“Alcolismo malattia che colpisce anche la famiglia”, tesi di laurea premiata a Parma

“L’alcolismo è una malattia che colpisce non solo il singolo, ma anche la sua famiglia. Cambiano i ruoli al suo interno”. Questo il cuore della tesi da 110 e lode di Noemi Marenghi, piacentina neo dottoressa in Servizi Sociali all’università di Parma, che riceverà oggi, 4 aprile, il premio di laurea “Margherita Arcieri”, insieme alla collega Marzia Ena, alla presenza delle docenti Stefania Fucci e Chiara Scivoletto . Al centro della tesi, un lavoro di ricerca incentrato sui gruppi di auto – mutuo – aiuto attivati da Al-Non per i familiari, adulti e minori (Al-teen). “L’alcol dà gli stessi effetti di uno stupefacente, ma dal punto di vista normativo non viene trattato alla stessa maniera – spiega Noemi – e tra l’altro il primo contatto avviene in famiglia. E’ normale, ad esempio in occasioni di festa, offrire un sorso di vino anche ai giovanissimi. Invece l’alcolismo è molto diffuso, tra i giovani, gli anziani e anche le donne”.

“L’alcolismo è una malattia che colpisce tutta la famiglia, perché chi ne è affetto non si fa più carico dei suo ruolo all’interno del nucleo familiare. Anche i bambini, seppure in tenera età, si rendono conto di quanto sta accadendo, anche se non assistono direttamente a situazioni di difficoltà. Durante le interviste che ho realizzato per la stesura della tesi, mi è stato raccontato di bimbi, anche piccolissimi, che rifiutavano di essere presi in braccio dai familiari affetti da alcolismo. Quello che è stato interessante, anche per il mio futuro professionale – racconta Noemi Marenghi, ora iscritta alla laura magistrale di Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali, alla Bicocca di Milano – è approfondire anche l’auto/mutuo aiuto come metodo terapeutico, da affiancare ad altri”.

La consegna del premio di laurea è inserita nella giornata seminariale Frontiere dell’alcologia. Tra antiche risorse nuovi legami, parte della rassegna annuale Aprile alcologico (mese dedicato a livello nazionale all’approfondimento di questa patologia), a cui l’Università di Parma partecipa nel quadro delle iniziative previste dal protocollo regionale di collaborazione tra università, aziende sanitarie e associazioni di auto-mutuo-aiuto impegnate in campo alcologico.

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