“Da cinquant’anni in Uganda: una luce che non si è mai spenta” IL DIARIO

Arrivano a coronamento le celebrazioni per i 50 anni di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, l’ong piacentina fondata da Don Vittorio Pastori. Con il momento più bello e significativo, il viaggio in Uganda insieme al vescovo di Piacenza Adriano Cevolotto, dove ogni giorno la “cooperazione e lo sviluppo” si praticano con azioni concrete. Gianni Cravedi, col suo diario su Facebook (dal quale sono presi i testi e le foto) ci accompagna per raccontare le tappe all’interno delle missioni in Karamoja, della scuola e delle altre attività insediate in quella porzione dello sterminato continente africano.

SABATO 4 FEBBRAIO – Da cinquant’anni in Karamoja, nel nord dell’Uganda, una luce non si spegne ed è quella della presenza di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo. Il Vescovo di Moroto padre Damiano Guzzetti, allora giovane missionario comboniano, ricorda quando le luci della sede della ong piacentina, visibili nella notte anche da molti chilometri di distanza, segnalava l’unica presenza umana in un paesaggio completamente buio. Stiamo parlando della Karamoja a partire dagli anni ’70, quando Don Vittorio Pastori arriva in Uganda per fronteggiare una delle più drammatiche emergenze umanitaria che in quel periodo colpirono il continente africano.

Ed è proprio per festeggiare quella luce che non si è mai spenta neanche dopo la morte del fondatore avvenuta nel 1994, che oltre 300 invitati tra cui autorità politiche e religiose, amici, collaboratori, semplici abitanti del Karamoja si sono ritrovati presso il centro giovanile di Moroto per festeggiare i cinquant’anni di Africa Mission, alla presenza dell’Ambasciatore italiano in Uganda Massimiliano Mazzanti. Oltre ai vertici della ong significativa è stata la presenza di tre Vescovi, quello di Piacenza da dove Don Vittorio è partito, monsignor Adriano Cevolotto, quello di Moroto padre Damiano Guzzetti e quello emerito di Kotido padre Filippi, a testimonianza del forte legame della chiesa piacentina e di quella missionaria con l’esperienza di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo.

“La presenza italiana in Uganda – sottolinea l’ambasciatore – ha una storia molto lunga, partita con i missionari di Comboni a partire dai primi anni del Novecento fino ad arrivare alla fondazione di Africa Mission avvenuta nel 1972. Una presenza decisiva, di grande amicizia e dedizione che Africa Mission continua e conferma”.

Dopo i saluti delle autorità si è lasciato spazio alle testimonianze di chi ha conosciuto Don Vittorione e la sua opera ma anche alle esibizioni di danza e di canto dei ragazzi del centro giovanile. Il ricordo dell’opera e dell’azione di Don Vittorio, avvenuta in anni drammatici, è ancora molto presente e visibile. Il presidente di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo Carlo Antonello ricorda come “la scelta di Don Vittorio di rimanere in Karamoja senza mai abbandonare questo territorio è stata una scelta vincente. Nella nostra azione siamo sempre stati ispirati alla chiesa voluta da Papa Francesco, quella del servizio e della vicinanza agli ultimi e ai poveri. Abbiamo costruito un saldo rapporto di fratellanza e amicizia tra noi e la popolazione locale”.

Oggi la ong piacentina, che continua l’opera di Don Vittorio con tanti progetti nei vari settori tra cui quello dell’acqua, della formazione professionale, dell’ educazione e dell’accoglienza profughi sta festeggiando questo importante traguardo ma da domani si riparte a fianco delle popolazioni locali per costruire insieme il futuro. (5- continua)