“Profitti altissimi e aumenti insufficienti” La protesta dei lavoratori Amazon

Prosegue la mobilitazione dei lavoratori dello stabilimento Amazon di Castel San Giovanni. Mercoledì 11 ottobre continua lo sciopero “intermittente” indetto da Ugl, iniziato già martedì 10 ottobre. Alla sigla sindacale rappresentata da Pino De Rosa si aggiungono, a partire da oggi, i confederati Filcams Cgil, Nidil Cgil, Fisascat Cisl, Felsa Cisl, Uiltucs Uil e Uiltemp, che hanno indetto uno sciopero di “tutti i lavoratori, diretti e somministrati”. Sul banco degli imputati c’è la questione retribuzioni. Per le sigle sindacali appare insufficiente l’aumento dell’1% che la multinazionale, secondo quanto si legge, avrebbe proposto.

Ugl Piacenza ha dato il via al “picco dei ribelli”. La mobilitazione, si legge nella nota del sindacato (QUI il testo integrale), prende forma con “un pacchetto di scioperi intermittenti (2 ore nel turno mattutino) dopo l’inaccettabile epilogo della trattativa per le retribuzioni dei lavoratori impiegati in Amazon – scrivono le rsu Veronica Rattazzi, Elio Di Martino, Andrea Greco e Luca Milani -. Il risibile aumento lordo del 1,1% delle retribuzioni (che presumibilmente verrà assorbito già a gennaio dall’aumento del Ccnl del commercio) non è accettabile. Sia in considerazione del caro vita che aggredisce i redditi dei lavoratori sia in relazione ai profitti che incessantemente incassa Amazon”. Le richieste del sindacato sono: “una somma una tantum in buoni benzina e buoni pasto superiore a quella del 2022 che fu di 500 euro; l’aumento del ticket pasto da 7 a 8 euro giornalieri; la concessione di un abbonamento Amazon Prime gratuito per ogni dipendente (non avrebbe alcun costo per l’azienda)”. Nell’incontro del 26 settembre scorso Ugl Terziario “ha manifestato all’azienda la propria insoddisfazione ed ha chiesto un incontro a breve per rivedere l’accordo e dare di più ai lavoratori”.

sciopero Amazon manifestazione

Per mercoledì 11 ottobre Ugl indice due tipi di sciopero, sia intermittente che per l’intera giornata. “Si tratta – dice il sindacato – di una doppia modalità di sciopero con gli stessi obiettivi, lasciando la libertà ai lavoratori di scegliere la modalità che preferiscono. Ugl sarà presente sul piazzale nelle ore dello sciopero come accaduto ieri (10 ottobre, ndr). Abbiamo avviato una battaglia che sarà lunga”. Ecco gli orari dello sciopero intermittente: uscita dalle ore 11.30 (dopo aver timbrato); entrata alle ore 12.30 (timbrare di nuovo); uscita dalle ore 16.00 (dopo aver timbrato); entrata alle ore 17.00 (timbrare di nuovo).

sciopero Amazon manifestazione

I sindacati confederati – Cgil, Cisl e Uil – sostengono che “il nostro lavoro vale più dell’1% di aumento proposto dall’azienda”. “Abbiamo ricevuto dinieghi rispetto all’aumento dei buoni pasto e all’allargamento del welfare aziendale, inoltre – prosegue la nota (QUI il testo integrale) – l’azienda non ascolta i lavoratori sulle criticità su salute e sicurezza. Registriamo poi continue contestazioni per motivi del tutto futili e pretestuosi”. I lavoratori “pretendono il giusto rispetto per chi, tutti i giorni, contribuisce alla crescita di Amazon”. Lo stato di agitazione è stato proclamato il 27 settembre ma nessun passo avanti in direzione dei lavoratori è stato fatto da allora. Cosi si è arrivati alla proclamazione di sciopero, previsto per mercoledì 11 ottobre, per l’intera giornata di lavoro. Un presidio è stato convocato di fronte ai cancelli dello stabilimento Amazon MXP5 di Castel San Giovanni dalle ore 9 alle ore 12.00 di mercoledì 11 ottobre.

Dal canto suo, Amazon ha replicato alla mobilitazione proclamata dai sindacati. “Rivediamo regolarmente le retribuzioni attraverso un processo ben consolidato – scrive la multinazionale in una nota -. La retribuzione di ingresso prevista dal contratto nazionale del lavoro del commercio è pari a 1.655,98 euro. Amazon, grazie alla propria politica di revisione annuale degli stipendi, offre, a partire dal primo ottobre 2023, una retribuzione di ingresso di 1.765 euro, cioè circa il 7% in più rispetto a quanto previsto dal contratto”.

sciopero Amazon manifestazione

“Ad aprile – prosegue Amazon – il contratto del commercio prevedeva un incremento delle retribuzioni: anziché assorbirlo, poiché i nostri stipendi sono già ampiamente superiori rispetto a quanto previsto dal contratto, abbiamo deciso di rilanciare con un ulteriore aumento. Queste revisioni annuali degli stipendi ci permettono di garantire e mantenere una equità di trattamento salariale in tutto il network”.

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