Ecco gli aspiranti infermieri, primo giorno del corso “A Piacenza non calano le iscrizioni”

Debutto per le matricole martedì 24 ottobre al Collegio Morigi di Piacenza, la sede del corso di Studi in Infermieristica dell’Università di Parma. L’avvio del corso di laurea anche quest’anno si attesta su numeri sempre incoraggianti e lusinghieri: per il 2023-24 gli studenti ammessi al primo anno arriveranno 120, nonostante la flessione di iscrizioni su scala nazionale. Alla sede piacentina il calo non si farà sentire. Dall’inizio del mese di ottobre hanno preso avvio anche le lezioni per gli studenti del secondo e terzo anno (circa 200 gli iscritti) della classe L/SNT1 delle Professioni Sanitarie dell’Università di Parma. Lezioni ed esami si svolgeranno solo in presenza. Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti, tra gli altri, Andrea Contini, direttore assistenziale dell’Azienda Usl di Piacenza, Cinzia Merlini, direttore delle Attività didattiche professionalizzanti corso di studi in Infermieristica dell’Azienda Usl di Piacenza, Maria Genesi, presidente di Opi, Ordine professioni infermieristiche di Piacenza.

L’inaugurazione del corso 

“Abbiamo offerto come l’anno passato 120 posti – ha spiegato Cinzia Merlini – e quasi sicuramente li occuperemo quasi tutti, il calo delle iscrizioni che ha interessato tutta l’Italia fortunatamente ha solo sfiorato l’ateneo di Parma. Nelle tre sedi offriamo 330 posti e abbiamo avuto 324 domande come prima scelta, poco al di sotto della proposta, ma con le seconde scelte arriveremo a a 120 studenti a Piacenza. La professione infermieristica richiede sacrificio e si parla di calo di attrattività ma per ora non accade da noi, naturalmente è richiesto grande impegno, ma noi prepariamo a una professione meravigliosa”. Maria Genesi ha commentato la “leggerissima” flessione di iscrizioni anche alla sede piacentina dell’università: “Dobbiamo tenere conto che diminuisce anche il numero di diplomati dalla scuole superiori, ma gli infermieri servono ancora nonostante non siano pagati come all’estero. Noi chiediamo come ordini che vengano riconosciute tutte le competenze che i nostri già hanno, lavorano infatti in reparti superspecializzati, con master e lauree che non sono riconosciute”.

Teresa Pilato studentessa di infermeria
Teresa Pilato

“E’ il percorso di studi che ho sempre sognato – racconta una delle matricole iscritte al corso, Teresa Pilato -, finalmente sono riuscita a superare il test e spero di arrivare al termine fino alla laurea. Vengo dalla professione di operatore socio sanitario all’Ausl di Piacenza e questo titolo sarebbe quello scalino in più che mi consentirebbe di realizzare le mie aspirazioni. Provengo da una famiglia di infermieri e quindi conosco questa realtà, da ogni reparto c’è sempre qualcosa da imparare. Il mio reparto ideale sarebbe in Pronto Soccorso perchè lì si impara veramente tutto, si imparano le esigenze di tutti i pazienti, i loro primi bisogni di cura e di assistenza”.

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