Piogge rigeneranti per bacini e fiumi, a Piacenza quintuplica la portata del Po

Sono bastate poche ore di abbondanti piogge per riportare sopra media i grandi bacini del Nord Italia. La nuova fase climatica, dopo il maltempo che ha interessato il settentrione, emerge nel report settimanale dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche. Nel piacentino, le piogge hanno lasciato pressoché invariati i livelli dei bacini: la diga del Molato (nel Comune di Alta Val Tidone) è al 4,3% del volume autorizzato, con 329mila metri cubi d’acqua; un volume maggiore per la diga di Mignano, in Valdarda, piena all’11,6% del volume massimo autorizzato grazie a 1,1 milioni di metri cubi d’acqua immagazzinata.

Fra grandi laghi del Nord, il Maggiore, sul cui bacino sono caduti 250 millimetri di pioggia, è cresciuto di oltre 1,30 metri, arrivando oggi all’85,4% di riempimento; anche gli invasi di Como e d’Iseo tornano finalmente sopra di livelli medi del periodo, mentre cresce pure il Benaco, che oggi è riempito per il 72,1% della sua capacità. In Emilia Romagna, tutti i fiumi hanno livelli superiori alla media con l’unica eccezione del Reno, nonostante una leggerissima crescita di portata. In questo quadro si posiziona la piena “morbida” del fiume Po, che ha già fatto schizzare i valori di portata ben al di sopra delle medie di riferimento nelle stazioni di rilevamento in Piemonte (ad Isola Sant’Antonio da 291 mc/s a 1.827 mc/s per poi stabilizzarsi a 1.337 mc/s), Lombardia ed Emilia Romagna (a Piacenza, da 223 mc/s a 1.216 mc/s).

Pioggia in pianura e neve sulle Alpi riportano in equilibrio la disponibilità di risorsa idrica in tutto il distretto del Po, sebbene permangano criticità per l’approvvigionamento idropotabile in diversi comuni del Piemonte e dell’Emilia-Romagna – L’Osservatorio sugli utilizzi idrici – che riunisce, oltre all’Autorità distrettuale del Po e alle Regioni del distretto, anche agenzie di monitoraggio e portatori d’interesse – ha elencato la lunga serie di anomalie meteorologiche che hanno caratterizzato un’estate del tutto atipica che rilancia il dibattito necessario sulla gestione sostenibile dell’acqua alla luce dei nuovi fenomeni.

Dati idro-meteo-climatici alla mano, si può fondatamente affermare che il mese di agosto del 2023 è stato, senza dubbio, la rappresentazione più fedele dell’evidenza dei cambiamenti climatici in atto e l’Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici – riunito stamane presso l’Autorità di Bacino del Fiume Po, a Parma, con le Regioni del distretto del Po, agenzie di monitoraggio e portatori d’interesse – l’ha palesato grazie alle singole narrazioni arrivate puntuali da tutti i territori della pianura Padana attraversati dal Grande Fiume. I mesi estivi ed in particolare gli ultimi trentuno giorni sono stati caratterizzati da molteplici anomalie e trend del tutto altalenanti a dimostrazione dei nuovi mutevoli equilibri climatici, che testimoniano come sia urgente mettere al centro del dibattito istituzionale la necessità di individuare misure idonee a migliorare la resilienza dei territori affinché siano in grado di sopportare efficacemente il repentino cambiamento degli scenari e le criticità che da questi derivano. Al termine dell’incontro odierno l’Osservatorio ha sancito un generale stato di severità idrica bassa con previsione di precipitazioni, al netto di alcune criticità relative all’approvvigionamento idropotabile nelle province di Cuneo, Alessandria e Piacenza.

EMILIA-ROMAGNA – Come in Piemonte, anche nel Piacentino si registrano criticità nell’approvvigionamento di risorsa per l’impiego idropotabile in diversi comuni della Val Trebbia i cui acquedotti, al momento, vengono riforniti attraverso l’impiego di autobotti. Grazie alle precipitazioni è stato invece significativamente ridimensionata la risalita del cuneo salino nel Delta del Po: a Pontelagoscuro (Fe) i valori attuali di risalita si attestano intorno ai 20-22 km nel ramo di Venezia-Pila e ai 21-23 nel Ramo di Goro; questi numeri sono destinati a ridursi rispettivamente a 6-8 km nel primo caso e 8-10 km nel secondo grazie agli incrementi di portata del fiume Po che transiteranno verso mare solo nei prossimi giorni. Sul fronte invasi, in Romagna, la diga di Ridracoli è piena al 66%, con 17 milioni di metri cubi oggi disponibili. Ad integrazione dello scenario le analisi sulle singole province regionali mostrano un deficit del 35% su base annuale di precipitazioni nelle aree di Piacenza e di Parma.

GRANDI LAGHI – Singolare il mutamento del Lago Maggiore che, in soli tre giorni, è passato da 38 milioni di metri cubi invasati (26 agosto) a 326 milioni di metri cubi (29 agosto). AIPo: Il lago di Garda a seguito delle piogge ha recuperato il gap iniziale sia come volume di risorsa idrica invasata che come livello idrico sullo zero idrometrico. AIPo annuncia la richiesta di un incontro imminente con la Regione Lombardia per la pianificazione strategica futura per tracciare le linee guida per la gestione della risorsa per il prossimo anno.

LA SINTESI DEL BOLLETTINO scarica il Pdf

Il mese di luglio è stato caratterizzato da precipitazioni importanti sulle aree a nord del Po, seppur con temperature superiori ai valori di riferimento; i primi giorni di agosto sono stati umidi e freschi, a cui sono seguite due settimane di condizioni meteo stabili con temperature sensibilmente superiori ai valori di riferimento. Nell’ultimo weekend aria più fredda e umida è affluita nel bacino del Mediterraneo, è stato registrato un sensibile calo termico con precipitazioni diffuse, localmente intense ed abbondanti. I volumi regolati per fini irrigui dei Grandi Laghi (Maggiore, Iseo, Como, Idro e Garda) dopo un costante calo nel mese di agosto, a causa dell’assenza di precipitazioni e soprattutto dell’aumento di richiesta di utilizzo della risorsa idrica, ma comunque in linea con i valori tipici del periodo in condizioni generalmente asciutte, hanno registrato una ripresa dei volumi. Ripresa che è risultata essere particolarmente importante per il Lago Maggiore. Le portate nei principali corsi d’acqua del Distretto e del fiume Po registrano valori prossimi o superiori ai valori tipici del periodo. Per i prossimi giorni è attesa una ripresa delle temperature con condizioni meteo più stabili, salvo locali precipitazioni, più probabili sui rilievi.

PORTATE: i valori di portata media mensile calcolati negli ultimi 30 giorni nelle principali sezioni del fiume Po identificano condizioni idrologiche di “siccità severa” (-2.0 < SFI < -1.5), mentre condizioni idrologiche di “siccità moderata” (-1.5 < SFI < -1) sono state calcolate per la sezione di Borgoforte.

TEMPERATURE e PRECIPITAZIONI: il mese di agosto, fino ad oggi, è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori di riferimento, nonostante il brusco calo termico degli ultimi giorni; mentre gli accumuli precipitativi sono risultati superiori ai valori del periodo di riferimento.

LAGHI: i livelli di invaso dei Grandi Laghi registrano una ripresa significativa, in particolare il Lago Maggiore. Rispetto al massimo valore d’invaso disponibile per la regolazione, le percentuali di riempimento sono: 86% per il Lago Maggiore, 56% per il Lago di Como, 56% per il Lago d’Iseo e 65% per il Lago di Garda.

L’indice standardizzato calcolato per i volumi di invaso regolabili (SVI) negli ultimi 30 giorni identifica condizioni idriche “nella norma” (-1 < SVI < 1) per i laghi Iseo, Como e Garda, mentre per il Lago Maggiore le condizioni idriche calcolate sono di “siccità severa” (-2 < SVI < -1.5).

Oltre l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po i membri dell’Osservatorio sugli Utilizzi Idrici sono: Ministero della Sicurezza Energetica; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Dipartimento della Protezione Civile; Regione Emilia-Romagna; Regione Liguria; Regione Lombardia; Regione Piemonte; Regione Toscana; Regione Valle d’Aosta; Regione Veneto; Provincia Autonoma di Trento; Regione Marche; ISTAT; ISPRA; CREA; AIPo-Agenzia Interregionale per il Po; Terna Rete Italia; Consorzio del Ticino; Consorzio dell’Adda; Consorzio dell’Oglio; ANBI; UTILITALIA; ANEA; ELETTRICITÀ FUTURA.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.