“Grazie a telemedicina e Cau, al pronto soccorso solo i pazienti gravi”

“Piacenza è la città più cardioprotetta d’Italia, per chi ci vive è un vanto”. Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, intervenuto nella mattinata di mercoledì 20 settembre nella sede della centrale 118 di Piacenza per la presentazione del nuovo sistema integrato di telecamere a bordo delle ambulanze collegate in tempo reale con il Pronto soccorso di Piacenza.

“Il sistema sanitario, nazionale e regionale, vive una situazione di oggettiva criticità sia finanziaria sia di personale sanitario da impiegare nell’emergenza-urgenza. Per cui – annuncia Donini – stiamo pensando a investimenti laddove ci sentiamo in grado di individuare una traiettoria per migliorare i servizi. Siamo al corrente di tutti i problemi e siamo costantemente alla ricerca di soluzioni e investimenti mirati nella tecnologia, soprattutto digitale. A Piacenza è già attivo il servizio di telemedicina, dunque la connessione dati c’è già: oggi c’è anche l’occhio vigile del medico, che può realizzare un’analisi obiettiva a distanza. Quest’investimento non si fermerà, continueremo a implementare i servizi del 118 e del pronto soccorso”.

raffaele donini

“Plaudo alla scelta dell’azienda (Usl di Piacenza, ndr) – prosegue l’assessore regionale – che dimostra di avere non solo capacità organizzative, ma un senso etico, tenendo conto delle maggiori fragilità territoriali. È il segno di un’attenzione che vogliamo rivolgere ai territori che, per le loro caratteristiche orogeografiche, sono in maggiore difficoltà. Da poco abbiamo attuato la riforma dell’emergenza-urgenza (approvata anche dai sindaci piacentini in occasione della Conferenza territoriale socio-sanitaria dello scorso 14 settembre, ndr) in cui è indispensabile il ruolo del volontariato. Durante il Covid istituimmo un fondo per la formazione dei volontari, che poi è diventato strutturale. Il volontariato è fondamentale per cucire la nostra rete dei servizi, e quindi va alimentato, sostenuto, aiutato affinché vi sia sempre più una presenza anche nei territori in cui siamo più fragili”.

L’assessore Donini ‘benedice’ il nuovo sistema piacentino di telecamere sulle ambulanze. “Chi sta al pronto soccorso – evidenzia -, e deve fare un intervento tempodipendente, ha la possibilità di vedere il paziente, interloquire non solo telefonicamente con il mezzo di soccorso e seguirlo in viaggi che non sempre sono rapidissimi. Il medico è quasi dentro l’ambulanza. È un sistema che vuole progressivamente spostare dai Pronto soccorso quella moltitudine di processi che non ne hanno un’estrema necessità. Noi siamo obbligati a dare al cittadino che ha bisogno un medico, ma non per forza un servizio di emergenza-urgenza se non ce n’è necessità, ovvero se non c’è pericolo di vita. In questa maniera possiamo garantire i tempi adeguati per salvare la vita ai pazienti a rischio. Piacenza ha dei tempi di intervento molto rapidi (11 minuti in media, contro i 16 della Regione, ndr) ma possiamo fare ancora meglio con i Cau (Centri di assistenza urgenza, ndr), con medici e specializzandi che si mettono a disposizione della comunità assistenziale.

“I progetti come quello che presentiamo oggi – conclude Donini – fanno capire che non solo guardiamo in faccia i problemi, ma studiamo anche le soluzioni, che non possono che appoggiarsi sulle risorse che abbiamo a disposizione. Dobbiamo mettere mani e piedi su basi solide e usare al meglio le risorse che abbiamo. Piacenza come sempre si dimostra all’avanguardia“.

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