Quante discariche incontriamo nel mondo – viaggio in Kenya

Ottantatré anni e nessuna voglia di fermarsi: così Alberto Gromi, uno dei più celebri presidi in pensione piacentini, il 20 luglio è partito per il suo decimo viaggio in Kenya per “accompagnare persone a cui voglio far conoscere quest’esperienza”. Gromi è atterrato a Nairobi, dove alloggia in una struttura gestita dalla onlus Koinonia, che in Italia è supportata dell’associazione milanese Amani, e si occupa dei bambini di strada. “Ritroverò amici e educatori: là è come una grande famiglia”, dice. “Farò visita anche all’ambulatorio e casa per bambini disabili gestiti dalla piacentina Francesca Lipeti, a Ilbissil, e alle suore Figlie di Sant’Anna, che a Lengesim hanno aperto un ospedale e una scuola materna. Insieme a lui anche l’operatore Caritas Davide Marchettini e la volontaria Rita Parenti.

Ecco il suo diario dal Kenya – primo agosto

Korogocho, nell’immaginario comune, è identificato con la discarica. In effetti la discarica incombe come un monte maligno su tutto Korogocho. I suoi fumi malefici prodotti dalle combustioni, i cercatori di ogni età che sognano di trovare tesori nei rifiuti, le esalazioni che producono ovunque un odore acre, le file di camion che portano rifiuti della città… sono ormai spettacolo consueto che sembra non turbare nessuno. Soprattutto sembra non turbare il proprietario del terreno, un politico si dice, che guadagna fior di quattrini da questa montagna di morte. Il “rudo” rende. E la gente muore.
Ma, fortunatamente, Korogocho non è solo la discarica. Grazie (adesso dico una cosa chic, anche se un po’ cafona) all’intervento di miei amici di Nairobi siamo riusciti ad arrivare a Korogocho dopo anni che questo non ci era consentito. Abbiamo così potuto incontrare l’altra faccia di questa terra, la faccia buona di Grace e di Vanni che si occupano di salute e di formazione.
Grace Orsolato l’ho incontrata durante il mio primo viaggio, nel 2005, arrivata a Nairobi dopo aver abbandonato un posto apicale alla Pirelli, a Milano. Era alla Casa di Anita per conto di Amani e da allora ha realizzato ogni sorta di progetti, soprattutto per il riscatto di donne e ragazze. Oggi si occupa di sanità collaborando con il governo keniano soprattutto sui temi dell’HIV e della maternità. È un ciclone. Ci porta in un centro salute a Ngomongo, nell’area di Korogocho e Dandora e il dott. Vincent Osongo, responsabile del centro, ci fa attraversare corridoi con tante mamme e bambini per mostrarci tutte le attività; lo fa con orgoglio, nonostante i problemi; per dire, non riescono ad avere un farmacista.
Vanni De Micheli(del gruppo “No One Out” – nessuno sia escluso) collabora con il governo portando nelle scuole i temi dell’innovazione educativa soprattutto nel settore della formazione professionale. Un’attenzione particolare viene dedicata agli alunni con handicap. Mi conferma che nelle scuole pubbliche soprattutto nelle zone rurali possono esserci classi di cento (proprio 100!) alunni.
E allora, guardando la discarica mentre ci allontaniamo, penso a quante discariche ci sono nel mondo e quante ne incontriamo nel nostro quotidiano: il carcere, il mondo dei senza dimora, i poveri che affollano le nostre città, il mondo della salute mentale, le classi con cento alunni, la scuola che non insegna e non educa… Tante discariche alle quali, come a quella di Korogocho, si presta solo un’attenzione un po’ insofferente.

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