A Gragnano 12 “codici rossi” negli ultimi due anni, i ragazzi riflettono sulla violenza

“Cara panchina rossa, ogni volta che mi siederò su di te ricorderò tutte le vittime della violenza contro le donne. Voglio che un giorno tu possa essere dipinta di un altro colore”. Così ha scritto Jacopo, componente del Consiglio comunale dei ragazzi di Gragnano Trebbiense, che, insieme ai suoi compagni e compagne, ha riflettuto sul fenomeno dei femminicidi. I giovani consiglieri hanno messo per iscritto le proprie riflessioni che il Comune ha poi pubblicato sul proprio sito, accessibili a tutti utilizzando il QR code impresso sulla panchina rossa, in piazza della Pace. Lì, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è svolta una manifestazione che ha visto protagonisti i giovani del paese. “Abbiamo voluto che i nostri giovani del Consiglio comunale dei ragazzi e del Centro aggregativo giovanile ‘Quasi c’entro’ diventassero i protagonisti della giornata perché loro sono il nostro futuro, un futuro che vorremmo diverso e più giusto “- commenta la sindaca di Gragnano, Patrizia Calza -. Così i ragazzi hanno riverniciato la panchina rossa, da qualche anno presente in piazza, e realizzato cartelloni rossi su cui hanno ricopiato i nomi delle donne uccise in Italia, quasi tutte da mariti e fidanzati violenti, da inizio 2023. Un elenco di oltre cento donne uccise da chi avrebbe dovuto più di altri proteggerle e amarle. Un elenco da rabbrividire e infatti i brividi hanno provato i presenti alla lettura, da parte della giovane Anna Timoni, di quell’elenco di nomi che sembrava non finire mai e non certo per il vento gelido che sferzava l’aria.

Le riflessioni dei ragazzi del Consiglio sono la conclusione di un progetto scolastico proposto, da ormai 4 anni, da Avis alla scuola sui temi della affettività, dei sentimenti e delle relazioni. Quegli stessi temi che in questi giorni in tanti chiedono trovino spazio a scuola, presso la secondaria di Gragnano già trovano spazio grazie appunto alla proposta avisina. A ricordarlo è stata Maruska Fusini, che ha tra l’altro portato i saluti e il messaggio del presidente nazionale Gianpietro Briola, medico di pronto soccorso e quindi a contatto spesso con vittime di violenza. Anche il parroco don Alessandro Ponticelli ha voluto essere presente contribuendo con una riflessione sulla violenza, così come i rappresentanti di tante associazioni locali, come Pro Loco, Atletico Gragnano e Anspi Casaliggio. Numerosi i cittadini e le cittadine che hanno accolto l’invito dell’amministrazione e ai quali la sindaca Calza ha ricordato come la gravità della situazione si evinca anche dal numero di “codici rossi” attivati dall’autorità giudiziaria a Gragnano Trebbiense nel corso degli ultimi due anni: ben 12, con tutto il loro portato di dolore ma anche di costi economici a carico dell’amministrazione in conseguenza dei collocamenti in luoghi protetti delle vittime sole o con figli minori.

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