Accoglienza migranti, Corvi: “Serve pianificazione e distribuzione capillare”

“Cento migranti in meno sono un segnale, ma certamente non rappresenta una risposta”. E’ la constatazione dell’assessore comunale ai servizi sociali di Piacenza Nicoletta Corvi che commenta la decisione del Ministero dell’Interno di trasferire meno persone arrivate in Italia sulle navi della speranza nel Mediterraneo in Emilia Romagna, dopo la presa di posizione dei sindaci emiliani e del presidente Stefano Bonaccini.

Anche il Comune di Piacenza è esposto al forte incremento degli arrivi dei migranti nell’arco del 2023, con oltre 100mila persone giunte sul territorio nazionale dal primo gennaio secondo i dati ufficiali del Ministero. In particolare l’emergenza per il nostro territorio riguarda l’arrivo dei minori non accompagnati, la cui accoglienza è totalmente a carico dell’amministrazione: dall’inizio dell’anno sono oltre 100 i giovanissimi e le giovanissime a cui è stata data assistenza e una sistemazione.

“La risposta sta nella pianificazione di una distribuzione capillare dei migranti adulti e minori – prosegue la Corvi – su diverse regioni, su diversi comuni, piccoli e grandi, non solo sotto l’aspetto dell’impatto sociale ma anche per poter costruire una realtà inclusione e integrazione. Sui grandi numeri invece si riesce a garantisce il minimo sindacale e basta”. Ricordiamo che le proteste contro la gestione dell’accoglienza del Governo sono arrivate nei giorni passati sia dall’Anci (l’associazione dei sindaci) che da diversi sindaci dell’Emilia Romagna. Il Viminale ha deciso proprio in queste ore di dirottare altrove i 100 migranti che nella giornata di lunedì sarebbero dovuti partire dalla Sicilia verso Bologna: 75 andranno in Campania, 25 in Calabria.