“In una società multietnica, i nostri valori una risorsa” I 70 anni della Famiglia Piasinteina

Settant’anni di vita, storia e cultura per la Famiglia Piasinteina. Si è celebrato nella serata di venerdì 6 ottobre l’anniversario dell’associazione, fondata nel 1953 con lo scopo di rendere omaggio al territorio piacentino approfondendo le indagini sulla storia, sui costumi, sull’arte e sul folklore, valorizzando le virtù dei suoi uomini e donne più illustri. La festa si è aperta con la proiezione del filmato “Una storia tutta piacentina”, prodotto dal Cineclub “Giulio Cattivelli”, che ha riassunto i primi 70 anni di vita dell’associazione. Fausto Frontini ha condotto la serata.

“È un traguardo importante per un’associazione culturale che incardina nel suo nome i valori della piacentinità – ha detto il razdur Danilo Anelli nel suo intervento -. Le difficoltà incontrate nel corso degli anni sono state tante: i cambi di sede, la trasformazione dell’associazione nelle sue abitudini dovuto all’adeguarsi ai tempi, l’avvento di mezzi di comunicazione che hanno modificato radicalmente il bisogno ‘dello stare insieme’ che negli anni ‘50 e ‘60, quando nacque e si sviluppò la ‘Famiglia’, era invece molto forte; nonostante questo continuo evolversi, avvenuto in particolare in questi ultimi due decenni, il nostro sodalizio ha saputo mantenere vivo nella nostra comunità il ruolo di conservare attuale la nostra cultura e con essa la nostra identità. In una cultura sempre più multietnica è importante salvaguardare i nostri valori, non come contrapposizione o negazione, ma come risorsa da mettere in comunione, come strumento per guardare al futuro consapevoli di noi stessi, di chi siamo, di come siamo fatti. Non si può pensare al nostro futuro di piacentini senza conoscere le nostre origini, la nostra tradizione, il nostro patrimonio culturale, che con orgoglio, nel nostro piccolo, abbiamo sempre difeso e diffuso”.

“Come allora – ha proseguito – l’attività è variegata ma ha saputo adattarsi alla mutata società con forza, determinazione e a volte con tanto coraggio. Tenendo ben conto che le nostre radici sono anche profondamente cristiane. Penso alle tante persone che ci sono state accanto e hanno sostenuto il sodalizio e che oggi non sono più tra noi ma sono sempre ricordate e portate nel nostro cuore. È riconosciuto alla Famiglia Piasinteina, dai più, il ruolo indiscutibile di ‘casa dei piacentini’, come peraltro lo testimoniano le innumerevoli associazioni che desiderano collaborare con il nostro sodalizio. A tutti è tesa una mano, un sostegno, in questi momenti di particolare complessità per tutti”.

“Ogni emozione che si prova in questa circostanza – ha affermato il consigliere comunale Salvatore Scafuto, intervenuto in rappresentanza del Comune di Piacenza – ha la gioia, l’entusiasmo e la voglia di continuare questo bellissimo viaggio, il vostro. Un impegno nel preservare le tradizioni e la cultura piacentina, tutelata dal dialetto, veicolo di valori e contenuti che portano Piacenza a condividere segmenti linguistici con le civiltà latina, francese e spagnola. Un motivo in più per continuare a essere un punto di riferimento per la cultura della città”.

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