“I nostri bilanci in rosso. A rischio i servizi per anziani e disabili” Ultimatum dei gestori sociosanitari

“Non abbiamo più tempo”. Assomiglia a un ultimatum quello lanciato dai gestori dei servizi sociosanitari per anziani, minori e persone con disabilità di Piacenza che hanno convocato un incontro lunedì prossimo 13 marzo, per ribadire che così non si può andare avanti. A fronte dell’impennata dei costi legata all’inflazione e ad altri fattori dell’ultimo anno, infatti, non c’è stato alcun adeguamento delle tariffe dei servizi accreditati. “Tutte le nostre imprese – spiega Stefano Borotti, direttore della coop sociale Unicoop – hanno i bilanci 2022 in perdita. I soli costi dell’energia gravano per cifre inimmaginabili fino a qualche anno fa. E’ evidente che la sostenibilità dei nostri servizi è a rischio”.

Lunedì prossimo all’Open Space 360 di S. Maria della Pace in via Scalabrini, 19 si ritroveranno così diverse realtà coinvolte: c’è la cooperazione sociale titolare di servizi sociosanitari accreditati, ma anche aziende partecipate dal pubblico come l’Asp “Città di Piacenza” e l’Azalea di Castelsangiovanni, e ancora le Fondazioni come la “Verani Lucca” di Fiorenzuola e l’Istituto Biazzi di Castelvetro. “A questo incontro siamo arrivati – precisa Borotti – dopo una serie di contatti e confronti con le istituzioni del territorio e i comuni. Stiamo chiedendo da tempo alla Regione Emilia Romagna i giusti adeguamenti di prezzi dei servizi accreditati. L’inflazione nel 2022 è schizzata all’11,3%, mentre le tariffe sono rimaste ferme. In queste condizioni come è possibile garantire la sostenibilità dei servizi, il che vuol dire assicurare le cure ai nostri ospiti, pagare puntualmente gli stipendi e i fornitori, dare un futuro alle nostre realtà?”

La situazione è molto preoccupante anche per un ente pubblico come l’Asp “Città di Piacenza”: a sottolinearlo è l’amministratore unico Andrea Chiozza che, “a fronte di un modello di gestione assolutamente rigido”, ricorda come l’impatto degli extracosti legati all’aumento dei prezzi abbia avuto un effetto molto pesante sui conti. “Nel previsionale del 2022 avevamo ipotizzato – precisa – un costo per la voce bollette energetiche di circa 5-600mila euro e invece ci siamo ritrovati a dover pagare un conto un milione e 200mila, con un aggravio di circa 800mila euro. Considerando che un’azienda pubblica come la nostra non può avvalersi di alcun bonus o credito di imposta sull’energia, questo sbalzo di costi è un grosso problema”.

servizi socio assistenziali locandina

Le tariffe regionali per i servizi sociosanitari sono state fissate nel 2016 e in questi anni hanno subito due adeguamenti per un totale del 7%. Invece l’inflazione dal 2016 al 2022 (soprattutto nell’ultimo anno) è “esplosa” al 18,5 %. Bastano queste due cifre per comprendere la portata del problema economico e finanziario che colpisce il settore. “Tre anni di Covid, l’escalation dei rincari energetici dell’ultimo anno, – sostengono i promotori dell’incontro del 13 marzo –  l’incremento generalizzato delle spese alberghiere e assistenziali, la persistente carenza di personale sanitario qualificato a cui non sono state date adeguate e pronte risposte, stanno mettendo a dura prova la tenuta dei bilanci di tutti i gestori”. La richiesta dei gestori è quella di far arrivare il proprio appello alla Regione, per questo è stata convocata una Conferenza territoriale sociosanitaria per il 16 marzo prossimo alla quale è stato invitato l’assessore regionale Raffaele Donini proprio per affrontare questo argomento non più rinviabile.

Lunedì 13 intanto l’appuntamento all’Open Space 360 è stato promosso da:
A.S.P. Azalea, A.S.P. Città di Piacenza, Assofa Coop.Soc., Aurora Domus Coop.Soc., Coopselios Coop.Soc., CRA Castagnetti, CRA Perini, Casa di Riposo G. Gasparini, Fondazione Aride Breviglieri, Fondazione Madonna della Bomba, Fondazione Pio Ritiro Cerati, Fondazione Verani Lucca, Geocart Coop. Soc., Istituto Emilio Biazzi, La Gemma Coop.Soc., Proges Coop. Soc., Unicoop Coop. Soc.

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