Gelate nel piacentino, colpiti i frutteti della Bassa e i vigneti

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MALTEMPO: COLDIRETTI, GELATE NEL PIACENTINO – Non solo la siccità. Anche le temperature scese sotto lo zero danneggiano le colture. Nel Piacentino – segnala Coldiretti- i danni sono soprattutto nella Bassa, con i frutteti colpiti dalle gelate. Ciliegie, albicocche e pesche – spiegano i produttori della zona di Villanova – sono tutte in post fioritura, le basse temperature registrate in queste ultime due mattine hanno danneggiato soprattutto la parte inferiore della pianta. Impossibile stimare già l’entità del danno, ma sicuramente il crollo delle minime determinerà delle perdite di prodotto. I danni da gelata – precisa Coldiretti Piacenza – non incidono sulla qualità delle produzioni, che resta alta, ma sulle quantità.

Pesantissime le prime stime in un frutteto alle porte della città: “Qui le gelate – afferma Coldiretti– hanno distrutto la totalità delle drupacee, un danno senza precedenti”. Stiamo assistendo ad una tenaglia climatica tra freddo e siccità che – sottolinea la Coldiretti – si abbatte su una natura in tilt con le coltivazioni che si erano risvegliate prima del solito ingannate dalle temperature anomale, con il rischio adesso di perdere parte dei raccolti di un anno di lavoro. Nel piacentino si segnalano anche danni da gelate sui vigneti in particolare nelle zone di Ziano in Val Tidone e nella zona di Lugagnano. Il monitoraggio prosegue, per capire l’entità dei danni.

I raccolti – commenta il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli– sono sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici che nell’ultimo anno hanno causato danni per oltre 6 miliardi all’agricoltura italiana. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Confagricoltura Emilia Romagna “Frutteti e vigneti i più colpiti dal freddo polare” – Prosegue l’ondata di freddo anomalo che nella notte si è estesa a tutto il territorio regionale, con temperature in picchiata fino a -6. «Colpiti i piccoli frutti già presenti sugli alberi di albicocco, susino, pesco e ciliegio: si stima una perdita fino al 70-80% della produzione di albicocche per chi non ha messo in moto sistemi di protezione delle colture, ventole o impianti d’irrigazione antibrina sovra e sottochioma. La coltre bianca ha investito i pereti e i meleti nella delicata fase di fioritura e allegagione, le piante di kiwi e kaki appena germogliate, con danni ingenti nelle zone a maggior vocazione frutticola, in particolare Modena, Ferrara e Bologna e la Romagna; danneggiate anche le viti nella fase di sviluppo della gemma cotonosa» – spiega Confagricoltura Emilia Romagna che sta monitorando il territorio, per fare la conta dei danni e calcolare gli effetti del freddo polare anche sulle altre colture, sulle piante di barbabietola da zucchero e sui trapianti di pomodoro effettuati da poco, persino sul mais appena seminato.

L’organizzazione agricola regionale segnala inoltre che per azionare gli impianti antibrina bisogna intervenire con irrigazioni di soccorso, in una stagione che si presenta già critica per la mancanza d’acqua, le riserve a zero e le falde ai minimi storici. «Va rivisto completamente il sistema assicurativo, come sottolineato da tempo dalla nostra organizzazione – dichiara infine Confagricoltura Emilia Romagna –. Con gelate primaverili così importanti la preoccupazione è forte anche per gli agricoltori assicurati, che a fronte di una perdita totale della produzione saranno risarciti solo in parte, andando a coprire al massimo il 30-40% del danno subito».

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