“Grande impegno per disabilità intellettive, ma non basta. La richiesta in futuro sarà molto più ampia”

Nuove prospettive e nuove esperienze per dare vita a inediti spazi di possibilità. Si tiene in queste ore (fino alle 17) al Teatro Filodrammatici il convegno sul co-housing, organizzato da Ausl di Piacenza, Comune di Piacenza, Asp Città di Piacenza e Teatro Gioco Vita e promosso dal dottor Corrado Cappa, direttore di Psichiatria di collegamento e inclusione sociale dell’Azienda sanitaria locale. Co-housing vuol dire “abitare insieme”, per consentire alle persone con fragilità mentali di vivere nella comunità in maniera indipendente. “Abitare insieme per uscire dall’istituzionalizzazione. Abitare insieme per affermare se stessi nella società, anche in modo supportato da operatori esperti”, spiegano gli organizzatori.

“Sollecitiamo la promozione di iniziative già in atto da anni. Il tema del co-housing, dell’abitare sociale – spiega Cappa – vale soprattutto per le persone fragili, che necessitano non solo fisicamente di una casa, ma soprattutto di come andarci ad abitare, con quali competenze e con che tipo di supporto, perché abitare non è semplice, significa avere delle abilità, scegliere il luogo della dimora, con chi andare ad abitare e anche che tipo di attività svolgere al di fuori della casa, che non è una comunità terapeutica in cui si vive dalla mattina alla sera. L’abitare è un concetto dinamico, questo richiede tecnici dedicati per i servizi sociali e sanitari, ma anche una grande capacità di progettare da parte delle singole persone, che devono essere aiutate a vedere negli anni futuri qual è la propria vita, se vivere da soli, in famiglia, in un gruppo-appartamento o altre soluzioni”.

“La realtà adesso è in movimento, tutti i distretti socio-sanitari hanno attivato servizi per l’abitare per persone con disabilità intellettiva, in particolare autismo; noi come Ausl offriamo servizi anche per persone con disturbi mentali gravi. La richiesta in futuro sarà molto più ampia, oggi siamo solo agli inizi del percorso”. L’Ausl, direttamente o attraverso il terzo settore, “gestisce una decina di appartamenti per persone affette da autismo e da disturbi mentali gravi. I tre distretti (Piacenza, Ponente e Levante, ndr) mettono in campo diverse iniziative destinate all’abitare per persone con disabilità intellettiva più o meno grave, con un’assistenza che va da poche ore al giorno a 24 ore. Anche qui, una ventina di esperienze in tutto il territorio piacentino. Ma non basta. Lavoriamo affinché il futuro sia caratterizzato da uno sviluppo rigoglioso di queste iniziative”.

convegno co housing

“La volontà che portiamo avanti con Brunello Buonocore, responsabile Servizio disabilità e fragilità sociale Asp Città di Piacenza – sottolinea Cappa – è di rendere questo convegno uno strumento di monitoraggio costante per stare al passo con una realtà in continua evoluzione. Il co-housing è una sfida coraggiosa che vogliamo affrontare su due livelli di riflessione e progettazione: dal punto di vista culturale e sociale, come strumento di supporto alle persone con fragilità mentale di varia natura che possono trovare nell’housing sociale una via di indipendenza, ma anche come necessaria via per evitare di convogliare le persone fragili in strutture residenziali. È fondamentale in entrambi i piani una stretta collaborazione con i professionisti chiamati alla valutazioni del gruppo di convivenza e alle modalità della stessa. Ancora una volta non si tratta di costruire case per i disabili, ma di progettare realtà credibili per le persone con disabilità nella prospettiva di un modo di “abitare” secondo l’housing sociale: dal vivere da soli al vivere in gruppo, sempre supportati e guidati, ma indipendenti e immersi nella società”.

Due le strutture che Asp mette a disposizione per questo tipo di servizio: la residenza aperta di via Scalabrini, con 42 ospiti, e la residenza Lillà in via Gaspare Landi, con 21 appartamenti a disposizione di varie metrature.

Dalle 9 alle 17 di mercoledì 17 maggio l’incontro, moderato da Claudia Marabini dello studio Analisi psicosociologica di Milano e Corrado Cappa, direttore di Psichiatria di collegamento e inclusione sociale dell’Ausl di Piacenza, vedrà gli interventi di Cristiana Perego e Angela Pavesi del dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di Milano; Giampaolo Nuvolati del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Bicocca di Milano; Fabrizio Giorgeschi, responsabile Disabilità Intellettive gravi all’Istituto Agazzi di Arezzo e membro del SIDiN; Andrea Masante, responsabile sviluppo e progetti a Gèrico impresa sociale Cooperativa di Novara; Patrizia Ceroni, direttore Programmi psicopatologici e governo clinico dell’Ausl di Parma e Barbara Carillo, tecnico della riabilitazione psichiatrica dell’Ausl di Parma.

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