“Domenica mattina a Piacenza niente caffè”, la testimonianza di un lettore

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera inviata da un lettore

Domenica 17 u.s. alle 6.20 io e la mia signora siamo rientrati a Piacenza in treno da una vacanza in Costiera sorrentina. Primo bus che ci riporti a casa (in città) alle 7.30: pazienza, ci fermeremo un’oretta al bar della stazione…come non detto, il bar è chiuso, nonostante l’apertura indicata dalle 5.30 alle 20.00. Con due valigie e uno zaino a testa, ci dirigiamo verso P.za S.Antonino, altra fermata utile per il bus, fiduciosi di trovare almeno un bar aperto sul tragitto per un caffè. Con noi, e con gli stessi bagagli, una coppia campana in visita a Piacenza conosciuta in treno. Partendo da Borgo Faxhall percorriamo P.le Marconi, via dei Mille, via Alberoni, via Legnano, P.zza Duomo, via XX settembre, P.zza Cavalli (con occhiata in via Cavour), Largo Battisti, via S.Antonino: zero bar aperti su 18. Allibiti i nostri compagni di avventura: “Ma come è possibile? Da noi a quest’ora è tutto aperto ed è pieno di gente!”

Ora, io capisco che l’iniziativa è libera e nessun bar puó essere costretto a coprire determinati giorni / fasce orarie. Possibile però che a livello di associazioni di categoria, con eventuale regia del Comune, non si riesca a garantire almeno al turista (non dico al residente…) che arriva in treno di domenica mattina un luogo dove sorseggiare un caffè posando i bagagli nell’attesa di prendere un mezzo (già di per sé rari)?