Corso Europa e Veggioletta, il 24 ottobre sugli accordi urbanistici la parola al comitato di area vasta

Si avvicina un passaggio cruciale per quattro proposte di trasformazione urbana illustrate pubblicamente nei giorni scorsi relative alla zona di Corso Europa e della Veggioletta. Si tratta delle cosiddette proposte di “accordi operativi” ereditate dall’attuale amministrazione Tarasconi che riguardano porzioni di città che possono essere edificate sulla base delle previsioni urbanistiche del vecchio Psc (Piano strutturale comunale) o addirittura dall’ancora più vecchio Prg (Piano regolatore generale) in questa fase transitoria, in attesa della redazione del nuovo Pug (Piano urbanistico generale).

Il 24 ottobre si riunirà infatti nella sede dell’amministrazione provinciale il Comitato Urbanistico Area Vasta (Cuav) nel quale sono rappresentati sia il Comune, che la Regione e la Provincia, per l’espressione di un parere vincolante sulle quattro pratiche. Come sottolineato in più occasioni dall’assessore comunale all’urbanistica di Piacenza Adriana Fantini, “il fatto che siano stati portati in giunta questi accordi operativi non significa la loro approvazione: abbiamo autorizzato il deposito dei progetti, ma ci sono passaggi ulteriori ed esami da compiere secondo l’iter della legge urbanistica. Tra questi quello del Cuav, il comitato urbanistico di area vasta”. Più volte inoltre è stato evidenziato che tali provvedimenti devono arrivare all’esame finale del consiglio comunale entro il 31 dicembre.

Sin dall’inizio del loro iter, questi piani di trasformazione urbana – in tutto sono cinque, oltre ai quattro che sono già stati presentati, il quinto relativo a un’area di trasformazione in via Einaudi, con una consistente presenza di commerciale, è stato depositato in un secondo tempo e quindi sta compiendo il suo percorso “sfasato” rispetto agli altri – hanno suscitato accese discussioni politiche e anche dispute di carattere normativo. C’è chi sostiene che le pratiche (risalenti al 2019) siano “scadute” rispetto ai termini individuati dalla legge regionale – come l’ex dirigente comunale Claudio Maccagni – e chi avrebbe preferito un loro rinvio a dopo la definizione nuova della cornice urbanistica del Pug. Tutti i piani contengono infatti quote di nuovi spazi commerciali, alcuni dei quali con vocazione alimentare, che si andrebbero a insediare in comparti già decisamente saturi da questo punto di vista.

L’espressione del Cuav, che si richiama ai principi della legge urbanistica regionale vigente, non è per nulla scontata e non si può escludere che alcuni dei piani urbanistici proposti con la formula degli accordi operativi possano essere non autorizzati e “rimandati” a dopo l’approvazione del Pug. D’altronde un precedente piuttosto recente c’è, quando due anni fa, nell’ottobre del 2021, venne “bocciato” dal Cuav il piano di riqualificazione dell’area degli orti di via Campesio.

Il Comitato Urbanistico – come si legge sul sito della Provincia – che si riunisce il 24 di ottobre – ha infatti il compito di coordinare e integrare in un unico provvedimento l’esercizio delle funzioni che la normativa assegna ai diversi soggetti coinvolti nella valutazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica. Il Cuav esprime un parere unico motivato, obbligatorio e preventivo, avente effetti vincolanti sugli atti di pianificazione in via di approvazione. Sono componenti necessari per il Cuav della Provincia di Piacenza un rappresentante unico della Provincia di Piacenza, che lo presiede, un rappresentante unico della Regione Emilia Romagna, e un rappresentante unico del Comune di Piacenza.

 

Un mercato del fresco e aree produttive, i due progetti urbanistici all’esame del Comune

 

Un nuovo quartiere cerniera in Corso Europa, ma resterà il “bosco urbano” con 550 piante

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di PiacenzaSera, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.