Virus West Nile, a Piacenza due persone in terapia intensiva. “Attenzione ai pazienti fragili e agli anziani”

Sorveglianza integrata dei casi confermati da West Nile Virus, nell’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di Sanità sono 94 i casi confermati, 52 dei quali hanno manifestato sintomi neuro-invasivi. Otto sono quelli riscontrati nella provincia di Piacenza dall’inizio della sorveglianza. Attualmente, 4 di essi sono ricoverati in ospedale, di cui due in Terapia intensiva.

“La circolazione del virus nella nostra provincia, così come in tutto il territorio regionale – evidenzia Alessandra Rampini, direttore Igiene pubblica – è ormai accertata. Le zone della Provincia più a rischio sono quelle dove è maggiore la densità di zanzare e maggiore il passaggio di uccelli migratori, quindi in particolare tutta l’area a Nord della via Emilia e lungo il corso del Po, ma negli ultimi anni, come pure nel 2023, anche l’area pedecollinare è stata interessata dalla infezione. Non dobbiamo creare allarmismi ma è importante che le persone, soprattutto i fragili e gli anziani, si proteggano per non incorrere in rischi anche seri”.

“La malattia non mostra alcun sintomo nella maggior parte di coloro che si contagiano: ma per chi ha già altre patologie, la sintomatologia può essere più grave. Il vettore di trasmissione – ricorda – è rappresentato dalle zanzare comuni: nelle ore serali e notturne, quindi, quando si frequentano zone verdi, si praticano attività di giardinaggio o orticoltura è necessario proteggersi dalle punture indossando indumenti con la minore esposizione cutanea possibile (maniche lunghe, pantaloni lunghi e scarpe chiuse) e applicare alla cute gli appositi repellenti, evitando invece l’uso di profumi, creme e dopobarba che attraggono le zanzare. Risulta utile anche dotare le finestre di zanzariere e l’impiego di prodotti anti-zanzara negli ambienti domestici, con gli opportuni ricambi d’aria”.

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dall’omonimo virus, diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi sono gli uccelli selvatici. La malattia è trasmessa all’uomo dalle zanzare comuni (culex) che compaiono nelle ore serali e notturne. “È bene evidenziare – spiega la dottoressa Rampini – che il virus del West Nile non si trasmette da persona a persona tramite contatto, ma solo con la puntura della zanzara infetta. Il periodo di incubazione varia fra 2 e 14 giorni e può anche arrivare a 21 giorni in alcuni soggetti”. Come già detto, la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta conseguenze leggere come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei.

“Negli anziani e nelle persone debilitate – continua l’esperta – la sintomatologia può essere più grave. I sintomi si manifestano in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare una encefalite letale”. “È quindi fondamentale – ribadisce la dottoressa Rampini – la lotta alla proliferazione delle zanzare. Il dipartimento di Sanità pubblica ha recentemente rafforzato ai Comuni della provincia l’invito a prendere tutti i provvedimenti necessari, come da indicazioni della Regione Emilia-Romagna”.

La lotta alle zanzare avviene primariamente con l’utilizzo di sostanze contenenti larvicidi e con l’avvertenza di evitare ed eliminare le raccolte di acqua stagnante nei giardini privati e nelle aree pubbliche. L’Azienda ha all’attivo 10 trappole per la cattura delle zanzare sul territorio, che servono per rilevare la presenza della circolazione virale. Ogni 15 giorni vengono prelevati e analizzati gli insetti catturati. Il primo caso di insetto infetto è stato rilevato tra la fine di giugno e inizio luglio, in anticipo rispetto agli anni precedenti. Il virus colpisce zanzare comuni (non zanzare tigre) e volatili con caratteristiche di trasmissibilità, esseri umani e cavalli senza possibilità di trasmissibilità. Per i cavalli esiste un vaccino che è fortemente consigliato, per gli essere umani solo le norme di prevenzione e protezione.

“L’Azienda opera in accordo con le amministrazioni comunali che sono sensibilizzate nuovamente, con una nota informativa, delle modalità di azione secondo indicazioni regionali: devono effettuare periodici trattamenti larvicidi e, in occasione di eventi, trattamenti adulticidi per bonificare l’area ed eliminare gli insetti vettore”. Materiale informativo sulla lotta alle zanzare e sulla protezione dalle punture è disponibile sul sito www.zanzaratigreonline.it.

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