Statale 45, i sindaci della Valtrebbia contro Rivergaro “Scellerato votare contro, si tratta di sicurezza stradale”

Riqualificazione statale 45, i sindaci dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta contro Rivergaro. Una durissima presa di posizione, inviata ai parlamentari di Piacenza, ai vertici Anas e al ministro Matteo Salvini, in cui viene contestata la “scellerata scelta del Comune di Rivergaro di bocciare il progetto definitivo presentato da ANAS corredato da studi, planimetrie, rilievi geologici, stato dei versanti”.

“Sono 30 anni – si legge nel documento – che i Sindaci e i cittadini dei Comuni di Travo, Coli, Bobbio, Corte Brugnatella, Cerignale, Ottone e Zerba auspicano un ammodernamento e una messa in sicurezza della strada. Strada che tutti percorrono anche i residenti di Rivergaro e se analizziamo attentamente in che condizioni si trova la strada negli 11 Km presi in considerazione dal progetto balza agli occhi immediatamente che ormai è una strada da terzo mondo per mancanza delle barriere che dovrebbero garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada e parimenti i frequenti cedimenti della sede stradale (Bellaria, Fabbiano, Cisiano, Montechiaro, Le Piane, Dolgo e Cernusca) tanto per citarne alcuni, che creano notevoli disagi a chi giornalmente la percorre”.

“La statale 45 deve essere messa in sicurezza e il progetto che è stato predisposto da persone competenti cosi come tutte le indagini geologiche rappresentano una fotografia veritiera delle condizioni pietose che oggi tocchiamo con mano” scrivono Lodovico Albasi (Travo), Renato Torre (Coli), Roberto Pasquali (Bobbio), Renato Bertonazzi (Cortebrugnatella), Fausta Pizzaghi (Cerignale), Federico Beccia (Ottone), Piero Rebolini (Zerba), Lorenzo Burgazzoli (Piozzano).

“Anas, attraverso il Commissario Castellari, ha velocizzato l’iter per giungere ad un veloce appalto che possa dare l’inizio dei lavori nel 2024 con interventi che mettono in sicurezza la strada. Noi sindaci – viene puntualizzato – non chiediamo un’autostrada ma una strada in sicurezza che possa salvare delle vite umane in caso di incidente. La strada statale 45 era stata concepita per auto di piccole dimensioni (500, 600, 850, 1100) tanto per citarne alcune mentre oggi le auto hanno una dimensione ben superiore e cosi per i mezzi pesanti che sono decisamente più voluminosi e quindi l’allargamento delle corsie è necessario e non più procrastinabile e differito nel tempo. E nel tratto in esame si possono fare interventi di allargamento della sede stradale in linea con la normativa
europea”.

“Attestato che il progetto poteva essere approvato chiedendo ad Anas di rivedere le rotatorie, – prosegue la nota – di evitare abbattimenti di case e colloquiare con il commissario e i tecnici nella fase del progetto esecutivo da predisporsi dopo la conferenza dei servizi che si terrà il 4 novembre a Roma con tutti gli enti interessati collegati, riteniamo che Rivergaro abbia perso una occasione per vedere una valle percorsa da una strada in sicurezza e non piangere morti perché un guard-rail ha ceduto o un motociclista è caduto ed ha sbattuto contro una barriera non più a norma. Forse nel 2023 dobbiamo essere bravi, come amministratori, nel valutare queste situazioni non più con spirito campanilistico ma in modo solidaristico e trovare tutte le opportune risposte mentre crediamo che Rivergaro abbia pensato di più al proprio orticello. Cosi come riteniamo che le assenze di comodo e i voti contrari non possono essere taciuti e vanno analizzati approfonditamente”.

“Crediamo importante che si continui a dialogare con Anas in sede di progetto esecutivo – concludono i sindaci – per trovare le soluzioni idonee per tutti i portatori di interessi. Concludiamo con un invito ad Anas nella persona del commissario Castellari a verificare tutte le richieste in sede di progetto esecutivo per renderlo più funzionale e, però, proseguire in modo spedito per giungere all’appalto delle opere nel 2024. E un invito lo rivolgiamo ai nostri Parlamentari nazionali Tommaso Foti, Paola De Micheli e Senatrice Elena Murelli affinché si impegnino a sensibilizzare in modo concreto il Ministro alle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini al quale ci rivolgiamo anche noi sindaci per un suo propositivo e risolutivo intervento”.

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