“Who’s best”, alla Biffi Arte incontro con Carlo Massarini e Marco Zatterin

Sabato 14 ottobre alle ore 17 presso la Galleria Biffi Arte di Piacenza (Via Chiapponi, 39 – ingresso libero) – nell’ambito della mostra THE KIDS ARE ALRIGHT – 60 anni di The Who si terrà l’appuntamento “WHO’S BEST – Rullini, chitarre, penne” in cui il vicedirettore del quotidiano La Stampa Marco Zatterin dialogherà con Carlo Massarini. Ad accompagnare il dialogo la chitarra di Mauro Mugiati, che suonerà alcuni celebri brani dei The Who. In questo speciale incontro Marco Zatterin, autore di alcuni testi del catalogo della mostra, intervisterà il mitico “Mr Fantasy”, che ha avuto la fortuna di vedere lo storico gruppo nel 1974 e di scattare loro delle fotografie inedite: all’interno dell’esposizione, infatti, ci saranno alcuni dei suoi scatti. Saluti e presentazione dell’incontro di Eleonora Bagarotti.

Carlo Massarini è un giornalista, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano. Dal 1981 al 1984 è stato conduttore e autore di “Mister Fantasy”, trasmissione di oltre 150 puntate andata in onda su Rai 1 dedicata alla musica rock, prima in Italia dedicata esclusivamente ai videoclip. Nel 2009, a 25 anni di distanza dall’ultima puntata di “Mister Fantasy”, ha pubblicato “Dear Mister Fantasy”, un fotolibro sugli anni Settanta-Ottanta, da lui vissuti come fotografo e giornalista musicale; nel libro sono contenuti i suoi numerosi incontri con artisti italiani e stranieri. Per il titolo del libro, si ispira all’omonimo brano dei Traffic, suo gruppo rock preferito dell’epoca. È stato conduttore di numerosi altri programmi dedicati alla musica rock tra cui “Absolute Beginners, pillole quotidiane sugli artisti antesignani del rock”, in onda su Virgin Radio e da cui nel 2016 è stato tratto il libro “Absolute Beginners, Viaggio alle origini del rock 1936-1969”.

LA MOSTRA – La mostra “THE KIDS ARE ALRIGHT – 60 anni di The Who” vuole omaggiare una delle più grandi band rock and roll di tutti i tempi ripercorrendo i momenti più significativi di questi 60 anni di carriera (che cadranno, per la precisione, nel 2024). L’esposizione alla Galleria Biffi Arte di Piacenza offre in anteprima un percorso di immagini inedite e ufficiali concesse dai fotografi e dalla stessa band, arricchito da riviste, oggetti da collezione e curiosità. L’ultima parte dell’esposizione è dedicata ad alcune opere realizzate da artisti contemporanei, espressamente realizzate per la mostra, uniti dall’amore per gli Who e per la loro musica: Marco Botti, Francesco Cabras, Francesco Cervelli, Andrea Clanetti, Gianluigi Colin, Mauro Di Silvestre, Matt Dillon,Marcel Hüppauff, Danilo Filios, Maria Assunta Karini e Francesco Paolo Paladino, Francesca Orelli, Silvia Rastelli, Natalia Resmini, Corrado Sassi, Scimon e Kosmo Vinyl. Presente in mostra anche il catalogo in doppia lingua (italiano e inglese) con alcune immagini esclusive del gruppo e delle opere artistiche con testi, analisi e racconti. I proventi dalla vendita del catalogo andranno a favore del Teenage Cancer Trust, progetto benefico sostenuto dalla band.

Gli Who hanno ancora molto da dire, oggi. Non solo con le loro reunion e con le versioni deluxe dei capolavori del passato, ma perché le nuove generazioni stanno scoprendo sempre più il valore delle loro opere. La rivista americana Rolling Stones scrisse che “gli Who formano, con i Beatles e i Rolling Stones, la trinità del rock”. In 60 anni la band britannica guidata dal compositore e chitarrista Pete Townshend ha cavalcato la sottocultura mod, definito per la prima volta il genere rock opera con Tommy e Quadrophenia e tenuto concerti incredibili – fino al recente tour che ha toccato anche l’Italia con Firenze. Le canzoni di Pete Townshend, grazie all’interpretazione vocale di Roger Daltrey e alla sezione ritmica più energica della storia, hanno dato voce, più di ogni altra band, alla rabbia e alla disperazione del mondo giovanile. Da “My Generation” a “My Generations”, come suggerisce il racconto di Marco e Gabriele Zatterin, due tra gli autori che hanno contribuito con immagini e scritti a questa iniziativa. Tra loro c’è anche il fotografo e regista Francesco Cabras, che sarà protagonista, insieme a Zatterin e a Bagarotti, di alcuni incontri d’approfondimento non solo musicale, ma sull’impatto artistico e visuale che il gruppo ha avuto nella cultura e nella società degli anni Sessanta e Settanta in particolare. Sono in programma altre visite guidate e iniziative collaterali con ospiti speciali, le cui date saranno annunciate in futuro.