Cadeo, la minoranza contro il presidente del Consiglio “Comportamenti errati”

“Il presidente del Consiglio comunale ha detto ai consiglieri di ‘concentrarsi più sulla qualità che non sulla quantità degli atti presentati’, svilendo così il duro e costante lavoro dei componenti dell’aula”. Per questo motivo il gruppo consiliare di minoranza Rinnoviamo Cadeo ha inviato una segnalazione alla Prefettura per denunciare “i comportamenti tenuti dal presidente del Consiglio comunale di Cadeo Gianmarco Lambertini durante le sedute del 23 giugno e del 3 agosto”. Oggetto della segnalazione dei consiglieri comunali Filippo Bruschi, Annalisa Maggi e Massimiliano Dosi (Rinnoviamo Cadeo) è stato anche “il ritiro degli atti fatti nella mattinata del 3 agosto, e il fatto che, nonostante il ritiro, sono stati comunque letti in Consiglio comunale quando però i tre consiglieri sono risultati assenti a causa di impedimenti lavorativi e personali”.

“Secondo l’articolo 39 del Testo unico degli enti locali e secondo il Regolamento comunale, il presidente del Consiglio deve esercitare i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del consiglio, convoca il consiglio su richiesta di un quinto dei consiglieri ed è tenuto ad assicurare una adeguata e preventiva informazione ai consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio. Quindi, dovrebbe esimersi da giudizi inopportuni e denigratori”, affermano i consiglieri. “Non capiamo il motivo per cui il presidente del Consiglio – proseguono – non ha tenuto conto del ritiro degli atti. A detta sua, non sarebbe possibile agire in questo senso, nonostante il fatto che nel Regolamento del Consiglio comunale non vi è cenno che al consigliere sia impedito il ritiro di interrogazioni, mozioni o interpellanze”, continuano.

“Ciò che vorremmo – conclude la nota di Rinnoviamo Cadeo – è che i Consigli comunali fossero svolti nel rispetto della normativa vigente e con maggior rispetto istituzionale nei confronti dei consiglieri di minoranza, che altro non fanno che non il proprio dovere, ovvero quello di vigilare sull’operato di chi amministra, di dare suggerimenti e anche aiuti, se necessario, nell’interesse della collettività”.