“Hanno avvelenato il mio Artù, attenzione ai bocconi sparsi contro i lupi”

“Hanno avvelenato il mio Artù, in poche ore se n’è andato tra gli spasmi. Con ogni probabilità ha mangiato bocconi avvelenati con una sostanza antigelo che è letale per i cani”. E’ il drammatico racconto di Stefano Moruzzi, che pochi giorni fa ha perso il suo fedele amico a quattro zampe in circostanze inquietanti. “E’ successo tutto in poche ore – spiega – e con mia moglie Ghita siamo ancora sotto choc. Avevamo portato il nostro cane nella nostra casa di campagna sopra Rustigazzo, nel Comune di Lugagnano, quando venerdì ho ricevuto la telefonata dei miei genitori sulle condizioni improvvisamente critiche di Artù: era tornato tremando dal giardino. E’ un segugio meticcio al quale eravamo molto affezionati, lo lasciavamo spesso libero in campagna ma non si allontanava mai oltre in 50-100 metri dalla nostra proprietà”.

“Lo abbiamo portato subito alla clinica veterinaria di via Beati a Piacenza – prosegue Moruzzi – dove lo hanno preso in cura. Era in preda a degli spasmi terribili. Lo hanno sedato e tenuto in osservazione per alcune ore, ma il giorno dopo ci hanno detto che era intervenuto l’arresto cardiaco. I veterinari ci hanno detto che i suoi sintomi erano del tutto compatibili con un avvelenamento, così ho fornito loro un campione del cibo che il povero Artù aveva espulso dalla bocca, ma purtroppo non è stato possibile rilevare la sostanza esatta responsabile della sua morte. E’ possibile infatti che l’avvelenamento si sia verificato il giorno precedente dei sintomi, che Artù aveva trascorso nella zona di Carpaneto, dove vivono in miei genitori”.

“Il cane con ogni probabilità è rimasto vittima di una pratica illegale – sottolinea – quella di lasciare in giro bocconi intrisi di liquido antigelo. Una sostanza appetibile anche da altri animali, ma assolutamente letale. Avevo già sentito parlare di alcuni casi nella nostra provincia, questi bocconi avvelenati vengono utilizzati per uccidere i lupi ed altri predatori. Ma non è consentito e spero che ora vengano presi provvedimenti per evitare che altri cani possano fare l’atroce fine del mio Artù”.

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