Sant’Anna di Stazzema, il ricordo 79 anni dopo. Gazzolo “Un dolore che oggi sentiamo anche nostro”

“L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, avvenuto durante il secondo conflitto mondiale, rimarrà impresso nella memoria collettiva per sempre, per ricordare a tutti noi e alle generazioni future la brutalità, l’orrore e le conseguenze devastanti della guerra”. A sottolinearlo è la presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo chiamata a rappresentare oggi l’Amministrazione comunale nel borgo toscano, dove si è tenuta la cerimonia a ricordo delle 560 vittime nel 79° anniversario dell’eccidio nazifascista. Come sempre, tra i labari e gli stendardi di tante municipalità italiane, non mancava il gonfalone di Piacenza, retto e accompagnato dal commissario maggiore della Polizia locale Giuseppe Addabbo e dagli agenti Calogero Bonaventura ed Emilio Capasso.

“Rendere il nostro tributo alle vittime innocenti di quella strage – rimarca Gazzolo – è un dovere morale e civico. Nel massacro che il 12 agosto 1944 ha colpito al cuore una comunità intera, infierendo innanzitutto su bambini, donne e anziani inermi, c’è la negazione di ogni scintilla di umanità. In quelle esecuzioni impietose, nelle case incendiate e nella devastazione di quel giorno c’è un dolore che oggi sentiamo anche nostro, in cui possono riconoscersi tutti coloro che credono nella pace, nella libertà, nella tolleranza e nel rispetto dei diritti umani”.

Alla celebrazione della messa, officiata dall’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto, è seguito il corteo sino al Sacrario, dove sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Stazzema Maurizio Verona e il presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna Umberto Mancini, mentre il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini ha chiuso la cerimonia con l’orazione ufficiale.