Azzali lascia la presidenza del Jazz Club, il direttivo “Grazie di tutto, andiamo avanti per Piacenza”

Gianni Azzali lascia la presidenza del Jazz Club, vero e proprio motore culturale che ha portato a Piacenza e provincia grandi nomi della musica afroamericana. Una vera e propria iniezione di cultura, che ha contribuito in questi 20 anni di attività a tenere sveglia la città, impendendole di scivolare in quel  torpore che troppo spesso la caratterizza. La comunicazione è apparsa sulla bacheca social del Milestone, la ‘casa’ del Jazz Club piacentino.

“Informiamo – si legge – tutti i soci del Piacenza Jazz Club che mercoledì 15 novembre scorso il presidente Gianni Azzali ha rassegnato ufficialmente le proprie dimissioni da tale carica per motivi personali”. “Il Consiglio Direttivo ha preso atto e accettato tali dimissioni e, facendo fede allo Statuto Nazionale del’ANSPI (a cui il Piacenza Jazz Club è affiliato), è formalmente decaduto. Nonostante ciò, i membri del consiglio direttivo e il vicepresidente ad interim Angelo Bardini resteranno comunque a disposizione per “facenti funzioni” e quindi fino all’espletamento delle formalità legate ad un rapido rinnovo dirigenziale”. Ora si apre una fase nuova, con le elezioni per il rinnovo delle cariche già fissate per 12 dicembre in prima convocazione e, il 13, per la seconda e ultima convocazione.

“Ringraziamo Gianni Azzali per tutto quello che ha fatto, un ringraziamento dovuto non solo da parte dei 500 soci del nostro club – dice Angelo Bardini, vice presidente uscente e rappresentante del direttivo – e dalla comunità piacentina tutta, per il contributo che ha dato in questi 20 anni al panorama culturale della città”. “E’ veramente un’impresa, ora, fare cultura – continua Bardini – per chi, come noi, lo fa in modo volontario: le leggi del settore continuano a cambiare da quando noi siamo partiti, 20 anni fa. E’ un modo che si è complicato, con bandi e rendicontazioni complesse, un lavoro difficile per chi, come noi, lo fa a titolo volontario. Per fortuna il Piacenza Jazz Club ha una struttura forte, con circa 30/40 soci che si mettono a disposizione nel seguire le tante iniziative che organizziamo”. Nell’arco degli anni il piccolo germoglio del Piacenza Jazz Club è diventato un albero carico di frutti. Doni preziosi per la comunità: prima di tutto lo stesso Milestone, che ospita una rassegna di concerti molto apprezzata e una scuola di musica, il Jazz Fest che da rassegna locale si è guadagnata sul campo le stellette di evento di caratura nazionale, il concorso Chicco Bettinardi, nato per promuovere nuovi talenti, Summertime in Jazz, che accompagna le serate estive sulle colline piacentine e, non da ultimo, i progetti rivolti alle scuole cittadine.

E ora? “Andiamo avanti – dice Bardini -. La programmazione del Milestone è già pronta, il Jazz Fest vedrà la serata di apertura il 25 febbraio 2024 ed è in corso di definizione il programma, il Bettinardi è partito, e le prime iscrizioni sono già arrivate. Quando si cambia allenatore, o meglio direttore di orchestra è così: dovremo imparare a suonare seguendo nuovi ritmi, ma continueremo a suonare. Le situazioni di difficoltà possono rappresentare nuove opportunità e noi partiamo da una situazione solida. La struttura c’è, l’associazione anche, così come i volontari. Vogliamo continuare a fare cultura per la città, soprattutto in un momento come questo in cui avvertiamo un certo fermento a Piacenza”.

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