Sull’Irpef l’opposizione insorge. Il sindaco “Abbiamo bisogno di personale e garantiremo i servizi”

Non poteva che aprirsi con un duro confronto sulla decisione dell’amministrazione comunale di aumentare l’addizionale Irpef il consiglio comunale di lunedì 6 febbraio. Se la maggioranza ha rivendicato la scelta “per non tagliare i servizi”, dai banchi dell’opposizione si sono levate critiche anche sulle modalità di comunicazione del provvedimento, attraverso i social. “Nessuno fa scelte per se stesso – ha affermato il sindaco Tarasconi – tutto quello che facciamo è volto a migliorare la città”.

LA DISCUSSIONE – Il capogruppo del Pd Andrea Fossati ha aperto le comunicazioni sul tema: “La scelta di aumentare l’addizionale non è stata presa a cuor leggero, a nessun cittadino piace sentirsi toccare il portafoglio. Rivendichiamo però la scelta di non tagliare i servizi, è una scelta che forse poteva essere fatta tempo fa. Ci adeguiamo a città vicine alla nostra, in modo da mettere in sesto la macchina comunale: manca personale, c’è il rischio di perdere dei treni come il Pnrr con gli uffici sguarniti. Per questo motivo si è deciso di porre allo studio questa misura”. E poi ha evocato l’operato della passata amministrazione: “Se il sindaco Barbieri avesse deciso di adottare questa soluzione non sarebbe stata lesa maestà, invece decise di vendere le azioni Iren. Bisognerebbe smettere con i comunicati dal taglio polemico. Anche l’amministrazione precedente decise di fare una scelta che fu controversa, con la vendita delle azioni Iren. L’avanzo lasciato dall’amministrazione precedente di importo consistente può essere frutto di mancata programmazione, anche perché non può servire a coprire le spese correnti”.

Molto critica l’ex sindaco Patrizia Barbieri, che ha replicato a Fossati: “Inutile dire che il centrodestra disturba con i suoi comunicati: invece i consiglieri devono poter fare il loro lavoro, con gli elementi utili forniti dall’amministrazione. Non mi sembra rispettoso per il nostro ruolo, anche se siamo all’opposizione, essere informati attraverso un social”. Riferendosi al messaggio su Instagram del sindaco Tarasconi, ha precisato: “Contesto la forma e la sostanza del messaggio del sindaco, dimostra l’incapacità di gestire la cosa pubblica. C’è un’assenza totale di una visione e la superficialità di gestione della cosa pubblica. State facendo e dicendo cose senza capo e coda. Non avete ancora prodotto un atto, non si è visto un provvedimento che non sia dovuto a scadenze amministrative o progetti frutto dell’amministrazione precedente. Siete superficiali su tutte le cose: anche nella questione della locomotiva. Quando c’è da valorizzare, si fa una commissione e si condivide una soluzione, invece di donare al primo che fa richiesta. L’unico che ha detto la verità è stato Berra: se un amministratore deve prendere la decisione di aumentare le tasse, meglio farlo all’inizio del mandato piuttosto che più avanti”.

Anche Luigi Rabuffi (Alternativa di Piacenza) ha protestato per l’annuncio sulle tasse fatto via social: “Abbiamo appreso la notizia da un post su Instagram, vorremmo sapere i numeri che hanno portato a prendere una scelta del genere, in una città con il costo della vita più alto. Queste comunicazioni dovrebbero avvenire con il rispetto delle istituzioni, non con comunicati via social. Se la conferenza dei capigruppo conta poco o niente, conta poco anche lei presidente del consiglio, temi così importanti devono essere discussi qui non sui social”. Sibilla Brusamonti, della civica di centrosinistra, ha affermato: “Ho trovato di cattivo gusto l’intervento della consigliera Barbieri, nei confronti della sindaca e del nostro collega Fossati, oltre che di tutti noi. Non abbiamo bisogno di essere imbeccati per esprimere un’opinione”.

“Noi avevamo stoppato l’aumento – ha ricordato Luca Zandonella (Lega) -. Adesso con un copia e incolla andiamo a recuperare la soluzione proposta sei anni fa dalla giunta Dosi, mentre noi ce l’avevamo fatta ad evitarlo e sul sociale l’ex assessore Sgorbati aveva fatto un grande lavoro. Noi siamo orgogliosi di non aver aumentato le tasse ai piacentini, invece voi invece di andare dritti al cuore siete andati dritti al portafogli”. Gianluca Ceccarelli della civica Piacenza Oltre ha invece difeso la scelta dell’amministrazione: “Le risorse in entrata con l’Irpef serviranno per finanziare la macchina comunale, la proposta di aumento dell’addizionale allora è una scelta coraggiosa, a differenza di scelte miopi. L’obiettivo di un amministratore locale è diverso da un privato: massimizzare i dividendi dei nostri soci, che sono i cittadini, il che significa implementare i servizi. Il paragone con città vicine serve a farvi capire che siamo tutti nello stesso mondo”.

Nicola Domeneghetti di Fratelli d’Italia ha ricordato: “Sei anni fa la nostra amministrazione si era trovata già una delibera fatta, con l’aumento dell’Irpef già deciso. Noi abbiamo fatto una scelta diversa, dimostrando che si poteva fare. L’ammontare di questa manovra sarà ben più consistente di quella ipotizzata dalla giunta Dosi, si parla di 20 milioni di euro. Costa adottare provvedimenti puramente demagogici, come il bus gratis per gli anziani nonostante il reddito, oltre a esternalizzare l’attività di comunicazione pur avendo un ufficio preposto all’interno dell’ente”. Il consigliere del Pd Sergio Ferri ha commentato: “E’ vero che l’amministrazione Barbieri ha compiuto delle scelte legittime, però quando siete andati a chiedere ai cittadini cosa pensassero del vostro operato la risposta non è stata positiva. La differenza è che voi pensate che la città sia composta da individui invece che essere una comunità. Noi crediamo che un’equa imposizione sia utile per fare sì che la città e i servizi siano all’altezza, la città sia curata. Forse per questo alle ultime elezioni vi hanno punito”.

Interventi e sollecitazioni ai quali ha replicato il sindaco Tarasconi: “Sul bilancio, visto che non sono scelte fatte a cuor leggero – ha spiegato il primo cittadino -, la mia intenzione era di poter informare direttamente i cittadini. Non si tratta di esautorare il consiglio. Mi spiace che qualcuno si sia offeso, continuerò ad informare i cittadini con i social ma le decisioni saranno prese in questa aula. Lasciare intendere che vogliamo finanziare le cooperative e mettere le mani in tasca dei piacentini è una cosa che non va bene, io non mi sono mai espressa in questo modo quando ero in minoranza per cinque anni durante l’amministrazione Barbieri perché credo che si debba lavorare insieme per il bene della città”. “Nel 2020 – ha proseguito – l’amministrazione Barbieri aveva rivendicato di non aver aumentato le tasse, poi cosa è successo? È arrivato il covid, con i fondi stanziati a compensazione. E poi cosa altro è successo? Aumento bollette e inflazione. In pochi anni abbiamo perso quasi 80 persone in Comune, abbiamo bisogno di personale per garantire i servizi ai cittadini”.

Un passaggio anche in risposta alle polemiche per il mancato inserimento di un evento a Piacenza nell’ambito del cartellone di concerti a sostegno di Villa Verdi: “Ho scritto al ministro – ha fatto sapere Tarasconi -, nel giro di pochissimo avremo delle belle notizie sulla valorizzazione di Villa Verdi e il coinvolgimento di Piacenza”. Sulla storica locomotiva a motore donata al Comune di Castel di Sangro: “Ci è stato chiesto di spostarla e ci siamo quindi posti il problema di dove metterla. Trenitalia ci ha informato che Castel di Sangro aveva intenzione di realizzare un museo a cielo aperto e avrebbe pagato per il trasporto; abbiamo pensato che sarebbe stato un gesto carino e oltretutto ci ha fatto risparmiare i soldi del restauro e del trasporto”.