Ad inizio aprile al via le irrigazioni nei campi, l’anomalia della siccità

La pioggia continua a latitare e per alcune colture agricole in questi giorni sono iniziate le operazioni di irrigazione. Per i primi giorni di aprile, quando solitamente non mancano le precipitazioni, un fatto innaturale, ma obbligato dalla situazione climatica di questo inizio di primavera. Nella foto un campo irrigato nella zona di Gazzola.

Diverse aziende agricole di pianura hanno iniziato a irrorare i campi con l’acqua prelevata dal sistema di canalizzazioni. In particolare sono bisognose di acqua alcune colture: il pomodoro prima del trapianto, i prati stabili, pisello, ortaggi, barbabietole da seme. Primi getti d’acqua anche sulle coltivazioni di aglio, cipolle, fagiolino.

Sono circa 300mila le imprese agricole che secondo Coldiretti si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi un terzo dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo. La mancanza di precipitazioni sta condizionando le scelte delle aziende agricole che si stanno spostando da mais e riso verso colture come soia e frumento. Per le semine del riso si stima un taglio di 8mila ettari e risultano al minimo da 30 anni.

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