e non come nelle inflazioni passate create da una grande quantità di attivo circolante. A tutto questo occorre tenere presente gli effetti della pandemia, della guerra e delle catastrofi naturali”. Per le aziende, la situazione non è certamente più rosea in quanto la produzione legislativa degli ultimi anni è stata orientata alla modifica dei criteri di redazione dei bilanci, inserendo maggiore libertà nella valutazione di alcune poste quali, ad esempio, gli ammortamenti, creando incertezze ed imprecisioni nella quantificazione dello stato patrimoniale ed incertezza nella valutazione del patrimonio netto.

È seguito, poi l’intervento di Manuel Ferrari sulla storia della nostra Cattedrale, con particolare attenzione agli interventi volti all’attribuzione e trasmissione del valore del patrimonio ecclesiastico, da attuarsi attraverso la diffusione della conoscenza ed un utilizzo opportuno dello stesso. In questo senso, secondo Ferrari, vanno a collocarsi i diversi momenti che hanno caratterizzato la celebrazione dei novecento anni della Cattedrale, spaziando tra mostre, concerti, spettacoli ed attività didattiche, tutti eventi ambientati sia in Cattedrale che nelle diverse pievi della diocesi, un patrimonio questo da tutelare, salvaguardare e restaurare. In tema di novità, Ferrari ha relazionato sulla notizia apparsa sul quotidiano locale ovvero come dopo una serie di indagini e studi, è stato possibile identificare la cava di ardesia dalla quale vennero estratte le pietre originali utilizzate per la costruzione della nostra Cattedrale ed oggi a disposizione per la sostituzione di quelle che nel tempo subiranno un’usura tale da necessitare la loro sostituzione, cava che recentemente è stata acquisita da parte dell’Opera parrocchiale della Cattedrale di Piacenza.

In conclusione del suo intervento, Ferrari ha sottolineato come tutte queste attività culturali abbiano creato cadute positive in termini economici con riflessi interessanti di incremento turistico nella nostra città. La serata si è poi conclusa con una serie di domande dei soci ai due relatori che hanno prontamente risposto con completezza e competenza, e il presidente ha voluto rilasciare in ricordo della serata ai relatori il gagliardetto del Club.

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