Cultura e Motori, al Politecnico passione a quattro ruote. Omaggio alla Maserati foto

Una due giorni dedicata ai motori: anche quest’anno è tornato a Piacenza – venerdì 12 e sabato 13 maggio – l’appuntamento con “Cultura e Motori”, iniziativa frutto della collaborazione tra Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca e il Politecnico di Milano che prende spunto dalla passione per tutto ciò che gira attorno al mondo dei motori, ovvero alla storia della tecnica.

Dove va l’automobile? Questa la domanda al centro della 19esima edizione della manifestazione – con il presente e del futuro del motore a combustione interna all’interno della transizione ecologica in atto anche nel settore automotive – che ha reso omaggio al marchio Maserati: per l’occasione la sede cittadina dell’ateneo in via Scalabrini ha ospitato, insieme ad alcune opere pittoriche, una selezione di splendide vetture, in particolare proprio della casa del Tridente: tra le altre, una 6 CM del 1938 (monoposto da competizione), una Merak del 1977, 3500 GT Touring 1959. Sotto le volte storiche della sede del Politecnico ha fatto inoltre bella mostra di sé una Covini C6W (2008), unica supercar stradale a 6 ruote al mondo, realizzata nel piacentino da Covini Engineering. Esposta anche la monoposto del Politecnico di Milano che ha partecipato all’ultima edizione della Formula Student.

A Maserati è stata inoltre dedicata una delle conferenze tecniche, alla quale ha partecipato Stefano Tonietto (Progettazione Motori Maserati), arrivato a Piacenza direttamente dalla sede di Modena con una fiammante Maserati MC20, gioiello della casa del Tridente. Il motore Nettuno rappresenta l’ultimo anello dell’evoluzione motoristica della casa automobilistica modenese, figlio di uno sviluppo piuttosto rapido che ha potuto contare su sofisticate tecniche di fluidodinamica computazionale che hanno permesso di ottimizzare le soluzioni adottate con simulazioni molto realistiche precedendo la successiva fase l’attività di tuning al banco prova motore.

E alla casa del Tridente, fondata a Bologna nel 1914 da Alfieri Maserati con la collaborazione dei fratelli Ernesto e Ettore (il padre Rodolfo era originario di San Nicolò) renderà omaggio anche l’ormai imminente Vernasca Silver Flag, in programma dal 9 all’11 giugno lungo il tradizionale percorso Castell’Arquato-Lugagnano-Vernasca e che quest’anno festeggia la 27esima edizione.

LE CONFERENZE – Angelo Onorati, docente del Dipartimento Motori del Politecnico di Milano, ha trattato il tema “Il motore e combustione interna oggi e domani”. I campi di sviluppo del motore tradizionale sono ancora molto ampi e promettenti per una mobilità futura che sarà “anche” elettrica. I combustibili sintetici (E-fuels) e di derivazione vegetale (bio-fuels) aprono ulteriori prospettive di sviluppo. Piuttosto emblematico un dato: l’Europa ha premuto l’acceleratore sull’auto elettrica, ma anche se si raggiungesse nel 2035 il traguardo del 50% delle automobili circolanti a batteria, la riduzione globale delle emissioni di anidride carbonica CO2 sarà pari allo 0,5 %. Erano presenti l’ing. Alessandro Piccone, responsabile progettazione motori Alfa Romeo e FIAT, l’ing Roberto Boni di Quattroruote, Maria Paola Stola, dell’omonima carrozzeria, l’ing. Filippo Perini, designer piacentino che ha disegnato le più sportive Alfa Romeo e Lamborghini.

Esiste un’auto ad emissioni zero? È stato senza dubbio questo l’interrogativo che ha aperto la seconda giornata di lavori introdotta dal relatore, ing. Michele Monno. L’ing. Giovanni Groppi (responsabile attività culturali del CPAE) ha aperto il sabato raccontando dell’ingiusta demonizzazione del diesel illustrando anche alcuni paradossi dell’abbattimento degli inquinanti correlati ad un calo di efficienza del motore. Interessante anche la chiave di lettura sulle emissioni “indirette” dei motori elettrici, strettamente correlati alla modalità di produzione dell’energia elettrica stessa. Il focus si è poi spostato su una lettura più tecnica, fornita dall’ing. Tommaso Lucchini. Sotto la lente di ingrandimento sono finiti i carburanti non derivanti da colture ad uso alimentare (HVO) e i combustibili sintetici (E-fuels). Piuttosto interessanti anche le digressioni sull’evoluzione delle batterie – tra i fattori più critici dell’elettrico – ed un’analisi sulle emissioni “Well to Whell” e “Lifecycle”.

L’onore di chiudere gli interventi è toccato all’ing. Giorgio Gamberini (Italdesign). Qui il focus si è spostato sull’evoluzione del concetto di auto per le nuove generazioni e sui conseguenti impatti riguardanti non solo il design e la concezione dell’automobile ma anche sulla valenza sociale della stessa. Passione e design possono ancora andare d’accordo con la sostenibilità? La risposta è indubbiamente sì.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.