Col raffinato duo Frisell Morgan chiude in bellezza il Jazz Fest

Chiusura davvero in bellezza per il Piacenza Jazz Festival, quest’anno giunto al traguardo della ventesima edizione. L’ultima serata – l’ennesima da tutto esaurito – si è svolta nella suggestiva cornice degli arazzi dell’omonima sala del Collegio Alberoni. Ospite lo Small Town’ Duo, ovvero Bill Frisell, uno dei più grandi chitarristi viventi, a Piacenza per la quarta volta, accompagnato da Thomas Morgan al contrabbasso. Sin dal loro primo incontro negli Anni Novanta, quest’ultimo ancora ragazzino ha impressionato molto favorevolmente Frisell, che lo volle con sé in diverse occasioni sino ad arrivare all’attuale duo.

Nel corso del loro viaggio nelle radici dell’America più profonda, quella delle pianure sconfinate e dei villaggi rurali ormai abbandonati, i due musicisti hanno reso omaggio a grandi artisti, tra i quali due icone del jazz come il batterista Paul Motian, con il quale hanno avuto un rapporto speciale, e come il sassofonista Lee Konitz con il suo “Subconscious Lee”. Affiancato da un musicista intuitivo, quieto e introspettivo come Thomas Morgan, Frisell fluttua liberamente con la sua Fender Telecaster (di colore bianco e azzurro) tra jazz, country, rock, musica d’ambiente e cinematografica, realizzando una musica intima, elegante, profonda e al contempo divertente. È bello vedere gli sguardi del grande chitarrista americano diretti al più giovane collega, che sembra danzare con il suo ingombrante strumento in continua e perenne oscillazione; sembrano sguardi di orgoglio e compiacimento di un maestro nei confronti di un allievo (e che bizzarri quei peluche di alce appoggiati agli amplificatori, ormai inseparabili portafortuna). I due non si sono risparmiati e hanno incantato il pubblico per quasi due ore, nonostante li aspetti una trasferta assai impegnativa: domani saranno infatti a Bergen, in Norvegia; poi saranno a Oslo, Rotterdam, Basilea, Vienna, e di nuovo in Italia a Breno, vicino a Brescia.

Frisell Morgan

In apertura, il presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali non ha nascosto la sua soddisfazione per la buona riuscita della rassegna, che ha registrato la presenza di una buona fetta di pubblico proveniente da fuori provincia (un terzo del totale) e ha ringraziato i tanti volontari e gli sponsor; in primis la Fondazione di Piacenza e Vigevano, che sin dall’inizio crede in questo progetto e aiuta a crescere quella che nel corso del tempo è assurta a una delle più belle realtà della vita culturale e artistica della nostra città.

Giovanni Battista Menzani

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