“Robertone” il piacentino costruttore di cattedrali: cresce il nuovo tempio di Moroto IL DIARIO

Arrivano a coronamento le celebrazioni per i 50 anni di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, l’ong piacentina fondata da Don Vittorio Pastori. Con il momento più bello e significativo, il viaggio in Uganda insieme al vescovo di Piacenza Adriano Cevolotto, dove ogni giorno la “cooperazione e lo sviluppo” si praticano con azioni concrete. Gianni Cravedi, col suo diario su Facebook (dal quale sono presi i testi e le foto) ci accompagna per raccontare le tappe all’interno delle missioni in Karamoja, della scuola e delle altre attività insediate in quella porzione dello sterminato continente africano.

GIOVEDI 2 FEBBRAIO – Nella Karamoja di Don Vittorione non ci sono cattedrali nel deserto ma opere che ci parlano di uomini straordinari e imprese impossibili che solo in Africa si possono incontrare. A Moroto c’è un contadino piacentino che da alcuni anni vive in Africa e di mestiere si è messo in testa di fare il costruttore di cattedrali. Sembra tutto impossibile ma non è così se la cattedrale è quella di Moroto e il contadino si chiama Robertone Gandolfi. Il sorriso aperto e cordiale e le sue gigantesche mani, dure, grosse, ci mostrano come Gandolfi sia un uomo del fare con un cuore generoso. Ecco perché un tipo così non poteva che andare d’accordo con Don Vittorione e non poteva che seguirlo in Uganda, siamo nel 1991, per aiutare Africa Mission. Da allora Robertone ha fatto tanto e bene per la gente del Karamoja.

Africa Mission foto Gianni Uganda 3

Quando il Vescovo di Moroto, padre Damiano Guzzetti, missionario comboniano espressione forte di una chiesa in queste terre da sempre vicina ai poveri, decide di costruire una cattedrale nuova perché quella vecchia era troppo piccola, Robertone è l’uomo giusto nel posto giusto per una impresa impossibile. Ecco allora che il contadino piacentino, missionario laico in Uganda, si trasforma in progettista, ingegnere, direttore dei lavori e tutto quanto sia necessario, e inizia a costruire la nuova cattedrale. Si mette alla guida delle maestranze locali, risolve problemi tecnici, trova soluzioni, pensa e disegna. Quando qualcosa manca o si blocca, si affida alla provvidenza, alla maniera di Don Vittorione. Questa cattedrale che abbiamo visto crescere nelle mani di Robertone è un inno a Dio e alla forza di un uomo straordinario in una terra straordinaria.

Ma la solidarietà e la fratellanza non si costruiscono solo con i mattoni, e questo Africa Mission lo sa benissimo. Ecco perché continua ad operare nel Karamoja sulla via tracciata da Don Vittorio, con progetti e interventi significativi. Tra questi, il centro di formazione del governo ugandese di Kogulin, che Africa Mission ha in gestione e che ha deciso di ampliare, accogliendo anche i ragazzi di strada karimojon, ridotti a mendicare per le vie della capitale e che vengono riportati forzatamente indietro in Karamoja dalle autorità. Una emergenza a cui Africa Mission, in collaborazione con i servizi sociali del distretto risponde organizzando la prima accoglienza; controllo sanitario, cibo, vestiti, supporto psicologico. A fine gennaio sono arrivati 135 ragazzi, di tutte le età. Davanti a noi, seduti in gruppo, sporchi, stracciati, scalzi, portano i segni di una vita drammatica, spesso fatta di violenza e sopraffazione, che nega la dignità umana e lede i diritti dell’infanzia. Un incontro che ci segna dal punto di vista emotivo per l’enorme ingiustizia subita da questi bambini. Mentre si cerca la famiglia di origine chi ha l’età scolastica viene mandato a scuola, agli altri vengono offerti corsi professionali per reinserirli pienamente nella società. A questi ragazzi devono essere dati tutti gli strumenti per avere un futuro migliore e non essere costretti nuovamente a ritornare nella capitale a mendicare.

Africa Mission foto Gianni Uganda 3

Il direttore Carlo Ruspantini è orgoglioso del lavoro fatto “perché la nostra presenza oltre a risolvere l’emergenza di questi bambini ha stimolato finalmente le autorità locali a costruire una risposta di sistema adeguata quando prima non c’era niente.” Piergiogio Lappo, responsabile in Uganda di Africa Mission ribadisce “Se le autorità di Kampala vogliono risolvere definitivamente il problema dei bambini Karamojon che vivono nel degrado sulle strade della capitale esiste un solo modo, migliorare le condizioni di vita in Karamoja.” È quello che Africa Mission sta facendo da cinquant’anni. (3- continua)

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