Bilancio, discussione in consiglio “Troppe assunzioni in Comune, alla fine pagheranno i cittadini”

Bilancio di previsione 2023, inizia la discussione a palazzo Mercanti. Dopo la prima seduta dello scorso 3 marzo, il consiglio comunale torna a riunirsi nel pomeriggio di venerdì 10 marzo alle 15. All’ordine del giorno la conclusione della discussione generale riguardante il bilancio, con la presentazione degli ordini del giorno.

Ogni consigliere può presentarne uno, durante i lavori della seduta. Scadevano invece giovedì i termini per gli emendamenti: ne sono stati depositati quasi 500. Alternativa per Piacenza ne ha consegnati 174, la Lega 60, la lista civica Barbieri – Liberi 37, i Liberali Piacentini 4, e Fratelli d’Italia 217. Sono così iniziati i 5 giorni per la loro valutazione, rispetto all’ammissibilità o meno, in attesa delle altre due sedute di consiglio che si terranno nella prossima settimana, al martedì e al giovedì.

IL DIBATTITO – “Gli emendamenti presentati da ApP – dice il capogruppo  Stefano Cugini – vogliono essere un contributo costruttivo” per l’amministrazione comunale, con l’auspicio che questi possano essere discussi e non affossati nel disinteresse.

Gloria Zanardi di FdI anticipa il proprio voto negativo, motivato dalla decisione dell’attuale amministrazione di aumentare le aliquote Irpef. “Dite che ci sono molti progetti, ma questi – dice – sono stati presentati dall’amministrazione precedente e finanziati dal Pnrr”. “Quello contenuto nelle linee di mandato è un libro dei sogni, con iniziative poco concrete e lontane – sottolinea la consigliera – dalle vere esigenze dei cittadini”.

“Avete aumentato Irpef, la tassa di soggiorno, le tariffe degli impianti sportivi – contesta Federica Sgorbati (civica Barbieri – Liberi) -,  incrementi adottati in un periodo molto difficile per i cittadini”. Sgorbati interviene poi sul pronto soccorso sociale, finanziato grazie all’impegno della precedente amministrazione e ora tradotto in pratica dalla Giunta Tarasconi. “Ci eravamo impegnati molto per riuscire a portare a casa le risorse necessarie, bene che sia stato realizzato. Non so se la collocazione scelta (nella zona di via Roma, ndr) sia quella ideale, ma i servizi vanno provati”. “Bene l’assunzione di nuovo personale, ma non sono d’accordo sui numeri e sulla modalità. Prima di parlava di 70 dipendenti, ora di 110. Giusto investire sulle persone, mi sembra però che questo piano occupazionale sia un carico pesante per gli uffici. Prima bisognerebbe capire quali sono i settori più in difficoltà e assumere di conseguenza”.

Sara Soresi, capogruppo di FdI, commenta le parole del sindaco Tarasconi, in chiusura dell’ultima seduta di consiglio comunale, in merito all’incontro con i comitati sul futuro dell’ospedale. “Il sindaco dice che il convocare un incontro con loro sarebbe stato un ‘atto di gentilezza’, io credo invece che per un amministratore sia un atto dovuto incontrare i cittadini ed ascoltare le loro istanze”. “I due comitati erano portatori di istanze diverse, in merito al futuro del nuovo ospedale, dovevano essere ascoltati singolarmente, e non buttare tutto in caciara”. “Questo è il modo in cui l’amministrazione Tarasconi intende la partecipazione, ma lo abbiamo visto – continua – anche con l’aumento della tassa di soggiorno, che aveva visto la contrarietà degli albergatori di Piacenza”. Soresi parla poi di immobilismo della giunta, “molti progetti dell’amministrazione Barbieri non sono portati avanti, perché devono essere ripensati, come l’ex ospedale militare. La città sembra in coma, spero non irreversibile”.

“In occasione della seduta precedente è arrivato dal vice sindaco Marco Perini l’invito al fair play, alla correttezza. Una richiesta un po’ inusuale, arrivata proprio da un membro della Giunta. Ma cosa è più scorretto – incalza il consigliere Nicola Domeneghetti -, una maglietta con Pinocchio o il disattendere le promesse elettorali, con l’aumento delle tasse? Una lezione di bon ton che arriva da un’amministrazione che darà il patrocinio al primo gay pride di Piacenza, speriamo di non vedere una Madonna a seno nudo come è accaduto in altre città. Non accettiamo poi lezioni di stile da chi si presenta in consiglio con felpe da rapper o va a presenziare a cerimonie istituzionali con jeans sotto alla caviglia”. “L’assunzione di personale, che farà aumentare la spesa di 3 milioni di euro, è stata giustificata dalla gestione dei progetti Pnrr. Ma nel 2026 – osserva – dovranno essere conclusi, quindi cosa ne faremo del personale in più? Non era meglio ricorrere a contratti più flessibili? Alla fine pagheranno i piacentini”.

“Avremmo voluto presentarci con magliette pittoresche – interviene Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi) rivolgendosi a Domeneghetti -, ma noi abbiamo una considerazione diversa di questa aula. Noi non abbiamo nulla di cui vergognarci, avere un’idea chiara dello sviluppo della città significa adottare scelte anche non popolari. Noi vogliamo riportare Piacenza ai fasti che merita, per farlo bisogna anche saper cambiare idea”. “Lo avete fatto anche voi, ad esempio sul nuovo ospedale: nel campagna elettorale del 2017 eravate contrari, pochi mesi dopo è stata scelta l’area su cui realizzarlo” dice la consigliera. “Promettere è una cosa, governare è un’altra”.

“Noi abbiamo accolto l’invito del vice sindaco Perini, abbiamo fatto un’opposizione costruttiva. Questo va riconosciuto, evitando di fare la lista delle banalità come ha fatto la consigliera Gnocchi – afferma Patrizia Barbieri, capogruppo della civica di centrodestra -. Adesso la città è pulita? Lo sapete che da quando non ci siamo più noi, non vengono più fatti i lavaggi sotto i portici? Cerchiamo di fare le persone serie. Il bilancio è frutto di una scelta politica, noi abbiamo detto che non avremmo fatto queste scelte e lo abbiamo dimostrato nel mandato precedente. La tassa di soggiorno era stata introdotta su sollecitazione della Regione, che voleva vedere l’impegno dei territori per la promozione. A Piacenza arrivano molti turisti per motivi di lavoro, magari chi visita la nostra città per le nostre bellezze non bada al pagare 50 centesimi in più o meno, ma chi sosta nella nostra città per motivi di lavoro magari sì e fa scelte diverse, soggiornando fuori città. Servono progetti concreti, e io in questo Dup non ne vedo”.

“Non sono un tifoso, ho partecipato alle riunioni di maggioranza in cui è stato presentato il bilancio e condivido i provvedimenti che sono stati adottati – interviene Sergio Ferri (Pd) – e la visione di città che serviranno a sostenere. Questo non toglie che quando interviene il consigliere Trespidi io non sia disposto ad ascoltarlo: il tema che ha posto, durante la seduta precedente, e cioè che occorre anche saper governare la spesa, non solo avere più risorse a disposizione, è reale. Ma noi siamo qui per realizzare il nostro progetto, poi saranno i cittadini a dirci se lo abbiamo saputo fare o meno”.

Jonathan Papamarenghi, consigliere della civica Barbieri – Liberi, interviene ancora sulla questione del personale. Prima di definire un piano di assunzioni, occorre conoscere bene la macchina comunale. Papamarenghi si sofferma poi sull’avanzo, molto consistente anche se non ancora ufficiale. “Si parla di oltre 11 milioni euro, quindi non si può dire che gli aumenti delle tasse si sono resi necessari per tenere in piedi il bilancio, vista anche la diminuzione attesa dei costi per le utenze” afferma. “L’assunzione di 110 dipendenti in più, porterà a un aumento del 19%, senza contare le esternalizzazioni – osserva -, portandoci a un numero complessivo superiore rispetto alla media nazionale per le pubbliche amministrazioni”.

Caterina Pagani (Piacenza Oltre) interviene sul tema della tassa di soggiorno. “E’ vero, nella nostra città, il turismo per motivi di lavoro è prevalente. Ma proprio per questo le spese non saranno a carico del singolo, quanto sul cliente – nel caso di un libero professionista – e dell’azienda – nel caso dei dipendenti -. Ad ogni modo la cosa importante è come verranno utilizzate queste risorse”. “I consiglieri sono qui per il ruolo di controllo che sono chiamati a svolgere, dalla minoranza vedo invece un atteggiamento diverso. 490 emendamenti non sono un buon viatico: non è possibile processare un numero simile di richieste, per esaminarli sarebbero necessarie 40 ore di dibattito in consiglio. Se pensavate di fare un servizio ai vostri elettori, per portare a casa un risultato. Solo invece solo un modo per avere più visibilità – commenta la consigliera -. Il vostro metodo invece sono magliette, striscioni e poca sostanza politica”.

“Ha letto tutti gli emendamenti? Altrimenti come fa a dire che sono pretestuosi – attacca Sara Soresi (FdI) -? Quello che vi brucia è che grazie alle nostre magliette abbiano avuto visibilità l’aumento delle tasse e il mancato rispetto delle promesse elettorali”.

Luca Zandonella (Lega) ribatte invece sul tema della sicurezza: un amministratore deve fare tutto il necessario. “La videosorveglianza serve, lo abbiamo visto nel recente caso dell’accoltellamento in viale Dante. E’ stato possibile risalire al presunto responsabile, e ad arrestarlo, grazie alle immagini acquisite dalla videocamere in zona. Sembra però che all’amministrazione il tema della sicurezza urbana interessi poco, speriamo che con tutte le risorse che andrete ad incamerare una parte venga destinata a questo settore. Alla consigliera Pagani chiedo anche io se abbia letto tutti i nostri emendamenti, per giudicarli in questo modo. Sembra che vi dia fastidio stare in consiglio comunale, e partecipare alle sedute”.

“Come ha utilizzato la precedente amministrazione i fondi ricavati dall’imposta di soggiorno? Sono serviti a sostenere una pianificazione culturale e turistica della città o sono finiti in un unico calderone?” interviene Salvatore Scafuto (Pd). “L’amministrazione Tarasconi non solo sta dando risposta ai bisogni del momento, ma si progetta per il futuro, in ambito infrastrutturale, sociale e ambientale. Questo è un bilancio efficace. L’aumento Irpef servirà a non farci vivacchiare, come avete fatto noi, e non a vivacchiare davanti ai cambiamenti che arrivano, ma a governarli”.

“Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, bisogna relazionarne a un tavolo tecnico. Nulla è stato anticipato in merito all’utilizzo da parte vostra rispetto all’utilizzo dell’extra gettito – ribatte Jonathan  Papamarenghi (civica centrodestra) -. Sul fronte del nostro utilizzo della tassa di soggiorno, un esempio è lo sconto per l’ingresso nei musei per chi usa le Frecce di Trenitalia, l’ampliamento degli orari dei musei”.

“Ho sentito degli interventi un po’ stonati. Questa amministrazione è stata votata anche perché aveva promesso di non aumentare le tasse, invece una volta eletti avete deciso di aumentarle – dice Luigi Rabuffi (ApP) -. In merito agli emendamenti, mi chiedo come possa dire la consigliera Pagani dire che noi li abbiamo presentati per fare ostruzionismo. Noi abbiamo letto con attenzione il bilancio, ed è stata la passione politica che ci ha spinto a produrre le nostre proposte. Vorrei che fosse chiaro che in questa aula il tempo non si perde, ma si impegna, e per discutere il bilancio impiegheremo quello che è necessario. Noi abbiamo fatto una scelta, anche di vita, nel dedicarci alla politica, facendo anche dei sacrifici”.

“I contributi mostrano visioni diverse della città, possiamo esprimerli con passione senza arrabbiarci – afferma Tiziana Albasi (Pd) -. Ho dialogato negli anni con i consiglieri Papamarenghi e Barbieri, mi chiedo perché abbiamo perso questa capacità di dialogo, che avrebbe consentito agli uffici di impiegare ore nell’esaminare emendamenti che magari non saranno tecnicamente ammissibili”.

Sul fronte delle assunzioni, il capogruppo del Pd Andrea Fossati ribadisce la necessità di farlo, attraverso lo scorrimento di graduatorie già in essere e con l’indizione di nuovi concorsi. “Negli ultimi cinque anni – ribadisce – sono andate in pensione 61 persone. Abbiamo bisogno di più risorse per far funzionare la macchina comunale e i bandi Pnrr. Poi la progettualità per noi è un tema importante, lo abbiamo detto in tutte le salse. Sul fronte della sicurezza, stiamo partecipando ai tavoli interforze, implementeremo le videocamere, ma non c’è un’unica soluzione”.

Barbara Mazza (civica centrodestra) osserva come l’appello al fairplay del vice sindaco Perini sia ormai caduto nel vuoto. “Parliamo di concretezza, ma oggi alle 18 e 30, dopo aver iniziato la discussione alle 15, non siamo ancora entrati nel merito dei contenuti del bilancio”.

Massimo Trespidi (civica centrodestra) ribadisce che “questo bilancio sta insieme perché c’è un aumento dell’Irpef. Nella scorsa settimana ho provato a formulare delle ipotesi alternative, anche perché la campagna elettorale è finita e dobbiamo uscire da una dialettica stucchevole di contrapposizione. L’aumento dell’Irpef, con un avanzo di 11 milioni e mezzo di avanzo, fanno vedere chiaramente che la vostra idea è quella di una politica economica espansiva. Questo però contraddice – continua – le vostre premesse del bilancio, perché il prossimo anno l’avanzo sarà ancora maggiore, con la beffa di aver aumentato l’Irpef. Era possibile fare un’altra scelta, dal punto di vista contabile. Il liberismo spinto non è il modello di ispirazione, a differenza del sussidiario. Se utilizzassimo questo, improntato dall’idea di un’economia sociale di mercato, sarebbe meglio. Il che non significa galleggiare. Non è così, e lo dimostreremo nel prossimo consuntivo in cui rischieremo di andare in bianco. Se usiamo l’avanzo per spese non ricorrenti, cosa che è legittimo fare, evitiamo di dover aumentare le tasse”.

“C’è fastidio nei confronti della partecipazione, perché chi ha perso parla – commenta il capogruppo ApP Stefano Cugini -. Vogliamo così tanto fare ostruzionismo, che i nostri emendamenti trattano alcune mozioni ferme da mesi in attesa di essere discusse. Ma prima di criticarli, li avete letti? Oggi abbiamo creato le condizioni per un’aula in stile Vietnam. Invece di sfruttare un’occasione di dialogo, puntiamo ancora sulla contrapposizione”.

LA REPLICA – L’assessore al bilancio e vicesindaco Marco Perini risponde agli interventi dei consiglieri. “la costruzione del bilancio non è stata costruita in una logica di copertura delle spese, ma in una logica prospettica” afferma. “Il consigliere Trespidi ha sottolineato come, nelle nostre premesse, fosse stato individuato il nostro problema principale (la creazione di un avanzo consistente, ndr), suggerendo una soluzione alternativa: l’utilizzo dell’avanzo libero per la copertura di spese non ricorrenti, evitando l’aumento dell’Irpef. Una proposta giusta sulla carta, ma in realtà esaminando il bilancio si vede come queste siano coperte da entrate non ricorrenti. Questa soluzione non è percorribile, anche se apprezzo le proposte, perché dal confronto nascono delle idee”. Non viene accolta neanche la proposta della consigliera Sgorbati, con il credito Ausl, già inserito a bilancio. “Da parte della minoranza è condivisa l’idea di trovare delle risorse per fare fronte alle spese. Per noi questo si può fare con l’aumento dell’Irpef. L’efficienza individuata dalla precedente amministrazione non è più sufficiente, perché la situazione attuale ci impone di fare maggiori investimenti (inflazione, bollette ecc…). L’addizionale è un aumento, ma bisogna stare attenti ai numeri: l’incremento medio non è di 200 euro. La tassazione è progressiva, ci sono redditi alti che pagano di più e la soglia di esenzione è stata innalzata”.

“La paura è quella di avere troppo personale, ma c’è il controllo di gestione. Noi dobbiamo andare avanti su questo fronte: l’ex sindaco Barbieri ha sottolineato come alcuni problemi – scandalo dei cartellini, covid – le avevano impedito di portelo fare. Questi problemi ora non ci sono più, quindi perché non approfittarne per portare avanti il controllo di gestione? Ora siamo sottodimensionati, e il bisogno di personale c’è. Ci servono più dipendenti per lavorare bene. Io ho letto tutti gli emendamenti, tra ieri e oggi. Dico la verità: io non ho colto in tutti la volontà di essere costruttivi. Poi Rabuffi dice che si è sempre fatto così, serve tempo per trattare il bilancio. Io mi permetto di metterlo in discussione. Va bene l’esperienza, ma non è da disprezzare anche il contributo da chi, in modo nuovo, si approccia al lavoro. Io mi chiedo se oggi non ci sia una strada per snellire la discussione, facendo tesoro del lavoro di tutti. Credo sia questa la strada giusta”.

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