Le storie “nascoste” nelle pietre d’inciampo, la mostra fotografica a Travo

Va in scena a Travo dal 28 luglio all’11 agosto la mostra “Una pietra, uno sguardo, una storia”: l’esposizione curata da Gabriele Dadati è allestista nei locali della sala consigliare del Castello Anguissola con gli scatti realizzati da Emanuele Ferrari relativi a dodici pietre d’inciampo accostate ai ritratto famigliari delle vittime dello sterminio nazista. La mostra è promossa da Anpi di Travo, in collaborazione con il Comune. La volontà è quella di contribuire al ricordo di tutti i deportati: ai dittici così costituiti, sono anche raccontate le storie delle vittime.

Una pietra d’inciampo è un piccolo blocco di pietra ricoperto di ottone, posto davanti all’edificio in cui visse, o lavorò, uno dei milioni di deportati nei campi nazisti che non fecero più ritorno a casa. Essa ne ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno dell’arresto, il luogo della deportazione e la data della morte. La prima fu posata a Colonia, in Germania, nel 1995, su iniziativa dell’artista Gunter Demnig: una reazione a negazionismo e oblio, per ricordare tutte le vittime del nazifascismo, qualunque fosse il motivo della loro persecuzione – religione, “razza”, idee politiche o orientamento sessuale. Da lì si è avviato un monumentale progetto europeo, che ha portato alla posa di oltre 80.000 pietre d’inciampo.

Nel 2016 è nato il Comitato per le Pietre d’Inciampo-Milano. Per rafforzare una memoria comune delle persecuzioni nazi-fasciste, si è prefissato di mantenere un fondamentale equilibrio, nella scelta delle persone a cui dedicare altre pietre, tra le vittime della deportazione politica e di quella razziale, le due tipologie avvenute nella città lombarda. Dal 2017 a settembre 2021, al termine degli scatti eseguiti per il progetto, ne erano state posate 121.

I ritratti delle foto realizzate da Emanuele Ferrari vogliono rafforzare il significato e il valore della testimonianza costituita dalla pietra d’inciampo, provando, nel contempo, a restituire gli stati d’animo delle persone private dei propri cari. Gli incontri con i famigliari sono stati molto interessanti, e spesso emozionanti. Una parte di essi si è tradotta in brevi interviste, che includevano ricordi e riflessioni. L’autore ha ripreso alcuni di questi pensieri, e li ha resi leggibili attraverso dei QR code posti a fianco delle didascalie. È così possibile completare l’esperienza di manutenzione del ricordo leggendo anche le storie, spesso incredibili, dei deportati. La conoscenza dei fatti accaduti ha un’importanza fondamentale, e il percorso visivo proposto conduce lo spettatore a questo passaggio conclusivo.

mostra pietre d'inciampo a Travo

Il progetto è risultato vincitore del primo premio per il Migliore Portfolio al FIAFers Meet Viterbo, nel 2021. Inoltre, è stato inserito in mostre collettive tenutesi in concomitanza di festival e altri eventi fotografici nel 2021 a Colorno e Perugia, nel 2022.a Sassoferrato (AN) e a Bibbiena (AR). Nel 2023 è stato esposto in una mostra personale presso la Biblioteca Passerini Landi, a Piacenza.

UNA PIETRA, UNO SGUARDO, UNA STORIA – Progetto e fotografie di Emanuele Ferrari, mostra a cura di Gabriele Dadati, progetto grafico a cura di Casamacchina Design Studio.

Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome (dal Talmud)

Sala Consigliare del Castello Anguissola Piazza Trieste, 16 – 29020 Travo (Piacenza)

PERIODO DI APERTURA: da martedì 25 luglio a venerdì 11 agosto

INAUGURAZIONE: venerdì 28 luglio ore 21 (alla presenza di Roberta Valla per il Comune di Travo e Tino Filippi per Anpi)

(con presenza di Quarta Parete)

ORARI APERTURA:

– da martedì a sabato ore 8.30-13;

– apertura pomeridiana martedì dalle 14.30 alle 18;

– aperture serali dalle 21 alle 23: sabato 29.07, giovedì 03.08, venerdì 04.08, sabato 05.08, giovedì 10.08, venerdì 11.08.

EMANUELE FERRARI – Nato a Piacenza nel 1965, Emanuele Ferrari ha preso parte ad alcune esposizioni collettive, tra cui “Piacenza. Una fotografia contro la discriminazione” (Biblioteca “Passerini Landi”, Piacenza 2003), “Taboo&Totem” (Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”, Piacenza 2004), “Lo spirito del tempo” (Associazione Amici dell’Arte, Piacenza 2018), “L’ombra si figura” (Artevino, Maleo 2019), “L’uomo e l’umanità” (Colorno Photo Life, Colorno 2021; Palazzo Ranieri, Perugia 2021), “Ambiente Clima Futuro” (Palazzo Ranieri, Perugia 2022), “Ambiente Clima Futuro” (Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena 2022), “Visioni dell’umano” (FacePhotoNews, Sassoferrato 2022), “Mostra Portfolio Italia 2022” (Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena 2022). Tra le mostre personali, ricordiamo “IN&OUT” (Piacenza 2006), inserita nel programma del Festival internazionale “Carovane”, “Nel rivedere te” (San Nicolò a Trebbia 2014) e “Fragile” (Piacenza 2018), “Una pietra, uno sguardo, una storia” (Piacenza 2023)

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