“La sinistra promette di non aumentare le tasse e finisce per usare i cittadini come bancomat”

“In campagna elettorale la sinistra promette di non aumentare le tasse e finisce per usare i cittadini come bancomat”. E’ l’attacco di Matteo Rancan, capogruppo della Lega in Regione e commissario Lega Emilia, nei confronti dell’amministrazione Tarasconi. Insieme ad altri dirigenti e militanti del partito ha incontrato la stampa davanti a palazzo Mercanti, cuore dell’attività amministrativa di Piacenza. “Se c’è qualcuno che ritiene che il modo migliore per governare sia attuare le misure più scomode ad inizio del mandato, nella speranza che a distanza di 5 anni poi i piacentini se le siano dimenticate in concomitanza delle elezioni amministrative, prende solo in giro i cittadini – afferma Rancan -. La sinistra si riconferma quella forza che promette di non aumentare le tassa in campagna elettorale, ma poi alla prova dei fatti utilizza il popolo come bancomat”.

“Nell’ultima settimana – interviene Luca Zandonella, consigliere comunale della Lega e segretario provinciale – abbiamo visto l’annuncio dell’aumento di Irpef e tassa soggiorno, pratiche edilizie per professionisti a pagamento e aumento del costo dei biglietti dei bus per chi paga con moneta anziché con carte. Misure che non erano annunciate in campagna elettorale. L’amministrazione di centrodestra, nel precedente mandato, aveva stoppato l’aumento Irpef deciso dalla giunta Dosi. Volere è potere”. La consigliera regionale della Lega Valentina Stragliati porta l’esempio del Comune di Castelsangiovanni. “Nel 2019 abbiamo abolito la tassa passi carrai, poi nel 2020 l’aliquota IMU è stata ridotta per gli immobili di categoria catastale c1 (negozi e botteghe) e c3 (laboratori per arti e mestieri). Sul fronte dell’addizionale Irpef – continua Stragliati -, nel 2021 l’aliquota è passata dallo 0,73% allo 0,68%. II Comune di Castel San Giovanni ha stabilito che questa imposta non sia dovuta se il reddito complessivo non supera l’importo di 16mila euro, tra le soglie di esenzione più alte in regione. Nel 2022 l’aliquota è stata ancora ridotta, dallo 0,68% allo 0,63%”.

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