Urbanistica, maggioranza in difficoltà. Sullo stop ai supermercati “Rischiamo milioni di euro di danni” foto

Urbanistica, maggioranza in difficoltà. Come era già stato anticipato, su consumo di suolo e grande distribuzione le sensibilità sono diverse a palazzo Mercanti. I tempi di discussione in consiglio comunale, chiamato a votare il bilancio di previsione, sono tornati ad allungarsi. Dopo l’acceso confronto su Resistenza e foibe, con la classica contrapposizione centrodestra – centrosinistra, tocca agli emendamenti di Alternativa per Piacenza far emergere invece le prime incrinature all’interno della maggioranza.

Moratoria grande distribuzione, non passa l’emendamento di Alternativa per Piacenza in consiglio comunale. Ma la maggioranza di Katia Tarasconi sembra meno salda: 16 i voti contrari e 12 i favorevoli (tra cui i Dem Costanza De Poli e Sergio Ferri), si astengono Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi), Caterina Pagani (Piacenza Oltre) e Filiberto Putzu (Liberali). Il perseguimento del consumo di suolo zero, proposto da Stefano Cugini e Luigi Rabuffi, è respinto con 16 voti contrari, ma con il sostegno di altri 3 consiglieri di maggioranza Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi), Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), Caterina Pagani (Pc Oltre), Sergio Ferri (Pd) si astiene così come altri sei consiglieri di minoranza.

L’opposizione al meccanismo della perequazione, al centro dell’emendamento sempre a firma ApP, mostra una spaccatura all’interno della maggioranza ancora più netta: votano a favore con i due consiglieri ApP cinque consiglieri della maggioranza, come Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), Costanza De Poli (Pd), Sergio Ferri (Pd), Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi), Caterina Pagani (Pc Oltre). Non partecipano al voto invece i cinque consiglieri di centrodestra presenti in aula, Patrizia Barbieri, Massimo Trespidi, Barbara Mazza e Federica Sgorbati (civica Barbieri – Liberi), Luca Zandonella (Lega), contrari 16 consiglieri, 15 di maggioranza più Filiberto Putzu (Liberali).

Argomenti, fanno presente sia l’assessore Adriana Fantini e i consiglieri più ‘allineati’, ‘fuori tema’ rispetto al provvedimento sul tavolo, il Documento unico di programmazione. Meglio affrontare la discussione in maniera più approfondita in occasione del Pug (Piano urbanistico generale), come suggerisce Paola De Micheli (Pd). Boris Infantino (Piacenza Coraggiosa) fa inoltre presente la sentenza – contraria – del Tar rispetto al provvedimento adottato dall’amministrazione precedente, guidata da Patrizia Barbieri, che prevedeva lo stop di nuovi insediamenti commerciali.

Se questa sentenza non viene rispettata, “rischiamo – interviene la sindaca Katia Tarasconi – di pagare milioni di euro di danni. Se questo consiglio è d’accordo, ce ne assumiamo la responsabilità, perché non possiamo sempre far pagare i cittadini. Resto convinta che su questo tema sarebbe necessario affrontare una discussione in un’altra sede. Siamo la città che ha detto no all’Auchan, e ha aperto a San Rocco al Porto, all’Ikea e andiamo a fare spesa in altri Comuni, all’outlet e andiamo tutti a Fidenza. Io sono per valutare le proposte di volta in volta e decidere se le cose hanno senso. La sentenza del Tar, pienamente efficace, dice che non si può utilizzare il covid per dire o ad accordi attuati pregressi, applicati sulla normativa urbanistica vigente. Vanno rispettati: siamo obbligati, un diritto acquisto lo si rispetta. Questi accordi risalgono al 2019, se non prima”.

IL DIBATTITO

Massimo Trespidi

Il consigliere Massimo Trespidi (civica Barbieri – Liberi) prende la parola per fatto personale. “Questo terrorismo da parte del sindaco nei confronti dei consiglieri è inaccettabile, se già paventate che saremo noi a pagare i danni questa discussione durerà fino alle 7 di domani mattina. Al consigliere Infantino consiglio di cambiare il nome del suo gruppo: dovrebbe chiamarsi Piacenza Timorosa, anziché Piacenza Coraggiosa. L’approvare questo emendamento ci lascerebbe la possibilità di discutere ulteriormente su questo tema, invece il respingerlo equivale ad avere le mani legate”. “Ma come una rondine non fa primavera, una sentenza non fa una legge – obietta Luigi Rabuffi (ApP) -. E’ questa la considerazione che abbiamo di noi stessi? Che non contiamo niente? Qui c’è la volontà dell’amministrazione di portare a casa tutto il possibile, ve ne assumerete la responsabilità davanti ai cittadini”.

Stefano Cugini

“Invece di tenere qui i prossimi consigli comunali, andiamo in giro tra la gente. Sentirete – aggiunge Stefano Cugini (ApP) – quanti sono favorevoli o meno a nuovi insediamenti commerciali. Nulla vieta che si affronti questo tema adesso: il Dup è uno strumento politico, si vedono le motivazioni politiche. E’ ovvio che sia così. Ci ha sorpreso l’esclusione di questo emendamento in prima battuta e adesso il parere contrario, bisogna superare i preconcetti. Stiamo soccombendo di mercati e ipermercati”. “Non sono mai stato un ambientalista militante, ma sono colpito dallo sviluppo urbano con la presenza a pioggia e eccessiva di supermercati – interviene Sergio Ferri (Pd) -. Sono argomenti delicati, e questo non è un emendamento di poco conto, va preso in seria considerazione. Inviterei l’assessore Fantini a non respingere in punta di norme regolamentari, ma dare anche una valutazione politica al senso dell’emendamento e alla sua contrarietà”.

“Credo che in coscienza debba essere dato un segnale molto forte ai nostri cittadini – afferma Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi) -. Il nostro territorio è molto segnato da centri commerciali e logistica”. Come capogruppo lascia libertà di voto ai consiglieri, anticipa il voto positivo ma alla fine si astiene. “Il Dup è un documento fondamentale per un’amministrazione, e su un tema così importante deve prendere una posizione – sottolinea Gloria Zanardi (FdI) -, mettendola nero su bianco, in modo che sia formale e non solo a chiacchiere”. “Tutto è politica – ricorda Paola De Micheli (Pd) -, ma il Dup è diverso dal Pug. Rischiamo di banalizzare la discussione e sottovalutare il contenzioso legale. I diritti acquisiti vanno rispettati, la legge è chiara”. “Non sono un fan della grande distribuzione, ma sono per il libero mercato – interviene Luca Dallanegra (Civica Tarasconi) -. Prendere adesso una decisione a priori non è il modo migliore di affrontare il tema”.

CONSUMO DI SUOLO – Il clima generale non cambia nella discussione dell’emendamento, sempre proposto da ApP sul consumo di suolo. In pratica si chiede a palazzo Mercanti di non aderire al meccanismo di perequazione, previsto dalla legge urbanistica regionale, che prevede la possibilità di acquisire le quote di espansione, non utilizzate e pari al 3%, da altri Comuni della provincia. L’assessore Adriana Fantini esprime parere contrario e rimanda la discussione al Pug: al percorso partecipativo già avviato hanno aderito 600 piacentini, rispondendo al questionario somministrato dall’amministrazione. Per Matteo Anelli (Piacenza Coraggiosa), invece, la proposta di ApP non va contro le linee di mandato dell’amministrazione. “E’ uno strumento viscido, quello della perequazione, su cui si rischia di scivolare. Ma il tema è politico – insiste Massimo Trespidi (civica Barbieri – Liberi) – e qui avete gettato la maschera. Perché non dite come la pensate, su questi argomenti? Continuare a dire che questa non è la sede per discuterne, è mettere una toppa peggio del buco. Mostra il volto di questo centrosinistra: all’opposizione fa il girotondo attorno alla Pertite, in maggioranza vuole fare l’ospedale all’interno della Pertite”.

“Abbiamo la logistica a Piacenza perché non siamo stati in grado di essere attrattivi per altre attività, così come ci sono stati errori di programmazione – afferma Filiberto Putzu (Liberali) -, basti vedere la tangenziale e l’hospice, che ha solo 20 posti”. “Quella legge la conosco, perché ho aiutato a scriverla in consiglio regionale – interviene Katia Tarasconi -. Non ci sarà nessun meccanismo automatico di perequazione: noi ci siamo assunti impegni chiari in campagna elettorale e lo abbiamo scritto anche nelle linee di mandato. Siamo per il consumo di suolo zero. Ma siamo anche per affrontare la discussione nelle sedi opportune: guardiamo insieme il Pug e decidiamo insieme come arrivare al percorso della perequazione”. “Le riconosco coerenza – prende la parola Stefano Cugini (ApP) – è la seconda volta che le sento dire in questa aula che qualunque sia il voto, deciderà diversamente”.

In questo caso la spaccatura all’interno della maggioranza è ancora più netta: votano a favore con i due consiglieri ApP cinque consiglieri della maggioranza, come Matteo Anelli (Pc Coraggiosa), Costanza De Poli (Pd), Sergio Ferri (Pd), Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi), Caterina Pagani (Pc Oltre). Non partecipano al voto invece i cinque consiglieri di centrodestra presenti in aula, Patrizia Barbieri, Massimo Trespidi, Barbara Mazza e Federica Sgorbati (civica Barbieri – Liberi), Luca Zandonella (Lega), contrari 16 consiglieri, 15 di maggioranza più Filiberto Putzu (Liberali).

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