Congresso Pd in città: vince Bonaccini, ma subito dietro c’è De Micheli

Vince Bonaccini ma De Micheli è staccata di soli 10 voti. E’ l’esito del congresso cittadino del Partito Democratico di Piacenza che si è celebrato alla Sala Mandela della Camera del Lavoro sabato 4 febbraio. Al voto si sono recati 178 iscritti sui circa 300 della città, che hanno espresso 174 voti validi. A confronto le quattro mozioni presentate dai candidati alla segreteria nazionale del Pd: Stefano Bonaccini ha raccolto 74 voti, Paola De Micheli 64, Elly Schlein 25 e Gianni Cuperlo 11. Un risultato che vede dunque prevalere di misura il presidente della Regione Emilia Romagna, che aveva fatto tappa a Piacenza pochi giorni fa, sull’ex ministro piacentino, che giocava in casa e che si è recata a votare al seggio alla Camera del Lavoro (rimasto aperto fino alle 19).

Prima delle votazioni sono state illustrate le quattro proposte in campo: il consigliere comunale Sergio Ferri ha illustrato le idee di Cuperlo per il rilancio del partito e per il paese, il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla ha parlato della mozione Bonaccini, Marcello Petrini ha riassunto i contenuti della mozione De Micheli, mentre l’ex assessore Giovanna Calciati ha indicato le proposte di Elly Schlein. Ne è seguito un dibattito partecipato chiuso dal segretario provinciale Carlo Berra. Al voto ha preso parte anche il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi. Le mozioni con le proposte dei quattro candidati sono reperibili a questo link.

Il congresso del Pd è entrato nella fase delle assise di circolo anche nella nostra provincia. Da venerdì si sono già celebrati alcuni congressi locali ma quello cittadino è certamente il più “pesante” in termini di iscritti coinvolti, circa un terzo sui 900 totali. La fase nei circoli si chiuderà il 12 febbraio e i primi due candidati che totalizzeranno più voti con le rispettive proposte politiche accederanno alle primarie del 26 febbraio. Il voto ai gazebo sarà aperto anche ai semplici elettori del Pd. A Piacenza e provincia si celebrano una quindicina di congressi di circolo con alcuni accorpamenti, al voto sono chiamati i circa 900 iscritti in città e provincia. Il tesseramento per i nuovi si è chiuso ufficialmente il 31 gennaio, ma il regolamento prevede che chi deve rinnovare l’iscrizione del 2022 può farlo fino alla celebrazione del congresso del proprio circolo.