Il Coro Vallongina alla Philharmonie di Berlino “Il canto è forza di pace”

“Il canto corale è come una forza di pace, questa tournée segna l’apertura di un nuovo capitolo nella nostra storia, nel senso della crescita musicale ma anche umana. Abbiamo cantato insieme a cori di altra nazionalità con l’obiettivo di fare musica, la musica è gioia, è bellezza, è rispetto, ci rende uguali, abbatte le barriere dei nazionalismi”. Sono queste le parole di don Roberto Scotti, il sacerdote direttore del Coro Vallongina, mentre in aereo rientra da Berlino dopo un’esecuzione esaltante.

Roberto Scotti con il direttore Heinz Ferlesch

La spiritualità del canto gregoriano annunciata dai bassi nel “Da Pacem Domine” ha introdotto il concerto nella Sala Grande gremita in tutte le sue balconate. Gli oltre 600 cantori nel semicerchio dell’Auditorium della Philharmonie di Berlino facevano da corona all’Ensemble Crescere, orchestra di giovani fondata nel 2022. Dirige il brillante maestro Heinz Ferlesch, il direttore da giovedì scorso ha fatto un lavoro di cesello per armonizzare un complesso vocale imponente e diversificato per culture con l’obiettivo di raggiungere un risultato interpretativo gradito al gusto del pubblico tedesco.

Il primo ottobre 2023 è una data miliare nella storia del Coro Vallongina di Fiorenzuola d’Arda, fondato e diretto da don Roberto Scotti, dopo oltre vent’ anni di storia. Il gruppo corale valdardese ha sfoggiato le sue capacità vocali nel teatro di una delle maggiori orchestre mondiali, i Berliner Philharmoniker, in un programma mozartiano che ha compreso il Requiem. Opera da tempo in repertorio e più volte rappresentata, ma ogni volta è occasione per migliorare. Il Kyrie, la potenza travolgente del Dies Irae, il Sanctus, le note struggenti del Lacrimosa, un Requiem di forza sottolineata dagli ottoni, ha prodotto un amalgama di suoni quasi tangibile, merito del lavoro del direttore Ferlesch e della bravura dei coristi. E con loro i solisti: Marie Heeschen soprano, Michaela Selinger mezzosoprano, Matthew Newlin tenore e il basso Daniel Ochoa. Al termine del concerto, che nella prima parte ci ha fatto ascoltare ” De Pacem Domine” di Arco Pärt e, sempre di Mozart, ” Exultate, jubilate”, ” Ave verum corpus KV 618″, gli oltre duemila spettatori hanno applaudito per quasi dieci minuti.