“Siamo strumento di propaganda del governo, lottiamo per riuscire a mantenere il sorriso”

“Siamo incazzati neri perché abbiamo un governo che, quando era all’opposizione, diceva che la sinistra si occupava troppo dei gay e che c’era ben altro di cui occuparsi. E adesso che sono al governo sono loro che si occupano di noi in maniera ossessiva, per toglierci i diritti e la dignità. Allora dico, occupatevi meno di noi e più di altro”. Madrina del primo Piacenza Pride, Vladimir Luxuria ha evidenziato la situazione dei diritti civili in Italia.

“Sarei dovuta venire qui già qualche anno fa – ha detto – ma il Covid ci ha fermati. È l’unica cosa che ha potuto fermare il Pride, nessun altro ci può fermare. La battaglia principale da portare avanti è riuscire a mantenere il sorriso, anche se siamo incazzati neri perché abbiamo un governo che quando era all’opposizione diceva che la sinistra si occupava troppo dei gay e che c’era ben altro di cui occuparsi. A parte che non è che abbiamo ottenuto chissà che cosa. E adesso che sono al governo sono loro che si occupano di noi in maniera ossessiva, per toglierci i diritti e la dignità, per andare contro le famiglie arcobaleno, per rendere un figlio o una figlia, nel caso in cui il genitore biologico viene a mancare, un orfano di Stato. Il governo attuale non riconosce la patente di genitorialità a quella persona che viene chiamata mamma o papà, che dà le medicine ai bambini o un libro per studiare o canta loro la ninna nanna”.

Il Piacenza Pride sfila in città

“Questo governo – ha proseguito Luxuria – dice che se si va a parlare nelle scuole di bullismo transfobo per paura che certi studenti perdano la voglia di studiare, se non di vivere, noi, secondo loro, andiamo a fare ideologia gender, a cercare di convertire gli studenti da etero a gay. Siamo in una situazione in cui dobbiamo tenerci strette quelle poche cose che abbiamo ottenuto. È un governo, quello di oggi, che vuole impedire una legge contro l’omobitransfobia necessaria per tutelare la nostra dignità fisica e psicologica. Questo è un governo che si sta occupando tantissimo di noi, troppo di noi. Anzi, usa noi come arma di distrazione di massa. Invece di dire che il problema delle famiglie italiane per cui non si sposano, non fanno figli, è il precariato, dicono che il problema sono i gay. Siamo uno strumento di propaganda di questo governo”.

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