“Io amo”: parte la campagna di ricerca volontari di CSV Emilia

“Io amo”: due parole semplici capaci di parlare a tutti. E’ questo il claim che percorre la nuova campagna ricerca volontari che CSV Emilia lancia in collaborazione con i Comuni di Parma, Piacenza e Reggio Emilia per raggiungere persone di ogni età e invitarle a mettere la propria passione a disposizione di un’associazione di volontariato. Il presupposto della Campagna è che, in definitiva, sia la passione il motore che spinge uomini e donne a dedicarsi agli altri. Che sia la passione per i boschi o per la guida, per ciò che è bello o per la fotografia, per la cucina o per i luoghi ordinati, poco importa, il volontariato offre l’occasione per coltivarla.

“Per le organizzazioni di Parma, Reggio Emilia e Piacenza l’urgenza è grande – viene sottolineato -. Servono volontari nelle cucine, nei magazzini, sui furgoni, negli uffici, negli eventi e sui social network. Servono volontari a fianco dei più piccoli o delle persone con disabilità, degli anziani, dei malati. Servono per tutelare l’ambiente, promuovere la cultura, favorire l’inclusione…” La campagna è stata presentata a Parma nei locali del Cubo, insieme al sindaco di Parma Michele Guerra ed in collegamento i sindaci di Piacenza e Reggio Emilia Katia Tarasconi e Luca Vecchi. Presenti in conferenza stampa anche gli assessori Serena Groppelli per il Comune di Piacenza, Daria Jacopozzi per il Comune di Parma, Lanfranco De Franco per il Comune di Reggio Emilia. A portare la voce di CSV Emilia sono stati: la presidente Elena Dondi, Laura Bocciarelli, vicepresidente, la consigliera Laura Salsi, il direttore Arnaldo Conforti e Roberto Bernocchi il pubblicitario che ha curato la campagna.

“Il lavoro che fanno quotidianamente i volontari ha un valore incommensurabile – ha detto Serena Groppelli, Assessora alla Partecipazione del Comune di Piacenza. Credo che sia bellissimo raccontarlo con questa campagna,  per trasmettere che il volontariato è la volontà, il desiderio di spendersi per la propria comunità, per  restituire qualcosa,  per il piacere di stare con le persone, di conoscere le storie degli altri,   di condividere. I volontari sono stati negli anni del covid una presenza fondamentale e lo sono ancora, sia quelli nelle associazioni che quelli che partecipano attraverso le attività del Comune”.

La Campagna è il frutto di un processo creativo partecipato, iniziato con l’ascolto delle esigenze di più di 220 associazioni dei tre territori grazie alla consulenza di Roberto Bernocchi, pubblicitario, docente universitario. Sono emersi bisogni differenti che sono stati organizzati in dodici grandi aree di attività: ambiente, bambini, anziani, comunicazione, eventi di piazza e raccolta fondi, eventi d’arte e di cultura, supporto amministrativo, servizio di trasporto, italiano per migranti, servizio di consegna pacchi, supporto in attività di ristorazione, riordino spazi. Dodici ambiti di azione raccontati da dodici soggetti, ciascuno attraverso una foto, una frase e una grafica visibile ed essenziale. Anche i protagonisti delle foto, che non sono modelli ma volontari e volontarie vere, hanno espressioni contagiose che sprigionano tutta la loro empatia. Ogni profilo è accompagnato una call to action chiara e diretta che evidenzia un bisogno concreto.

Per chi vuole mettere la propria passione a servizio di un’associazione, c’è il sito www.ioamo.net. Costruito ad hoc per la campagna, presenta nel dettaglio le attività di volontariato possibili, indica come attivarsi e offre ispirazione attraverso le storie di tanti volontari e volontarie. Dopo aver scelto il proprio ambito basterà compilare un semplice form; in seguito, sarà CSV Emilia a incontrare gli aspiranti volontari per metterli in contatto con l’associazione giusta in base alle preferenze espresse.

Laura Bocciarelli, Vicepresidente di CSV Emilia, sottolinea l’importanza del lavoro di squadra e la collaborazione con le associazioni per la realizzazione di questa campagna “un ruolo importante per far sapere a tutti che servono tantissimi volontari l’avranno le stesse associazioni, le aziende coinvolte, gli enti sostenitori e l’Università. Ci aspettiamo che tanti cittadini si incuriosiscano e ci contattino”.

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