Le Rubriche di PiacenzaSera - Rotary

I club Rotary Valli Nure e Trebbia e Fiorenzuola d’Arda in visita al Castello di Gropparello

Sabato 28 gennaio 2023 i soci di due Rotary Club piacentini, il “Valli Nure e Trebbia” e il “Fiorenzuola d’Arda”, capitanati dai rispettivi presidenti, Carlo Caltagirone e Stefano Pavesi, hanno tenuto una conviviale interclub presso la “Taverna Medievale” annessa al bellissimo castello di Gropparello. Il pranzo è stato preceduto dalla visita guidata al maniero, decisamente apprezzata dai rotariani e dai loro ospiti. Accompagnato da una guida che ha saputo sapientemente, quanto gradevolmente, coinvolgere i visitatori in un percorso dedicato alla storia, all’architettura e alle leggende dell’affasciante complesso, il nutrito gruppo ha potuto ammirare l’ingresso, il cortile interno e la monumentale torre, per poi passare alle stanze interne della parte “nobile” del complesso (in particolare la sala principale e quella dedicata alla musica).

Il Castello di Gropparello è uno dei luoghi più visitati del circuito dei Castelli del Ducato, con una consolidata tradizione di successo di visitatori provenienti da altre province. Il sistema dei castelli è un prodotto turistico consolidato del nostro territorio, ci unisce al territorio di Parma ed oggi anche a quello di Pontremoli. Un prodotto aperto dotato di residenzialità, servizi di ristorazione e di proposte culturali sempre di alto livello. I club rotariani “Valli Nure e Trebbia” e “Fiorenzuola d’Arda” sono impegnati da sempre nel valorizzare il territorio sfruttando il network.

Nel corso della visita, un rilievo è stato dato alle vicende storiche che hanno segnato la complessa storia del maniero, da tutti ritenuto di raro fascino. Si tratta di un’opera fortificata medioevale, posta a difesa della via di accesso alla valle, resa difficilmente attaccabile proprio dall’impervio posizionamento.  Recenti indagini dimostrano che il primo nucleo in pietra era già ben consolidato intorno al 1200. Sede guelfa durante le lotte con i Ghibellini, il maniero venne più volte attaccato dalle forze avversarie, divenendo verso la fine del 1200 dimora privata della potente famiglia dei Fulgosio. Dopo diversi passaggi di proprietà, alla fine del 1500 i Farnese, signori di Parma e Piacenza, entrarono in possesso del feudo, affidandolo agli Anguissola. Estinto il ramo della famiglia nel 1848, il castello fu posto in vendita e vide un periodo di decadenza, fino all’acquisto, nella seconda metà dell’800, da parte della famiglia Marazzani Visconti Terzi, che diede incarico a Camillo Guidotti, valente architetto piacentino, di porre in essere il restauro del complesso. Nel ‘900 il castello passò di mano in mano e dovette affrontare anche un periodo di abbandono. Venne quindi acquistato nel 1994 dalla attuale famiglia proprietaria, che ha curato il restauro ed ha promosso una vasta serie di iniziative. Infatti la valorizzazione e la gestione del Castello e delle attività correlate è seguita direttamente dai proprietari, i coniugi Gianfranco Giorgio Gibelli e Maria Rita Trecci e dalle figlie Chiara e Francesca.

La visita guidata si è conclusa nei locali dedicati alle cucine. In tale contesto la guida ha narrato ai rotariani i misteri legati al castello, con particolare riferimento al “fantasma del castello”, ricondotto alla castellana Rosania Fulgosio.  Alla fine del 1200, mentre il marito è lontano per azioni militari, il castello viene attaccato da milizie condotte da Lancillotto Anguissola, antico amore di Rosania. Il castello cade e la giovane si getta ai piedi del condottiero chiedendo clemenza. I due si riconoscono e l’antico amore si palesa. Il marito tradito, rientrato ed informato dei fatti da una domestica, rinchiude Rosania in una camera murata. La fanciulla trova una orribile morte e il suo spirito rimane legato al castello, manifestandosi in alcune notti con lamenti e con la “presenza” di una diafana figura che si muove nel parco e nelle stanze.

In questo contesto i due club Rotary hanno concluso la visita con un pranzo e l’impegno reciproco a rafforzare l’impegno per la valorizzazione dei luoghi più belli delle valli piacentine.

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