Bilancio, votati solo 4 emendamenti su 186 in sei ore di seduta

Bilancio, votati solo 4 emendamenti su 186 emendamenti ammessi. Sicuramente non un buon viatico per il proseguimento dei lavori, fissati per domani giovedì 16 marzo, a partire dalle 16 fino alla conclusione della discussione. Una situazione condizionata dallo scontro tra maggioranza e opposizione, dopo la decisione di ‘silenziare’ il dibattito durante la seduta dello scorso venerdì, dedicata all’esame degli ordini del giorno. Gli assessori della Giunta Tarasconinon hanno risposto alle proposte dei consiglieri di FdI.

La seduta di consiglio comunale di ieri, la terza dedicata al bilancio di previsione, è iniziata con tre richieste da parte della minoranza di sospendere la seduta. La consigliera Sara Soresi di Fratelli d’Italia ha proposto subito una sospensiva dei lavori per approfondire le ragioni del taglio degli emendamenti deciso poco prima dell’inizio dei lavori. La proposta è stata respinta a maggioranza dopo il voto dell’aula. Una seconda richiesta di sospensiva per convocare una riunione dei capigruppo è stata avanzata dai consiglieri Stefano Cugini (Alternativa per Piacenza) e Nicola Domeneghetti (FdI), anche in questo caso è stato respinta. La discussione è poi ripresa dopo un’ora, con i tempi dei lavori dilatati: in 6 ore sono stati esaminati solo 4 emendamenti.

La nota dei capigruppo di maggioranza, Pd, Civica, Piacenza Oltre, Piacenza Coraggiosa, ecco il testo: “Abbiamo letto di una vibrata lamentela da parte dei consiglieri di Alternativa per Piacenza, in relazione alla dichiarazione di inammissibilità di alcuni emendamenti da loro proposti. Inammissibilità che viene attribuita alla volontà della Giunta Comunale, che attuerebbe una sorta di silenziamento dell’opposizione. Tale affermazione sarebbe gravissima, se non fosse frutto di un equivoco dettato probabilmente dalla scarsa conoscenza dei meccanismi di approvazione del bilancio comunale. In questi giorni, il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare il Bilancio di previsione 2023-2025 ed il DUP (Documento Unico di programmazione). IL D.U.P. rappresenta lo strumento fondamentale della programmazione degli Enti Locali, ai sensi del comma 5° dell’art. 170 del d. lgs. n. 267/2000, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio. Il D.U.P. si compone di due Sezioni: la Sezione strategica e la Sezione operativa. La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quella del bilancio di previsione.

La Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato ed individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, gli indirizzi strategici del Comune nell’ambito delle linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto dei vincoli e degli obiettivi di finanza pubblica. La Sezione Operativa rappresenta lo strumento a supporto del processo di previsione in quanto costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione. La Sezione Operativa individua, per ogni singola missione, i programmi che il Comune intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici contenuti nella Sezione Strategica. Ogni Consigliere Comunale può proporre emendamenti alla Sezione operativa del DUP, purché le modifiche proposte siano compatibili con la sezione strategica e non comportino l’adozione di nuovi oneri economici (salvo ovviamente, che tali oneri siano compensati con maggiori entrate o minori impieghi in altra sezione del Bilancio).

Il Presidente del Consiglio, ai sensi del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, decide sull’ammissibilità degli emendamenti proposti, decisione che ha carattere esclusivamente tecnico e non politico. La Giunta o la maggioranza consiliare non hanno alcuna voce in capitolo: affermare il contrario significa accusare la Presidente e la Giunta di condotte gravemente illecite. O forse, più semplicemente, significa non aver letto il Regolamento del Consiglio Comunale. Dunque, i consiglieri di ApP hanno semplicemente avanzato la loro proposta con modalità non corrette. Con riguardo al contenuto politico delle proposte di emendamento non ammesse, tra cui spicca la cura delle sepolture dei Partigiani, la maggioranza del consiglio ha una attenzione ed una sensibilità al tema, indipendentemente dai suggerimenti di altre forze politiche. Il Comune collabora costantemente con l’ANPI, anche con riguardo al decoro dei monumenti dedicati alla Resistenza e delle tombe di coloro che hanno dato la vita per la libertà di tutti. Spiace, infine, che il sacrificio dei Partigiani debba essere così miseramente strumentalizzato ed offerto sull’altare della polemica gratuita.

– – – –

Bilancio di previsione 2023, continua la discussione a Palazzo Mercanti. Dopo le sedute di venerdì 3 marzo e venerdì 10 marzo, è prevista per le 15 di oggi martedì 14 marzo la terza puntata del lungo dibattito per l’approvazione del Documento unico di programmazione (Dup) e del Bilancio di previsione, per il quale sono stati presentati 490 emendamenti. Di questi, ne sono stati dichiarati ammissibili 186, in pratica poco meno della metà. Fratelli d’Italia ne aveva ha presentati 217, ne verranno discussi 79. Alternativa per Piacenza potrà presentare in aula 51 dei 174 emendamenti ammessi. La lista civica di centrodestra, Barbieri – Liberi, ne ha presentati in tutto 36. Il numero degli ammessi è 23. L’ultimo atto della trattazione si terrà giovedì 16 marzo in Consiglio comunale.

La mole ingente di emendamenti presentati ha acceso la polemica della maggioranza. Secondo Caterina Pagani (Piacenza Oltre) “non sono un viatico per una discussione politica seria, sono l’espressione semplicistica di un modo di fare politica che ha allontanato i cittadini. Non è possibile processare un numero simile di richieste, per esaminarli sarebbero necessarie 40 ore di dibattito in consiglio. Presentare un numero simile di emendamenti equivale a non presentarne nessuno”.

Stefano Cugini ha difeso gli emendamenti di ApP dicendo che “vogliono essere un contributo costruttivo” per l’amministrazione comunale, con l’auspicio che questi possano essere discussi e non affossati nel disinteresse. “Ha letto tutti gli emendamenti? Altrimenti come fa a dire che sono pretestuosi?”, ha replicato Sara Soresi (FdI). Quanto ai temi caldi del dibattito, a tenere banco sono stati in primis l’aumento dell’addizionale Irpef comunale, la tassa di soggiorno (e l’eventuale utilizzo dei fondi da essa derivanti) e l’assunzione di nuovi dipendenti. Non sono mancati attacchi personali e accuse.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.