“Solo i giovani possono risolvere la crisi in cui si trova la magistratura”

Le storie di 28 magistrati, raccontate da 20 loro colleghi, che tra il 1960 e il 2015 hanno perso la vita per mano della mafia o del terrorismo. Le ha raccolte tutte Stefano Amore, magistrato assistente di studio presso la Corte Costituzionale, nel volume “Ritratti del coraggio. Lo Stato italiano e i suoi magistrati”, presentato a Piacenza giovedì 2 febbraio, nella splendida cornice della Cappella Ducale di Palazzo Farnese, in un incontro organizzato dalla Provincia di Piacenza. Al tavolo con l’autore anche la presidente della Provincia di Piacenza Monica Patelli e Fausto Cardella, già procuratore generale di Perugia, che nel 1992 partecipò alle indagini sulle stragi di Capaci e Via d’Amelio.

A moderare l’incontro, davanti a una pletora di studenti degli istituti Casali, Colombini, Isii Marconi e Romagnosi, la direttrice dell’Unione province d’Italia (Upi) per l’Emilia Romagna, Luana Plessi. Presenti all’incontro anche la vicepresidente della Provincia di Piacenza Patrizia Calza, l’assessora alla Cultura della legalità del Comune di Piacenza Serena Groppelli, Giorgia Babini dell’Ufficio scolastico provinciale e referente della Consulta provinciale degli studenti di Piacenza, Gian Domenico Tomei, presidente Upi Emilia Romagna. Un saluto di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, è stato letto da Luana Plessi.

presentazione libro magistrati palazzo farnese

A curare la raccolta è Stefano Amore. “È un tentativo – commenta – per rendere attuali delle storie importanti per il nostro Paese e delle nostre istituzioni, soprattutto per i giovani. Piacenza è una città molto attiva sotto il profilo della memoria, c’è un’attenzione che in altre zone non si trova, però bisogna insegnare ai giovani attraverso queste vicende a comprendere cosa sia veramente la legalità. Per i giovani è una parola con pochi contenuti, deve diventare un grande contenuto, magari anche non pronunciato ma vissuto”. “Il filo comune è il lavoro dei 28 magistrati di cui viene raccontata la storia”, analizza Fausto Cardella. “È un libro scritto non solo con l’intenzione di ricordare i colleghi, ma soprattutto con l’intenzione di trarre dal loro profilo qualche insegnamento che possa aiutare oggi sia a risolvere la crisi in cui si trova la magistratura, sia perché, in un momento in cui si parla di riforme della Giustizia, forse l’esempio del pensiero di chi ci ha creduto potrebbe essere utile. Trasmettere la memoria ai giovani non è importante, è fondamentale, è l’unica cosa che conta. Noi, bene o male, la nostra parte l’abbiamo fatta – conclude -: ora bisogna seminare, perché solo loro, quando cresceranno, potranno sistemare questa situazione”.

presentazione libro magistrati palazzo farnese

L’appuntamento è inserito nel calendario di conCittadini 22/23 Rete Piacenza, il progetto di cittadinanza attiva (i cui tre filoni tematici di riferimento sono: memoria, diritti, legalità) rivolto a scuole, enti locali, associazioni e istituzioni che è promosso dall’Assemblea legislativa ed è coordinato a livello territoriale dalla Provincia di Piacenza. Iniziative ed eventi sono rivolti a scuole di ogni ordine e grado e sono incentrati su tre filoni tematici di riferimento: Memoria, Diritti, Legalità. “A tutti i soggetti che collaborano in sinergia per questi compiti fondamentali, da quest’anno anche il Comune di Piacenza, oltre alle scuole, va il grazie della Provincia”, ha detto la presidente Patelli.

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