“La cultura non è un costo ma un investimento” 19mila presenze al Festival

Il bilancio della prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo è stato tracciato dal curatore Alessandro Fusacchia, che dal palco del Teatro Municipale ha elencato alcuni numeri della manifestazione e ringraziato i volontari e le istituzioni piacentine che l’hanno resa possibile. Accanto a lui la sindaca Katia Tarasconi, che ha annunciato che il festival verrà riproposto l’anno prossimo, il presidente del comitato promotore Mario Magnelli e il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi che ha fornito il dato del costo della kermesse, 500mila euro.

Nella serata di domenica si è tenuto l’evento conclusivo in piazza Cavalli, il concerto “filosofico” di Niccolò Fabi e Andrea Colamedici, davanti a un folto pubblico.

Nicolò Fabi Colamedici

IL BILANCIO DEL FESTIVAL – “Abbiamo occupato la città in undici luoghi meravigliosi – ha detto Fusacchia – e i protagonisti del festival sono stati tutti gli 85 relatori e i moderatori dei 52 eventi organizzati. Avevamo moltissime aspettative, ma parlo per me, non mi aspettavo di trovare questa accoglienza a Piacenza”. E poi, con non troppo celata ironia, mostrando le foto delle sale strapiene, ha ammesso: “Abbiamo sempre rispettato le norme antincendio, siamo sempre stati tutti in sicurezza”.

Roberto Saviano e chiusura Festival

“Abbiamo fatto diversi esperimenti quest’anno – ha proseguito -, anche con ospiti stranieri. E poi in tema di numeri abbiamo raggiunto 3 milioni di impression sui social con una capacità di raggiungere tante persone, e tantissimi ci hanno scritto col rimpianto di non essere riusciti fisicamente a venire a Piacenza. E abbiamo registrato più di 19mila presenze nei 52 eventi”.

“Da domani ciascuno di voi – ha aggiunto – è il festival del pensare contemporaneo. Questo spazio che abbiamo provato ad aprire non dobbiamo più chiuderlo per nessuna ragione al mondo”. Quindi ha ringraziato pubblicamente la sindaca Tarasconi, il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e il presidente del comitato promotore Mario Magnelli. “Raramente ho visto una classe dirigente di tanta qualità come quella di Piacenza. Noi non siamo di Piacenza ma da oggi saremo anche di Piacenza”, ha detto Fusacchia.

festival del pensare contemporaneo finale Municipale

“Abbiamo dato risposta a un bisogno, ce ne siamo accorti in queste serate – ha commentato Mario Magnelli -. Abbiamo fatto bene a credere all’intelligenza delle persone, non abbiamo ascoltato il pregiudizio che dice che siamo tutti ripiegati e non abbiamo voglia di uscire. Non dobbiamo distinguere tra credenti e non credenti ma tra pensanti e non pensanti, e qui di pensanti ci sono stati tanti. Sicuramente qualcuno chiederà quanto è costato, ma quanto vale tutto questo? La cultura non è un costo, è un investimento“.

Il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi ha ricordato che “la produzione di eventi si accompagna sempre a un’attività formativa per combattere l’indifferenza soprattutto dei giovani. L’abbiamo fatto con arte, cinema, teatro e musica (a XNL, ndr) e ora col pensiero. All’inizio abbiamo messo subito 300mila euro per avviare il festival e individuare le persone giuste, scommettendo sul fatto che ci saremmo riusciti. Il festival è costato in tutto circa 500mila euro. Solitamente un festival così può arrivare a costare anche il doppio, ma siamo riusciti a contenere i costi anche grazie alle sponsorizzazioni e a una corretta razionalizzazione delle spese”.

Infine parola alla sindaca di Piacenza Katia Tarasconi: “Quello che succede non succede per caso, abbiamo cercato di fare qualcosa che fosse davvero intergenerazionale. Ho detto che nulla era precostituito e lo ripeto: nessuno ha voluto convincere ma mettere un seme per riflettere, parlare. Il Festival è andato ben oltre le nostre aspettative. I fatti parlano chiaro: la partecipazione è stata altissima. La capacità di mettere in discussione nella nostra città c’è, ma lo chiediamo a voi: lo facciamo di nuovo il prossimo anno?”. E il pubblico applaude convinto.

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