La “nuova” Spoon River e Andreoli primi titoli di LOW, casa editrice nazionale che nasce a Piacenza

Dall’esperienza della cooperativa sociale Officine Gutenberg, nasce a Piacenza [LOW], una nuova casa editrice indipendente, una voce nazionale che arriva dal basso. I due titoli d’esordio sono Muretti a secco – La ricchezza della semplicità di Vittorino Andreoli e La nuova Spoon River di Edgar Lee Masters, a cura di Alberto Cristofori.

La presentazione ufficiale del nuovo marchio editoriale si è tenuta venerdì 27 ottobre all’interno dell’Osteria Santafranca, alla presenza di tanti amici, autori e soci della cooperativa e casa editrice Officine Gutenberg. A portare un saluto anche il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi: “Non è scontato fare quello che avete fatto, – ha detto – quindi da parte mia un grande in bocca al lupo per la nuova avventura, perchè in un momento in cui c’è molto bisogno di leggere, e purtroppo nel nostro paese si legge troppo poco, non era scontata un’impresa come questa. Vi ringraziamo come amministrazione e ci tenevamo ad essere presenti e grazie per quello che fate portando avanti il nome di Piacenza su scala nazionale, per noi è motivo di orgoglio”.

La cooperativa sociale Officine Gutenberg persegue da oltre quindici anni l’obiettivo di accompagnare nel mondo del lavoro persone fragili in settori, quello dell’editoria e della comunicazione, dove la disabilità è di rado rappresentata. Nata nel 2008 insieme a PiacenzaSera.it, il primo quotidiano online della città emiliana, sin dagli inizi la cooperativa si occupa di grafica e comunicazione, della gestione di biblioteche pubbliche e ha all’interno una stamperia che vede i dipendenti fragili coinvolti – oltre che nella distribuzione, nella logistica e nel book-crossing – nella realizzazione di quaderni, agende e libri di produzione artigianale.

presentazione Low

Di recente, compiendo un percorso inverso rispetto al trend storico, la cooperativa dal digitale ha aperto all’attività editoriale tradizionale con le Edizioni Officine Gutenberg, diventando in breve tempo una conosciuta e apprezzata realtà nel piacentino: le collane si occupano di turismo lento e di valorizzazione del territorio, di tradizioni e cultura locali.
Sulla base di queste esperienze che hanno confermato spazi sempre nuovi di crescita del progetto e di sempre maggior coinvolgimento di persone fragili, Officine Gutenberg ha deciso di ampliare la sua attività con un marchio editoriale che si affacciasse al mercato nazionale.
“Si tratta di una grande sfida”, ha sottolineato il presidente Paolo Menzani, “perché se è già difficile sopravvivere nel nostro paese facendo cultura, lo è ancora di più sotto forma di cooperativa sociale di inserimento lavorativo. Ma questo non ci scoraggia e ci auguriamo di invertire la tendenza, alzando la posta con il nuovo progetto di LOW. Arriviamo a questo progetto dopo un lungo cammino, a tratti difficile, sono più di 15 anni che operiamo nel campo della comunicazione e dell’editoria, abbiamo pubblicato tanti libri di valorizzazione del territorio e della storia locale, e abbiamo al nostro interno un reparto di stampa dove operano cinque persone svantaggiate, nel quale vengono coinvolte e gratificate nel lavoro quotidiano. Fare cooperazione e inserimento lavorativo oggi non è semplice e farlo nel settore della cultura è ancora più complicato. Questa nuova sfida che esce dai canoni della cooperazione sociale tradizionale si configura come un’importante innovazione e siamo orgogliosi di fare questo ulteriore passo”.

presentazione Low

PERCHÉ [LOW]?
“Low era un nome che ci girava in testa da quando abbiamo iniziato a pensare a questo progetto”, afferma Giovanni Battista Menzani, responsabile per l’editoria di Officine Gutenberg e direttore editoriale della nuova casa editrice. “Cercavamo qualcosa che avesse a che fare con una voce che arriva dal basso, una voce non urlata, ma forte e gentile. Il nome era inizialmente provvisorio, poi ci siamo affezionati: e adesso ci piace. Perché veniamo tutti da terre basse, ovvero dalla grande pianura padana”. “Abbiamo un desiderio”, continua Giovanni
Battista Menzani, “tornare alle storie, anche a quelle sbilenche, asimmetriche, radicali, poco mainstream”. Le parole d’ordine di LOW saranno: letteratura e fragilità. Contaminare. Unire e non dividere. E poi, soprattutto: umanità.

LE COLLANE
[LOW] esordisce con due collane: “Blow up” per i reportage, alla quale farà seguito “Blowin’” per la saggistica; “Terrebasse | Lowlands” per la narrativa italiana, che idealmente si capovolge in “Lowlands | Terrebasse” per la narrativa straniera.
[LOW] COST, la futura collana economica dedicata ai classici dimenticati e non, avrà poi una sua particolare veste grafica pensata e costruita dai ragazzi e dalle ragazze fragili della cooperativa.
“Con il nostro progetto editoriale cerchiamo di rappresentare voci potenti e coraggiose, che raccontino situazioni marginali, storie di periferia o di frontiera”, raccontano Nicoletta Livelli e Sandra Saltarelli, del comitato editoriale. “Vogliamo sondare luoghi inesplorati, luoghi di confine o di soglia. Per questo motivo abbiamo chiesto un aiuto all’amico Gabriele Dadati, scrittore ed editor di grande mestiere e sensibilità”.

Dadati nel suo intervento ha sottolineato che “quando debutta una nuova casa editrice, il luogo di nascita di questa esperienza subisce sempre una trasformazione, succede che figure di un certo profilo vengano a dialogare con chi lavora sul territorio e questo è trasformativo per il tessuto culturale di una città, avere finalmente una nuova casa editrice che si propone di essere solidamente nazionale cambia un po’ le cose anche per Piacenza”.
Ospite della presentazione anche uno degli autori di uno dei volumi editi dal LOW, La nuova Spoon River, di Edgar Lee Masters, curata da Alberto Cristofori. Cristofori ha raccontato di aver recentemente tradotto e commentato una nuova edizione per “La Nave di Teseo” dell’antologia classica dell’autore americano: “Nella Nuova Spoon River, Lee Masters è tornato sul luogo del delitto, pubblicando un seguito della raccolta più celebre. I morti della nuova raccolta, nel libro sono state selezionate una cinquantina di poesie, sono posteriori ai primi, collocati dopo la prima guerra mondiale e profondamente segnati dal clima dell’epoca, ma allo stesso tempo portatrici di temi attuali”.

presentazione Low

LE PRIME USCITE – Il 10 novembre saranno in libreria i primi due volumi.
Muretti a secco – La ricchezza della semplicità di Vittorino Andreoli (collana Blow Up), illustrato con le fotografie che il celebre psichiatra ha realizzato nel corso di una vita, appassionandosi a quello che lui considera il simbolo di una sapienza costruttiva e di una socialità sana, che oggi abbiamo disperatamente smarrito.
La nuova Spoon River, di Edgar Lee Masters, a cura di Alberto Cristofori (collana Lowlands | Terrebasse) è una selezione ragionata delle liriche che compongono il sequel del più famoso libro di poesie del XX secolo. Pubblicato negli Stati Uniti nove anni dopo l’Antologia, giunge come una sorpresa ai lettori italiani, che potranno trovare nelle sue pagine alcuni degli indimenticabili personaggi della prima raccolta.
A gennaio 2024 esce Ripartire da qui – Da Barbiana a Ivrea, da Matera a Cinisi: dov’è finita l’Italia migliore? (collana Terrebasse | Lowlands, a cura di G. B. Menzani e G. Dadati). Dieci autori e autrici hanno realizzato altrettanti reportage, con testi e foto originali, da luoghi in cui l’Italia nel corso del Novecento ha dato il meglio di sé, sulle tracce di insegnamenti rivoluzionari in campo sociale, educativo e politico. Alcuni perduti e alcuni che ancora risuonano. Hanno scritto Paolo Landi, Marco Peroni, Lucia T. Ingrosso, Giuliano Pavone, Lorenzo Calza, Simone Marcuzzi, Nicolò La Rocca, Giampaolo G. Rugo, Elisabetta Paraboschi, Antonio Paolacci e Paola Ronco.

IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE DI LOW

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