Manutenzione in corso per il Sentiero del Tidone “Ma servono fondi”

160 ore di trattore con trincia a cui aggiungere 320 ore di due persone che, decespugliatore alla mano, lo seguono per taglio rami e rovi; a cui sommare oltre 800 ore, che si traducono in più di cento giorni lavorativi, per le zone non praticabili dai mezzi e per il taglio piante ingombranti. E si parla soltanto della manutenzione ordinaria e di una parte di quella straordinaria del “Sentiero del Tidone”, percorso che si snoda lungo il torrente Tidone per i suoi 69 chilometri dalla sua nascita fino alla sua immissione nel fiume Po.

“E non abbiamo conteggiato il tempo impiegato da Mario Capucciati, ideatore del sentiero e responsabile della manutenzione, il quale dedica oltre 120 giorni all’anno percorrendo circa 5000 chilometri – affermano i componenti del Consiglio Direttivo del “Sentiero del Tidone APS”, associazione di promozione sociale che si occupa della manutenzione e della promozione del percorso nato nel 2012 – Abbiamo voluto, per una volta, calcolare tutto il tempo che ogni anno volontari e altre persone svolgono per rendere percorribile l’intero tratto e sono emersi questi numeri, che abbiamo arrotondato per difetto. Lo abbiamo fatto per cercare di sensibilizzare ulteriormente enti, associazioni, amministrazioni e semplici cittadini e per chiarire, laddove fosse necessario, e con numeri alla mano, tutto l’impegno che viene dedicato al Sentiero del Tidone dalla nostra realtà associativa.

La manutenzione ordinaria non consiste solo nello sfalcio dell’erba, che avviene mediamente quattro volte all’anno, ma anche nel controllo dei pali e degli oltre 800 segnali che hanno sempre “indirizzato” al meglio l’escursionista, nel fissaggio dei chiodi, del fil di ferro e del colore per evidenziare al meglio tutta la segnaletica.

La manutenzione straordinaria invece si riferisce alle conseguenze che eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti, come temporali molto intensi oppure forti raffiche di vento, si ripercuotono nei vari tratti del percorso: ripristino in sicurezza del sentiero oppure taglio e successiva rimozione degli alberi caduti. Aggiungiamo una ulteriore manutenzione, ovvero quella del miglioramento: ad esempio bonificare un tratto fangoso o ridurre una salita molto ripida che richiede a volte diverse tonnellate di ghiaia; realizzare o ripristinare una staccionata in legno e curare tutte le aree di sosta lungo il percorso; raccogliere eventuale immondizia, a volte anche diversi sacchi, presente e portarla nei luoghi preposti.

Ai 69 chilometri di sentiero si devono aggiungere i circa 13 chilometri di varianti per i diversi guadi per un totale di 82 chilometri che possono essere percorsi tutto l’anno e richiedono interventi sia in piena estate che durante l’inverno. Non si contano le ore, che diventano giorni, che si utilizzano per l’organizzazione delle attività che vengono svolte da volontari e terzisti, e quelle necessarie per condividere ogni azione con i vari tecnici e amministratori comunali e con il corpo forestale, che ringraziamo per la grandissima disponibilità, professionalità e collaborazione. Un ringraziamento particolare al Consorzio di Bonifica di Piacenza, ente fondamentale per la nascita e per lo sviluppo di quello che, da più parti (e ci fa piacere sentirlo dire), è la più grande opera naturalistica della Val Tidone degli ultimi decenni. Ringraziamo inoltre tutti gli associati che ci sostengono con la quota annuale di adesione e le realtà associative che, negli anni, ci hanno dato supporto in varie forme e modi. Purtroppo tutto questo oggi non basta!

Nonostante l’impegno di tutti i soggetti sopra indicati, la situazione economica del nostro sodalizio è in grave difficoltà e rischiamo seriamente di non poter più fare tutto quanto siamo riusciti a realizzare fino ad oggi: vogliamo pertanto lanciare ancora una volta un appello, invitando a contribuire al sostegno del Sentiero del Tidone affinchè possa ancora esistere ed essere un punto di riferimento per residenti, villeggianti e turisti che lo vogliono percorrere a piedi, bicicletta e cavallo, con bambini e animali al seguito, e soprattutto in totale sicurezza durante tutto l’anno. Ci sono due pratiche possibilità di sostentamento: diventare socio pagando una tessera annuale di € 20 e, dallo scorso anno in cui siamo diventati ufficialmente ente del terzo settore, destinare il 5×1000 alla nostra realtà indicando il nostro codice fiscale (91106120339) nella dichiarazione dei redditi. Ringraziando anticipatamente per tutto quello che farete, restiamo a disposizione per qualunque richiesta o delucidazione tramite il nostro indirizzo e-mail info@sentierodeltidone.it oppure tramite la nostra pagina Facebook ‘Sentiero del Tidone’.” (nota stampa)