Statale 45, Travo dice sì. La minoranza di Rivergaro “Non servono no ideologici”

Dopo la bocciatura del progetto di ammodernamento del tratto di Statale 45 compreso tra Rivergaro e Cernusca da parte del Comune di Rivergaro, arriva la precisazione del gruppo di opposizione “Noi per Rivergaro”, che spiega le ragioni di alcune assenze durante la seduta.

Intanto nella serata del 24 ottobre si è riunito il consiglio comunale di Travo che ha votato all’unanimità a favore della delibera col progetto redatto Anas. Ricordiamo che il progetto di nuovo tracciato che dovrebbe attraversare la parte bassa della valle (Rivergaro-Cernusca) vale circa 150 milioni di euro e sta completando il lungo iter amministrativo che ha coinvolto tutti gli enti interessati e la consultazione coi territori coinvolti. In queste settimane si è sviluppato un acceso dibattito pubblico sull’impatto del nuovo tracciato stradale che ha visto opinioni talvolta divergenti con le posizioni di contrarietà espresse dal comitato dei residenti e utenti insieme alle associazioni ambientaliste.

Ai primi di novembre si terrà la Conferenza dei Servizi convocata dal commissario dell’opera, Aldo Castellani, a cui spetta dare il via libera al progetto definitivo, dopo il recepimento delle osservazioni e delle richieste di modifica raccolte nei mesi scorsi. I nodi strutturali ancora da sciogliere riguardano la rotatoria in località Bellaria, il cui progetto è stato redatto dalla Provincia, e quella in località Molinazzo, che viene contestata da alcuni residenti aderenti al comitato. L’auspicio è che il progetto all’esame della Conferenza dei Servizi, comprensivo delle ultime richieste di modifica, possa essere accolto. Pena un ulteriore allungamento dei tempi per un’infrastruttura attesa da tutta la vallata. Di seguito la posizione di “Noi per Rivergaro” dopo il consiglio comunale di sabato scorso:

Ci sembra doveroso fare alcune precisazioni in merito al Consiglio Comunale di sabato scorso, relativo al progetto di rifacimento della Statale 45 nel tratto Rivergaro-Cernusca. In vista di un Consiglio è prassi convocare la conferenza dei capigruppo, al fine di accordarsi per garantire la presenza di tutti i consiglieri: a maggior ragione quando si trattano argomenti che hanno ripercussioni sul territorio e toccano cosi direttamente i cittadini. Non solo non si è provveduto in tal senso, ma si è ignorata la mail del consigliere Maloberti che, per il giorno 12, aveva comunicato la propria assenza – per impegni già assunti – dal 18 al 21 ottobre. Anche il consigliere Maschi ha comunicato la sua indisponibilità attraverso Pec. Il Consiglio Comunale di sabato è stato convocato in presenza. Mancavano quattro consiglieri comunali di maggioranza, di cui 2 erano collegati in videoconferenza. Modalità – quest’ultima – non prevista dalla convocazione, di cui la minoranza non era informata e che avrebbe probabilmente dato al consigliere Maschi la possibilità di partecipare. Appellandoci al regolamento, una volta esclusi i 2 consiglieri in videoconferenza, uscendo avremmo fatto mancare il numero legale. Siamo rimasti al nostro posto, anche se non siamo stati messi in condizione di valutare il progetto: lo dimostra il fatto che abbiamo avuto gli emendamenti soltanto il giorno prima. Il messaggio che è passato, ossia che la minoranza si è defilata, non corrisponde pertanto alla verità. Piuttosto il consigliere Zangrandi, prima di uscire, ha espresso forti dubbi sulla legittimità del voto, che non ha permesso la valutazione oggettiva delle singole osservazioni come richiesto.

Entrando nel merito del progetto di Anas della Statale 45, restiamo convinti del fatto che non è facendo barricate strumentali che si possa ottenere un risultato. Una strada che non ha più le condizioni minime di sicurezza non ha più senso ai giorni nostri: non è accettabile che tutti i weekend estivi registrino una specie di bollettino di guerra. Anas non può pensare di calare dall’alto un progetto fatto da chi non conosce il nostro territorio. Si è parlato tanto delle rotonde, ma a nessuno è venuto il dubbio che la progettazione in oggetto possa dipendere dalla mancanza di pianificazione da parte dell’Amministrazione Comunale, che ha permesso la realizzazione di innesti sulla Statale 45 tipo quelli di Via Bellini in località Molinazzo, in prossimità di 2 curve in cui si sono verificati incidenti mortali. Da troppi anni la Media e Alta Valtrebbia aspettano l’ammodernamento: per rendere vivibile la montagna la viabilità è fondamentale. Il progetto è migliorabile? Sicuramente. Non è però con i no ideologici, come è successo negli ultimi 30 anni, che si risolvono i problemi.