“Verdi non è di Parma”, ecco il nuovo libro di Marco Corradi

Giuseppe Verdi è nato a Roncole di Busseto (Parma), ma ha vissuto per oltre 50 anni nel piacentino, a Sant’Agata di Villanova sull’Arda. «Sappiamo che non si sceglie dove nascere, ma dove vivere e lavorare»: a dirlo è Marco Corradi, l’autore del libro Verdi non è di Parma, uscito ad aprile con Persiani Editore.

«Era un nostro concittadino, dunque piacentino, perché ha scelto di vivere qui». Questa tesi di Corradi amplia un’analisi realizzata dalla studiosa statunitense Mary Jane Phillips-Matz e con il suo libro si propone dunque di dimostrare la “piacentinità” di Giuseppe Verdi, che nasce nella “bassa tra Piacenza e Parma” il 10 ottobre 1813 da genitori provenienti da famiglie piacentine, da poco trasferitesi per lavoro dal Ducato di Piacenza a quello di Parma, ovvero poco oltre il confine a Roncole di Busseto. Qui gestivano l’osteria, dove Verdi ha cominciato a suonare l’organo. Nel 1848 poi, nel pieno della sua maturità personale, artistica e professionale, il maestro oltrepassa l’Ongina, il fiume che nell’ultimo tratto del suo corso segna il confine fra le province di Parma e Piacenza.

Torna dunque a Sant’Agata nel piacentino, la terra da cui provengono i suoi avi e dove costruisce il nido per il resto della sua vita, per oltre cinquant’anni. Sant’Agata rappresenta il “luogo verdiano per eccellenza”, la sua “patria d’elezione”. È qui che sorge Villa Verdi e ancora oggi sembra di scorgere il compositore seduto al pianoforte, intento a suonare, oppure sulle rive del laghetto a forma di chiave di violino, dove nuotavano elegantemente i suoi prediletti cigni. Verdi non è di Parma è un libro che ricorda come il maestro sia piacentino a tutti gli effetti. «L’ho scritto per sottolinearlo – spiega l’autore –, ma anche per spronare i piacentini a ricordarsi di questo illustre loro concittadino».

L’autore – Marco Corradi, avvocato in Piacenza, è appassionato cultore e studioso di storia locale italiana, in particolare piacentina. Suoi articoli sono apparsi su “Il Nuovo Giornale” e “BANCAflash”; il suo ultimo libro edito è Santi-monaci e cavalieri scozzesi a Piacenza e nelle sue valli (lir, 2018), recentemente tradotto in inglese. È stato dipendente della Banca Di Piacenza dal 1976 al 1981 e presidente del Rotary Club Piacenza, Valli del Nure e della Trebbia (si segnala il volume del 2014 di cui è co-autore: Annibale alla Trebbia. Il giallo dei luoghi, lir,Piacenza). Per Giuffrè Editore ha pubblicato, nel 1991, il volume Le spese nel processo civile (di cui sono state stampate oltre dieci edizioni e che è stato tradotto in francese).

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