La Cgil aderisce al Piacenza Pride “Un’iniziativa colorata, aperta e inclusiva”

“Una iniziativa pubblica, colorata, aperta e inclusiva contro quelle discriminazioni che ancora oggi fanno parte delle cronache quotidiane: la Cgil di Piacenza aderisce al Pride”. Così la Confederazione generale italiana del lavoro di Piacenza risponde alla richiesta di adesione alla manifestazione che Arcigay sta organizzando in città. “La nostra partecipazione vuole essere un segno tangibile di vicinanza ai valori per i diritti civili, le libertà sessuali, e contro le discriminazioni e ogni tipo di fascismo”, si legge nella nota del sindacato (che riportiamo di seguito).

LA NOTA DELLA CGIL – Garantire il patrocinio da parte del Comune di Piacenza è un passo in avanti rispetto al passato delle nostre istituzioni in tema di diritti e civiltà, al contrario, non aderire raffigurerebbe come una scelta divisiva e non condivisibile. Ovviamente la Cgil vuole stigmatizzare con nettezza le minacce che sono giunte alla consigliera comunale di Piacenza Sara Soresi, la quale aveva espresso dubbi circa lo svolgimento del Pride. La Cgil è contraria a qualsiasi atto violento, terroristico o di prevaricazione contro chiunque, anche verso coloro lontani dalle nostre posizioni ed ideali. Il Pride piacentino, come descritto dal comitato organizzatore, promette di essere una manifestazione pacifica, allegra e che ha il merito di mescolare sessualità, nazionalità e culture diverse proponendo pari diritti e uguale dignità per tutti e tutte.

La Cgil piacentina come sempre si schiera convintamente dalla parte dell’inclusione, per la libertà di espressione e verso la parità dei diritti per affermare il senso di una città all’avanguardia contro l’intolleranza e per la rivendicazione dei diritti, come Piacenza sa e può essere. La nostra adesione arriva con la costanza e l’impegno di un lavoro quotidiano anche nelle vertenze contro le aziende che discriminano le persone per il loro orientamento sessuale come nelle pratiche contrattuali, e ancor prima con il nostro impegno sulle unioni civili. La Cgil come parte attiva di un movimento trasversale e composito, intende costruire percorsi collettivi che contrastino ogni forma di discriminazione per consentire un percorso di rivendicazione dei diritti civili nella società e nel mondo del lavoro del nostro Paese.

Manca ancora purtroppo una legge che contrasti i crimini d’odio, come l’omolesbobitransfobia e mancano norme che consentano il pieno riconoscimento delle figlie e dei figli omogenitoriali. La Camera del Lavoro di Piacenza rimane in prima fila nella difesa dei diritti civili, per l’uguaglianza e le libertà delle persone e al tempo stesso si batte contro ogni forma di discriminazione presente anche attraverso l’azione del proprio Ufficio anti discriminazioni che opera all’interno della Camera del Lavoro Territoriale.

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