Le Rubriche di PiacenzaSera - Confindustria

A Fiorenzuola nasce la prima fibra di carbonio made in Italy. “Mae ci proietta nel futuro”

Più informazioni su

Verrà prodotta in provincia di Piacenza la prima fibra di carbonio “Made in Italy”. A dar vita alla linea sperimentale di produzione è l’azienda Mae, leader globale nella realizzazione di impianti per la produzione di fibre chimiche speciali, grazie ad uno speciale impianto inaugurato a Fiorenzuola – nell’ambito del progetto di ricerca e sviluppo “L.A.M.P.O.” (Leonardo Automated Manufacturing Process for Composit) – situato nel centro di progettazione e sperimentazione “Galileo”, sviluppato sempre da Mae.

“L’inaugurazione di questo impianto – le parole di Marco Rovellini, Presidente di MAE, in occasione del taglio del nastro – segna un passo fondamentale nell’industria italiana, garantendo una produzione di fibre di carbonio nel nostro Paese, finora importate prevalentemente da Cina e Giappone. Ringrazio Leonardo per aver creduto da subito in questo progetto e Aviorec, il CNR per il supporto scientifico e Invitalia per il sostegno finanziario, partner istituzionali di primo rilievo che hanno reso possibile l’avvio di un percorso di sviluppo di soluzioni rivolte a settori strategici per il sistema produttivo nostrano”. “Utilizzando la conoscenza sviluppata in Italia – ha ricordato Rovellini -, nel 2007 ci siamo trovati nelle condizioni di costruire linee per la produzione della fibra di carbonio, ovunque ma non in Italia. Avevamo questo sogno, che tenevamo nel cassetto perché avrebbe richiesto ingenti risorse, e grazie all’impegno di Paola (la figlia, chief financial officer dell’azienda, ndr) si è concretizzato. La fibra di carbonio è una fibra di rinforzo, che deve essere molto sottile per poter essere malleabile e non si deve sciogliere con il calore. Viene utilizzata nel composito: pale dei generatori eolici, recipienti per i gas in pressione, come l’idrogeno, poi ovviamente fusoliere di jet, e altri oggetti di uso comune come biciclette e canne da pesca”. “Quella di oggi è un’emozione quasi incontenibile – aggiunge Paola Rovellini -: per la prima volta verrà prodotta fibra di carbonio a filiera italiana. Sebbene sia una produzione ancora sperimentale, è un passo in avanti. Il laboratorio si chiama Galileo, come il primo italiano che ha avuto il coraggio di guardare in alto”.

Ianugurazione impianto Mae

“Telefonerò al Presidente Mattarella per dire che questi sono soldi spesi bene . Questo è un progetto incredibile: nella transizione ecologica contano le tecnologie ma anche i materiali – ha sottolineato l’assessore regionale allo sviluppo economico, il piacentino Vincenzo Colla, presente insieme ai primi cittadini di Piacenza e Fiorenzuola, Katia Tarasconi e Romeo Gandolfi, alla presidente della Provincia Monica Patelli e al Prefetto Daniela Lupo -. Avere della fibra di carbonio Made in Italy è un fatto eccezionale. Per la prima volta in questo Paese siamo in grado di produrre fibra, in una logica green, recuperando i solventi. In questa operazione mi fa piacere ci sia Leonardo, una partecipata. Sulla fibra nasce il futuro della manifattura: vuol dire anche essere autonomi sul fronte delle materie prime, per essere più competitivi. Poi in questo caso c’è anche l’aspetto di una storia imprenditoriale: l’aver saputo mantenere l’esperienza produttiva che si stava perdendo.

Ianugurazione impianto Mae

“Una giornata storica per una azienda nostra associata di lungo corso, che presenta un progetto innovativo destinato ad avere un impatto positivo su tutto il territorio – rimarca il Presidente di Confindustria Francesco Rolleri -. È un traguardo che rappresenta un punto di partenza per un viaggio importante. Galileo pianta un nuovo seme per l’innovazione e la ricerca, per lo Sviluppo del nostro territorio. Questo progetto ha un orizzonte che travalica i confini provinciali, e guarda a quelli nazionali e internazionali. Faremo un salto nel futuro: questo laboratorio avrà modo di produrre fibra di carbonio, con implicazioni positive anche sull’ambiente. Da oggi Piacenza e Fiorenzuola diventano un punto di riferimento per la produzione di fibra di carbonio a livello nazionale e non solo: il laboratorio è un esempio positivo di collaborazione tra pubblico e privato. Sono iniziative ambiziose, che ci ricordano di guardare sempre più in alto”.

Stefano Giuseppe Corvaglia, R&D Manager Leonardo Aerostructures Division, ha ricordato “come finora abbiamo utilizzato fibre realizzate in paesi esteri, magari con macchinari realizzati da MAE. Ora speriamo di potere in futuro utilizzare fibra realizzata qui in Italia”.

“Un progetto davvero avveniristico – le parole di Nicola Gallo, responsabile BU Incentivi e Innovazione Invitalia -. Il composito è il futuro dell’aeronautica e dello spazio. Come Leonardo stiamo investendo molto in nuove tecnologie e ricerca. Qui stiamo facendo un pezzo della storia dell’industria italiana, questo non sarebbe stato possibile senza l’esperienza messa a disposizione da MAE e al contributo di 11 dipartimenti del CNR. Questo è davvero il simbolo della determinazione e del genio italico”. Per Marco Antinori, responsabile attuazione grandi opere di Invitalia “questo è il vero Made in Italy, la dimostrazione che gli investimenti nel nostro paese vengono fatti e danno buoni risultati”.

IL PROGETTO – “L.A.M.P.O.” è stato reso possibile grazie alla collaborazione strategica con Leonardo S.p.A., alla partecipazione di Aviorec S.r.l., al coinvolgimento del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, e al sostegno finanziario di Invitalia, con cui MAE ha potuto dar vita alla prima linea sperimentale di produzione di fibra di carbonio in Italia. Il progetto di ricerca e sviluppo prevede investimenti complessivi per 42 milioni di euro, di cui 9,1 riconosciuti a MAE. È stato finanziato attraverso il Contratto di Sviluppo con risorse messe a disposizione dal MIMIT, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. Le agevolazioni concesse dall’Agenzia, nella forma di contributo a fondo perduto, ammontano complessivamente a 26 milioni di euro, dei quali 6,5 a favore di MAE. Inoltre, il centro di sperimentazione “GALILEO” di Fiorenzuola d’Arda, al cui interno è stato sviluppato “L.A.M.P.O.”, ha richiesto un investimento di ulteriori 17 milioni di euro da parte di MAE.

Grazie a questo progetto, sono state poste le basi per produrre nel nostro Paese bobine di carbonio che potranno essere impiegate per l’industria civile dell’aerospace e dell’automotive, nonché nel campo energetico, rappresentando un notevole vantaggio strategico per il sistema Italia, paese tra i maggiori consumatori e trasformatori di fibra di carbonio al mondo. L’obiettivo principale del progetto di ricerca e sviluppo è stato quello di sperimentare un potenziale modello produttivo attraverso l’implementazione di sistemi automatici per il rilevamento e la correzione dei difetti che possono verificarsi durante la produzione di materiali compositi a base di polimeri e fibra di carbonio, rendendoli di fatto più performanti. MAE ha sviluppato ricette chimiche ottimizzate, anche con il recupero del 99,5% dei solventi utilizzati nei processi, garantendo prestazioni avanzate anche nel settore aerospaziale.

MAE S.p.A. è un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti per la lavorazione dei polimeri. I principali campi di attività sono gli impianti industriali ad alta capacità per la filatura di fibre chimiche, in particolare PAN (precursore di fibre tessili e di carbonio), PET e filamenti e fiocchi di viscosa; Linee di filatura compatte per la produzione di filamenti continui (fibre PET, PP, PA); Impianti per elementi sagomati di grandi dimensioni realizzati in EPS da impiegare nella realizzazione di edifici residenziali e commerciali. Per ulteriori informazioni: www.maeliz.com

Invitalia è l’Agenzia nazionale per lo sviluppo: agisce per dare impulso alla crescita del Paese, favorire la competitività delle imprese e dei territori, sostenere i settori strategici e affiancare la Pubblica Amministrazione. Invitalia favorisce la creazione, lo sviluppo e il rilancio delle imprese, attraverso la gestione dei principali incentivi nazionali, e contribuisce all’attrazione di investimenti esteri. È Centrale di Committenza e Stazione Appaltante per la realizzazione di opere pubbliche. Affianca le amministrazioni nella gestione dei fondi europei e nazionali ed è impegnata nell’attuazione del PNRR. Per ulteriori informazioni: www.invitalia.it.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.