Il progetto dell’alta Val Nure Trail Valley vince la challenge “Appennino Hack”

Personalizzazione delle esperienze, creazione di community, integrazione di competenze: questi i punti principali emersi dal percorso “Appennino Hack” mirato alla valorizzazione economica e turistica dell’Appennino che si è conclusa l’11 maggio con una challenge regionale. La seconda edizione dell’iniziativa, organizzata dallo Spazio AREA S3 di ART-ER in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza ed il supporto del Laboratorio Aperto ha attivato un confronto diretto tra professionisti e soggetti portatori di idee e soluzioni innovative sui temi della valorizzazione in chiave di sviluppo locale che verranno poste all’attenzione degli Amministratori e stakeholder delle aree montane coinvolte.

Sette i team presenti per un totale di oltre 35 partecipanti tra professionisti, ricercatori, studenti, startupper provenienti da tutta la Regione, ma anche da altre città anche straniere. Il carattere che ha contraddistinto questa edizione di Appennino Hack è l’eterogeneità e complementarietà dei profili di competenze coinvolte: da project manager a esperti di comunicazione e azioni di governance, dalla manifattura creativa all’architettura ed esperti di paesaggistica, con diversi partecipanti stranieri e che vivono ormai da diversi anni in Emilia Romagna che hanno apportato punti di vista ed esperienza dai paesi di origine.

Vincitore della challenge è stato il progetto comprensorio dell’alta Val Nure Trail Valley che ambisce, dopo anni di sperimentazione realizzata grazie al contributo di quasi 70 volontari, alla costruzione di un soggetto giuridico costituito da molteplici attori del territorio (partenariato pubblico-privato) in grado di mettere in atto in forma strutturale una governance turistica efficiente e partecipata. Obiettivo: integrare, innovare ed arricchire l’offerta del territorio (prodotti turistici, informazione turistica, eventi ed esperienze) nel rispetto dei principi della sostenibilità e accessibilità, migliorare i servizi di accoglienza (attraverso maggiore coordinamento degli operatori in rete), supportare le attività produttive e commerciali (attraverso iniziative integrate e nuovi strumenti digitali). Il team è composto da Samuele Bortolotto, Lorenzo Piria, Marcella Rossi, Monica Cavanna, Elisabetta Bergonzi, Francesco Buonocore, Sandra Meloni, Riccardo Ottaviani.

Appennino Hack

Secondo classificato un progetto che intende riqualificare un imomobile del territorio creando un hub phygital per l’integrazione del sapere artigianale e dell’innovazione digitale promosso dalla neonata associazione “La meraviglia dei Pastori”, valorizzando il patrimonio di competenze ed esperienze pluri-trentennale dell’arte presepistica del Maestro Antonio Pigozzi che diede vita alla mostra permanente dei Presepi di Gazzano in Comune di Villa Minozzo (Reggio Emilia), con oltre 100 mila presenze negli anni, e recentemente affiancato nell’attività da Silvia Gigli. Team: Chiara Manicardi, Antonio Pigozzi, Giampaolo Melli. Terza posizione aggiudicata da “Smart Trekking”, un progetto di digitalizzazione dei Cammini della Regione Emilia-Romagna, spin-off della piattaforma Artplace ideato in occasione di Appennino Hack grazie alla collaborazione di Vittorio Cavani, CEO di SmartFactory srl (Modena), e un gruppo di studenti dell’Università Cattolica di Piacenza costituito da Ruben Fornaciari, Edoardo Premoli, Preda Cosmin Valentin, Sara Quattrini, Riccardo Vegezzi e Alessandro Volpi.

I gruppi sono stati seguiti da alcuni professionisti dell’innovazione che hanno svolto il ruolo di mentor e accompagnato i team alla concretizzazione dei progetti: Luca Piccinno (Spazio AREA S3 di ART-ER), Andrea Panzavolta (ART-ER), Alessandro Daraio (Consulente su progettazione Aree interne), Sergio Copelli (Esperto programmazione Aree interne), Marta Pellegrino (Laboratorio Aperto). I team hanno presentato i propri progetti al termine della giornata di fronte a una giuria di esperti e professionisti composta dell’Università Cattolica (Prof. Paolo Rizzi, del Politecnico di Piacenza e progetto ALFONSA – Alta Formazione regionale per l’Appennino (Prof.ssa Sara Protasoni) , del Gal del Ducato (Giovanni Pattoneri). L’obiettivo generale dell’iniziativa è stato definire e condividere le priorità di azione per il futuro e favorire la costruzione di una visione territoriale allargata che valorizzi le aree montane regionali pensando, possibilmente, a modalità di integrazione con la città come parte di uno stesso sistema e a modelli replicabili anche in altre aree interne.

Le sfide “lanciate” dalla challenge hanno riguardato lo sviluppo di idee mirate a contrastare lo spopolamento attivando o animando le Comunità dei territori montani e migliorando i servizi locali, implementare la fruizione del patrimonio culturale, artistico e ambientale, valorizzando il territorio come esperienza unica e distintiva da trasmettere all’interno e all’esterno dei borghi e valorizzare il territorio in chiave turistica strutturando il sistema della promozione e dell’accoglienza locale. Le attività degli Spazi AREA S3 di ART-ER sono finanziate dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna –POR FSE 2014-20.

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