Agenda 2030, strategie a confronto in Regione. Brianzi “Piacenza in prima linea per la sostenibilità” foto

“Rendere gli obiettivi dell’Agenda 2030 un percorso da raggiungere attraverso tappe concrete, capaci di produrre effetti positivi e tangibili sulla sostenibilità del nostro territorio”: così l’assessore Francesco Brianzi – che tra le proprie deleghe di competenza ha anche quella legata al raggiungimento dei target fissati dall’Onu – sintetizza gli intenti su cui ha acceso i riflettori l’incontro tenutosi giovedì mattina a Bologna, promosso dalla Regione e da Asvis – Agenzia italiana per lo sviluppo sostenibile, sul tema della “Territorializzazione dell’Agenda 20230 in Emilia Romagna”.

Il Comune di Piacenza era tra i 16 enti locali chiamati a condividere la propria esperienza, nell’ambito di un confronto istituzionale sulla strategia regionale con la cui approvazione, nel 2021, l’Emilia Romagna ha assunto i 17 obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite in un piano che, integrandosi nel contesto europeo e nazionale, ponesse la sostenibilità ambientale, economica e sociale come cardine per il futuro, mettendo inoltre a disposizione di cittadini, imprese e associazioni un quadro di riferimento di buone pratiche.

“La presentazione – sottolinea l’assessore Brianzi – è stata occasione per evidenziare come l’Amministrazione comunale abbia declinato l’intero programma di mandato 2022-2027 guardando all’Agenda 2030. Ciò ha comportato non solo l’attribuzione di una delega specifica in Giunta, il che non era mai accaduto prima, ma anche l’istituzione, da parte del direttore generale Luca Canessa, di un gruppo di lavoro ad hoc, composto da tutti i dirigenti dell’ente, che ha fatto emergere per ciascun Servizio comunale gli obiettivi strategici riconducibili al Dup (il Documento unico di programmazione), che potessero incidere sul raggiungimento dei target stabiliti dall’Onu”.

Il coordinamento è affidato, dal 1° dicembre scorso, al dirigente del Servizio Bandi europei, Agenda 2030, Partecipazione e Qualità Dario Pietro Naddeo – presente anch’egli a Bologna, così come la presidente del Consiglio comunale Paola Gazzolo – ma il tema è oggetto di grande attenzione, già da qualche anno, in particolare per il Ceas Infoambiente comunale e l’Ufficio Politiche Giovanili, che grazie al coinvolgimento di associazioni e realtà scolastiche hanno potuto attuare numerose iniziative sperimentali incentrate sulla consapevolezza in termini sociali ed ecologici, le buone prassi, il protagonismo giovanile come motore di cambiamento.

“Nel novembre scorso – ricorda Francesco Brianzi – abbiamo lanciato il Bando Piacenza 2030 Giovane Città Futura, proprio con l’idea di valorizzare l’impegno, il talento e la creatività under 35 sostenendo, con un contributo complessivo di oltre 30 mila euro, 12 progetti in stretta connessione con gli obiettivi delle Nazioni Unite. Senza dimenticare esperienze innovative, in grado di ampliare i nostri orizzonti, come il percorso di cooperazione e scambio internazionale “Un ponte sull’Adriatico”, presentato recentemente o, per fare solo un esempio riferito agli anni scorsi, “Mappe” legato a un bando Anci”.

Nel corso dell’incontro, aperto dal capo di Gabinetto del presidente Bonaccini Andrea Orlando e chiuso dall’intervento della vice presidente della Regione Irene Priolo, è stato evidenziato come l’Emilia Romagna sia in posizioni pari o più avanzate rispetto alla media nazionale per 25 obiettivi su 30, con risultati nettamente migliori per quanto riguarda la spesa per ricerca e sviluppo, l’abbandono scolastico, la scuola dell’infanzia, la copertura vaccinale, le iniziative di prevenzione e contrasto alla disuguaglianza tra i redditi, alla disoccupazione e al fenomeno Neet, giovani non impegnati in attività di studio né di lavoro.

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